È proprio vero che gli Angeli esistono. Sono persone come noi che da vent’anni con la loro associazione assistono i senza tetto; sono persone che, quotidianamente, si adoperano per trovare il necessario per coloro che, nel corso della vita, hanno perso tutto, costretti a elemosinare per sopravvivere o dormire negli angoli di una stazione, provando la fame e la sofferenza della solitudine. Sono i volontari della Ronda Carità di Milano, fondata nel ’90 da Magda Bajetta, un’associazione che ogni giorno è in prima linea, scende nelle strade portando beni di prima sopravvivenza come cibo, vestiario e medicine, perché anche i “clochard” possano vivere dignitosamente.
Eppure nonostante le cure e la continua assistenza, l’associazione ha escogitato un modo per rendere meno dura e solitaria la vita dei clochard portando loro libri di ogni genere, interagendo attraverso la lettura e condividendo con loro pensieri e riflessioni sui testi. Tutto è nato da un’idea di Davide un giovane volontario dell’associazione che, amante dei libri, ha iniziato ad avvicinarsi ai clochard per dialogare insieme sulle reciproche preferenze letterarie. Superando l’iniziale diffidenza Davide attraverso i suoi libri è riuscito a costruire rapporti di amicizia e di fiducia tanto da portare gli stessi clochard a richiedere, oltre al cibo e ai vestiti, un libro da leggere e condividere con i compagni di sventura.
Sul carretto dei libri dell’associazione, una biblioteca mobile, i cittadini portano i loro libri che tutti le sere Davide con gli altri volontari distribuiscono ai loro amici clochard; più di venti libri al giorno di ogni genere, dal giallo alla narrativa, dalla poesia alla saggistica, un appuntamento atteso quasi come una medicina capace di curare le ferite dell’anima, di ridare la speranza aiutandoli ad uscire dall’isolamento in cui vivono.
L’esperienza di Davide e della sua associazione non è tuttavia un caso isolato; dalla Francia arriva una storia davvero incredibile, di quelle che riempiono il cuore di speranza. Il protagonista della “favola” è Jean Maurie Roughol un clochard che fino al 2016 ha vissuto per le strade di Parigi, autore di Je Tape la manche: Une vie dans la rue (la mia vita come accattone: una vita per le strade) edito da Calmann Levy. La notizia mi ha colpita per le circostanze che hanno permesso al clochard di scrivere un vero e proprio bestseller giunto in poco tempo in testa alle classifiche dei libri più venduti in Francia.
Vuoi sapere com’è andata?
Ebbene, devi sapere che 27 anni fa, dopo aver perso il lavoro di cameriere in un fast food, Roughol si è ritrovato a vivere per strada. Un giorno, improvvisamente accetta di controllare la bicicletta dell’ex ministro dell’interno Jean Luis Debrè con il quale stringe immediatamente amicizia e che successivamente lo aiuterà a scrivere il suo libro. È scontato pensare che dopo la pubblicazione del libro e i proventi ottenuti con le vendite, Roughol abbia definitivamente lasciato la strada ma non è andata così; purtroppo i soldi ricevuti non sono bastati per comprare una casa e il clochard ha continuato la sua vita errante negli Champs Elysees. Le vendite del libro gli hanno poi permesso di acquistare un appartamento dove vivere e continuare a scrivere, aspettando chiaramente il momento giusto per comprarsi un PC.
Mi raccomando, non perdere tempo!