Jack Jaselli, classe 1980, è l’autore di Torno a casa a piedi, un libro molto particolare edito da De Agostini che racconta un viaggio da Milano a Roma.
Detto così potrebbe sembrare banale se non fosse che l’autore abbia scelto di percorrere 800 km camminando con un borsone in spalla e una chitarra che non lo ha mai abbandonato.
Jack Jaselli, il musicista di strada
Più che uno scrittore Jack Jaselli è un grande musicista con la passione per i viaggi. È evidente che la vita reale e artistica dell’autore si sono sempre incrociate, in qualche modo, l’una ha influenzato l’altra.
Leggendo la biografia di Jaselli ho scoperto che già a 17 anni, dopo le prime esperienze esperienze musicali, parte per l’America per poi intraprendere un viaggio in solitaria per tutta l’Australia. Al ritorno in Italia, si laurea in filosofia frequentando nel frattempo la Scuola Civica di Jazz. Comincia a destreggiarsi con le prime registrazioni in una cantina dove compone le prime canzoni, e sempre da solo riesce ad organizzare un tour di 80 date per tutta Italia.
Una personalità così’ originale non poteva certo passare inosservata. Lo vogliono sul palco Ben Harper, Lewis Floyd Henry, The Heavy, Giusy Ferreri e Alberto Camerini.
Nel luglio del 2013 vince il Cornetto Summer Of Music Tour Negramaro Contest, con il quale ha l’opportunità di aprire i concerti della band salentina a Milano e a Roma davanti a 80.000 persone.
Nel 2018 registra Torno a casa il primo disco scritto in italiano. Oltre alla musica Jaselli ama molto i cani, è un appassionato di fitness e adora viaggiare.
Jack Jaselli, “si va avanti con il cuore, mica con le gambe”
Torno a casa a piedi non è solo un libro, è un diario di viaggio a cui l’autore affida le esperienze vissute percorrendo a piedi la via Francigena che lo porta da Milano a Roma.
“I chilometri oggi scorrono facili e leggeri. È incredibile come le cose cambino velocemente e in modo radicale quando si è in cammino. Eppure, si tratta dello stesso corpo e delle stesse gambe che due giorni fa erano stremate e doloranti.
Potrei azzardare una formula: “Durante un viaggio a piedi, la velocità dello spostamento è inversamente proporzionale all’intensità del mutamento di paesaggi, moti dell’animo e condizioni siche”. E adesso datemi questo maledetto Nobel, che vado a prendermi un gin tonic sul prato a bordo lago.”
Un tour musicale senza regole, con la strada come palco, per mettersi in ascolto, riscoprire il contatto con la natura, cantando ovunque e con chiunque abbia voglia di ascoltarlo, condividendo il cammino con chi sente il desiderio di ritrovarsi,
Quaranta giorni. 800 chilometri a piedi, da Milano a Roma, lasciando a casa le cose pesanti e superflue, ma anche quelle che al ritorno sarà più bello ritrovare. Per Jack Jaselli, cantante e musicista, ma anche un po’ filosofo errante, camminare è una medicina potentissima.
Per questo, in un momento di crisi si è messo in testa di ripercorrere le orme di Sigerico, l’arcivescovo di Canterbury che verso l’anno Mille “inventò” la via Francigena, attraversando l’Europa per ricevere dal papa l’investitura.
E di farlo suonando. Con sé ha un bordone intagliato nel sambuco, uno zaino e una chitarra da viaggio, ribattezzata “il Garpez”, impacchettata per proteggerla dalle intemperie. Che non mancheranno, anzi: quello che lo aspetta è uno dei mesi di maggio più piovosi a memoria d’uomo. Del resto, Jack l’ha sempre detto, di amare l’acqua molto più della terra: non per niente da ragazzo odiava camminare.
Seguendo i suoi passi attraversiamo i campi della Pianura padana e i boschi dell’Appennino, scendiamo verso il mar Ligure e risaliamo la val d’Orcia, guadiamo torrenti e visitiamo abbazie. Ci perdiamo, per ritrovarci. Ma soprattutto incontriamo le persone che in fondo sono la Francigena: appassionati custodi dell’antica via, camminatori che declamano a memoria la Divina Commedia, monaci buddisti, ma anche amici che arrivano per compiere insieme un tratto di strada.
Oltre a questi incontri in carne e ossa, il cammino risveglia i ricordi di altre avventure, viaggi di fuga e di ricerca, della musica e di sé. Così scopriamo che anche Katmandu, il deserto del New Mexico e Los Angeles sono tappe della Francigena. Perlomeno di quella di Jack. Per capirlo, le mappe non sono di nessun aiuto: bisogna trovare il coraggio di partire, perché «camminare è una condizione esistenziale, prima ancora che fisica. Si va avanti con il cuore, mica con le gambe».
A chiusura del libro un QR code per accedere a una playlist con le canzoni citate. Ci saranno i brani ascoltati da Jack durante i cammini, ma soprattutto ci saranno quattro suoi inediti! Torno a casa a piedi sarà disponibile dal 27 aprile in tutte le librerie.
Buona lettura