JD Vance, diventato famoso come autore di Hillbilly Elegy – Elegia Americana, un memoir intenso e riflessivo sulla vita della classe operaia bianca americana, rappresenta un’evoluzione interessante nel panorama politico e culturale degli Stati Uniti. Nato nel 1984 a Middletown, Ohio, Vance ha sperimentato in prima persona le difficoltà di una comunità segnata da povertà, dipendenze e disillusione. Dopo aver completato un percorso accademico prestigioso culminato a Yale, è riuscito a trasformare la sua storia in una testimonianza potente delle sfide e delle speranze della working class.
JD Vance: Dal Sogno Americano alla Vicepresidenza degli Stati Uniti
Pubblicato nel 2016, Hillbilly Elegy è diventato rapidamente un fenomeno letterario, offrendo una prospettiva intima sui sacrifici e sulle sofferenze della “Rust Belt” americana. L’opera di Vance ha anche alimentato il dibattito sulle disparità socio-economiche, attirando l’attenzione di Hollywood e diventando un film diretto da Ron Howard.
In politica, Vance ha seguito un percorso anticonvenzionale. Dopo un iniziale scetticismo verso Donald Trump, è diventato un sostenitore del movimento populista, assumendo posizioni conservatrici e nazionaliste. Questa transizione lo ha portato alla carriera politica, culminando nella carica di vicepresidente, dove ora influisce sulle scelte di una nazione complessa, a partire dalla sua personale esperienza di resilienza e trasformazione.
Questa figura multidimensionale, tra letteratura e politica, continua ad affascinare chi cerca di comprendere l’America profonda e le forze che ne modellano il futuro.
JD Vance, chi è il vicepresidente degli Usa di Donald Trump
Con la vittoria di Donald Trump, JD Vance è stato nominato nuovo Vicepresidente degli Stati Uniti. Durante il suo intervento al Convention Center di Palm Beach, ha commentato il trionfo dicendo: “È stata la più grande rimonta della storia americana“. Ha proseguito affermando: “Sotto la guida del presidente Trump, non smetteremo mai di combattere per voi, per i vostri sogni e per il futuro dei vostri figli. Dopo questa straordinaria rimonta politica, guideremo anche la più grande ripresa economica della storia americana con Donald Trump al timone“.
JD Vance è nato a Middleton, Ohio, ha prestato servizio nei Marines e ha studiato prima all’Ohio State University e poi alla Yale Law School, specializzandosi in diritto aziendale. In seguito, si è dedicato al settore tecnologico come investitore di venture capital. Nel 2016 ha pubblicato Hillbilly Elegy, una toccante autobiografia in cui racconta la sua infanzia difficile nella Rust Belt americana, tra povertà, violenza e dipendenze.
Durante le elezioni del 2016, Vance era apertamente critico verso Donald Trump, dichiarandosi contrario al futuro presidente. Tuttavia, negli anni successivi ha cambiato posizione, sostenendo il lavoro di Trump e scusandosi pubblicamente per le critiche passate, una scelta che ha accompagnato la sua candidatura per il Senato dell’Ohio nel 2022.
Con il sostegno finale di Trump, Vance ha vinto le primarie repubblicane per il Senato dell’Ohio nel 2022 e poi ha superato il democratico Tim Ryan nelle elezioni generali. Come senatore, si è occupato di questioni locali rilevanti, tra cui il deragliamento ferroviario a East Palestine, mantenendo una posizione conservatrice, come la sua opposizione agli aiuti all’Ucraina.
Durante le elezioni del 2024, Vance ha sostenuto Trump, partecipando a eventi elettorali e raccolte fondi. Anche se non ha confermato un’eventuale candidatura come vicepresidente, ha detto a Donald Trump Jr. che sarebbe pronto a fare il massimo per la campagna.
Elegia Americana: il libro del neo vicepresidente
I nonni di J.D. sono sporchi, poveri e innamorati quando emigrano giovanissimi dalle regioni dei monti Appalachi verso l’Ohio nella speranza di una vita migliore. Ma quel sogno di benessere e riscatto è solo sfiorato, perché prima di diventare uomo il loro nipote lotterà a lungo con la miseria e la violenza domestica: una madre tossicodipendente, patrigni nullafacenti che si susseguono uno dopo l’altro, vicini di casa alcolisti capaci solamente di sopravvivere con i sussidi e lamentarsi del governo, in una regione in cui i tassi di disoccupazione sono sempre più alti e l’abbandono scolastico è alle stelle.
Eppure quella che J.D. Vance racconta senza indulgenza ma con un amorevole orgoglio di appartenenza non è l’eccezione ma è la storia, in filigrana, di un Paese intero, di quel proletariato bianco degli Stati Uniti che ha espresso la sua frustrazione portando Donald Trump alla presidenza.