Kathleen Woodwiss, le cui opere sono ripubblicate da Sonzogno editore, è un’autrice che non si può dimenticare. La si può amare o addirittura detestare, con i suoi volumi lunghissimi, le storie complesse, i personaggi che non hanno nulla di ordinario. Ma una volta che l’hai incontrata, ti resta dentro, crea una magia che ogni tanto nebulizza la sua potenza per attrarre ancora.
In questo mese di Natale in sospeso, trascorro i giorni cercando di capire se potrò stare coi miei cari (pare di no) e nelle lunghe notti di veglia, la mia collezione dei magici romanzi della Woodwiss mi vengono in aiuto e mi stimolano riflessioni sulla letteratura rosa attuale. Tu sai, caro lettore, se almeno un pochino mi conosci, che prediligo romance storici a qualsiasi altro genere di libro. Ma la densità di quelli che si trovano oggi in commercio non è neanche paragonabile ai libri della Woowiss.
Kathleen Woodwiss, una magia sempre attuale. Sonzogno editore.
Sto inciampando in sempre meno libri che vantano un retroterra storico serio: sarà perchè gli autori sono sottoposti a estenuanti ritmi di scrittura su richiesta degli editori? Kathleen Woodwiss impiegava anche cinque anni per scrivere uno dei suoi immensi capolavori, libri di sei, settecento pagine, con trame articolate, personaggi studiati, colpi di scena davvero sorprendenti, uno scheletro storico solido. E soprattutto, cosa che è difficilissimo trovare in un’altra autrice di romance storici, una magnifica diversità di ambientazione. Dalle steppe della Russia zarista di Fiori sulla neve alla delicata storia del colono americano che salva dalla schiavitù una nobile irlandese di Petali sull’acqua all’immenso medievale Il lupo e la colomba, forse il più imponente e conosciuto dei suoi best seller.
Kathleen Woodwiss narra di donne forti ma non bisbetiche, di uomini difettati, a volte crudeli, molto spesso violenti e fa di loro capolavori di umanità accentuando i loro cambiamenti sulle onde della forza dell’amore.
Kathleen Woodwiss immerge il lettore nelle atmosfere realistiche dei suoi libri, dal violento medioevo, con le sue crudezze efferate, alla grandiosità dell’impero zarista. Sarà per la mole dei suoi lavori o per l’immensità di dettagli che l’autrice ci fornisce, che sembra proprio di stare lì, con loro, di provare la disperazione di Elise di Magnifica preda in un’Inghilterra piena di tumulti, o la delicatezza di Erienne di Rosa d’inverno, una versione de La bella e la bestia a cui credo, senza far torto a nessuno, si sia ispirata anche un’altra acclamata autrice di romance storici italiana che personalmente apprezzo: Virginia Dellamore con il suo Il diavolo e la rosa.
Nulla, di autrici come Kathleen Woodwiss non se ne trovano, niente da fare. Kathleen Woodwiss esordisce con Il fiore e la fiamma nel 1972 e pubblica il secondo volume della saga della famiglia Birmingham solo nel 1998, inserendo in questo lasso di tempo alcuni dei romance storici più letti del secolo scorso: Shanna, Cuori in tempesta, Il fiore sbocciato solo per citarne alcuni. Conclude la sua carriera nel 2007, con Per sempre e lascia questo mondo a causa di un tumore.
Rimarrà nei nostri cuori per sempre, attraendo con la magia delle sue parole le prossime generazioni di lettrici voraci appassionate di storia.