Caro iCrewer, oggi voglio presentarti il nuovo romanzo di Nathan Englander disponibile dal 09 giugno per Einaudi Editori
Kaddish.com
Nella cultura ebraica il Kaddish originariamente era una formula di chiusura per le riunioni di studio oppure una preghiera nella quale si esaltava la grandezza di Dio e si esprimeva la speranza di un rapido avvento del Messia. Solo più tardi il Kaddish venne recitato anche dalle persone in lutto traendone conforto.
L’orfano che recita il kaddish esprime il suo pubblico ringraziamento al padre che l’ha educato secondo le regole della Torà e i principi dell’ebraismo. Proprio da qui parte il nuovo romanzo di Nathan Englander per descrivere con una lieve sfumatura umoristica il difficile rapporto, irrisolto, tra un padre e un figlio molto diversi tra loro e il percorso di crescita di quest’ultimo. Nella storia non mancheranno colpi di scena che terranno il lettore incollato alle pagine.
Scopriamo insieme la trama di Kaddish.com
“Secondo tradizione, alla morte del padre spetta al figlio maschio recitare il Kaddish del lutto ogni giorno per undici mesi. Un compito di gran lunga troppo gravoso per Larry, unico figlio maschio, ateo e un po’ debosciato, in una famiglia ortodossa di Brooklyn. Che fare allora, per rispettare la tradizione e salvare l’anima del padre senza perdere la propria? Semplice, basta andare nel mare magnum del sapere contemporaneo: internet, che, proprio come Dio, è ovunque. Un capolavoro di funambolismo letterario, per Nathan Englander, sempre in bilico fra la piú profonda comicità e la piú sfrenata serietà.
Larry ha appena perso il padre, ebreo ortodosso di Brooklyn, ed è ospite, o meglio prigioniero, in casa della sorella, severa esponente della comunità religiosa di Memphis, Tennessee. Con lei sta celebrando i sette giorni di lutto stretto, la shivah. E dopo la shivah verrà il Kaddish del lutto, la preghiera per il defunto che il figlio maschio deve recitare ogni giorno per undici mesi alla presenza di un minian di almeno dieci maschi ebrei. Ma, una volta tornato a Brooklyn, lo scapestrato Larry manterrà il suo impegno? E ne sarà poi all’altezza?
Una soluzione esiste ed è là dove tutti i saperi si fondono e diffondono: il World Wide Web. Sul sito kaddish.com, connubio di moderna tecnologia e antiche tradizioni pensato proprio per supplire alle mancanze di ebrei poco rigorosi come Larry, è possibile assoldare bravi e devoti studiosi della Torah che, in cambio di un compenso in denaro, si incaricano di salvare l’anima del defunto per conto terzi. Sembrerebbe la quadratura del cerchio, per il (non) credente postmoderno, ma sarà davvero cosí? Gli effetti della navigazione notturna di Larry nell’oceano di internet finiranno, a molti anni di distanza, per farlo approdare proprio in quella Gerusalemme ancestrale da cui lui aveva cercato in ogni modo di tenersi alla larga.
E nel «folle guazzabuglio» dei vicoli di Nachlaot, dove «ci sono case signorili nascoste dietro cancelli sgangherati, e stamberghe là dove ci si aspetta di scorgere case signorili», nelle viuzze popolate da donne che incarnano la resilienza e l’abnegazione delle prime pioniere del sionismo, nelle scuole talmudiche frequentate da impavidi giovani dediti all’incessante studio della Torah e rabbini venerandi e imperscrutabili, Larry finirà per scoprire insospettate verità.
Spericolato funambolo, Nathan Englander ha il rarissimo dono di sapersi mantenere in equilibrio fra mondi che parrebbero inconciliabili, profonda comicità mista a sfrenata serietà, lo sguardo distaccato e ironico del newyorkese liberal e il viscerale tradizionalismo dell’ebreo cresciuto in una rigida osservanza, Brooklyn e Gerusalemme, che un po’ fanno a pugni e un po’ si stringono in un abbraccio fraterno. Si tratta di un equilibrio precario sull’abisso, sempre a un passo dalla catastrofe: conviene sorvolarlo sul soffio leggero di una risata.”
Chi è Nathan Englander autore di Kaddish.com