Caro iCrewer, il nuovo Anno porta con sé sempre novità e cambiamenti, ma anche anniversari importanti. Tra tutti oggi ricorre il 130esimo anniversario della nascita dello scrittore britannico John Ronald Reuel Tolkien.
Chiunque conosce bene il suo nome e sicuramente sappiamo tutti a quale saga dovremmo associarlo. Ovviamente a Il signore degli Anelli. A lui va il merito di aver creato, non solo nuovi mondi, ma anche una lingua, quella elfica, partendo da zero.
Tolkien è sicuramente il padre indiscusso del genere fantasy e grazie ai suoi libri, tanti ragazzi hanno trovato il coraggio di sperimentare e di scrivere quello che immaginavano.
J. R. Tolkien, il padre del fantasy
John Ronald Reuel Tolkien era professore di filologia classica e letteratura inglese antica, parlava trenta lingue, e ha anche creato con successo i suoi dialetti e la sua lingua elfica, che hanno trovato il loro posto sulle pagine dei romanzi di culto.
Tolkien aveva come riferimenti letterari John Henry Newman, san Felipe Neri e un gesuita, Francis Xavier Morgan.
Le sue opere più famose riguardano il mondo elfico e quello degli hobbit. Per decenni l’opera di questo professore e filologo inglese è stata accantonata nella nicchia del fantasy. Finalmente, da non molto tempo, gli è stato reso merito.
Il Signore degli Anelli è ormai considerato uno dei capolavori della letteratura moderna. Il mondo creato da Tolkien incredibile e complesso come quello reale. I temi trattati cercati e sfuggenti come i grandi perché dell’umanità.
Tolkien, come sappiamo bene, è autore de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli. Questi due romanzi sono considerati la base del genere fantastico, perché in essi è possibile trovare tutti gli elementi caratteristici del fantasy, ad esempio la presenza di creature straordinarie. I temi proposti dall’autore ricordano quelli dei poemi eroici: la lotta del Bene contro il Male; l’amicizia; il viaggio.
Altre opere
Tolkien è autore anche di altre opere. È autore di opere filologiche: A middle English vocabulary, 1922; Sir Gawain and the green knight, 1925; Beowulf, 1937; The homecoming of Beorhtnoth, 1953.
Raggiunse la fama la fama soprattutto per la sua attività di moderno creatore di miti. L’esordio con The Hobbit (1937; traduzione italiana Lo Hobbit 1973), cui seguirono The lord of the rings (Il signore degli anelli, trilogia che comprende The fellowship of the ring – La compagnia dell’anello, The two towers – Le due torri, The return of the king – Il ritorno del re 1954-55; trad. it. 1970), sterminata saga fantastica ispirata a motivi della letteratura nordica medievale, e The silmarillion, che riscossero grandissimo successo, soprattutto presso il pubblico giovanile.
Fra le altre sue opere il saggio On fairy stories (1938) e alcune raccolte di versi e poemi narrativi (The adventures of Tom Bombadil, 1962; traduzione italiana 1978). Postumi sono stati pubblicati i romanzi Narn i Chîn Húrin. The tale of the children of Húrin (2007, tradotto in Italia nello stesso anno) e The legend of Sigurd and Gudrun (2009, anche questo tradotto in Italia lo stesso anno).
L’iniziativa
Per celebrare il 130esimo anniversario della sua nascita, la Tolkien Society ha invitato tutti i fan dello scrittore a brindare con lui e condividere foto e video sui social utilizzando questo tag: #TolkienBirthdayToast.
E tu come ricorderesti il grande padre del genere fantasy, nonché padre di Frodo e Bilbo Baggins, di Gandalf e di Gollum, di Sauron e Legolas?