Ciao iCrewer quando meno te lo aspetti ti ritrovi tra le mani un libro che , ancor prima di leggere, ti fa esclamare “cosa ha spinto una ragazzetta di 18 anni a scrivere questo testo, cosa l’ha ispirata e quali emozioni sarà in grado di farmi provare?
Isolament(e)o di Nicole Rossi
Sai di chi sto parlando? Di una di quelle figure che oggi vanno tanto di moda tra i giovani, una influencer, e non di una qualsiasi, ma di una giovane donna, Nicole Rossi, che è seguita da quasi 600.000 persone che cliccano in continuazione il suo profilo Instagram; studentessa, romana, ha la giusta personalità, è forte, decisa, ama la polemica perché dice sempre quello che pensa in modo schietto.
Dopo aver visto l’intero ciclo della trasmissione ho finalmente preso in mano il libro per leggerlo e…
Mi ha colpita!
In Isolament(e)o c’è cuore, sentimento, cervello. Nicole si racconta sotto forma di diario personale, i pensieri hanno un senso perchè fanno seguito a riflessioni, poesie, disegni. E sono le parole di un’adolescente ribelle, che vuole farsi notare e lo sa fare, e non ammette vie di mezzo, o la si ama o la si odia.
Nelle prime puntate di Pechino sono stata la prima a puntare il dito, a scommettere che non sarebbe stata in grado di superare la seconda puntata, ed invece… mi ha smentita.
Noi adulti, almeno quelli della mia generazione (sono una mamma ma anche una nonna) tendiamo a criticare i giovani di oggi, li cataloghiamo come sbandati, svogliati, privi di interesse, ma in questo suo raccontarsi Nicole ci dimostra che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio.
C’è un frase che riporto:
“Sono stufa di vedere una generazione insoddisfatta perché ha standard fasulli di verità”.
Il tema dominante del libro vuol essere una sorta di monito, sull’adolescenza, sulla crescita, e sottolinea, che tutti sono stati giovani ed hanno commesso errori, preso sbandate, ma hanno cercato di rimediare ai loro errori e sono cresciuti…; siamo cresciuti!
SI delinea il ritratto di una ragazza senza freni, talvolta timorosa e che con un pizzico di pudore mette a nudo le sue paure, insicurezze e sbagli, ma anche tanto tanto amore ricevuto e dato, dai suoi genitori, dai nonni, che le hanno insegnato quanto valga il rispetto di sé stessi perché “i propri errori si pagano sempre, prima o poi”.
E per una come lei che fingeva di essere “qualcuno” per essere accettata dal branco, che si definiva Loser, che disperatamente cercava una propria identità, ha avuto bisogno di una grande scossa per il suo salto nel mondo degli “adulti”.
La trasformazione da Loser a Lover è avvenuta, grazie anche al famoso viaggio intrapreso con Pechino Express dove ha impattato con una realtà all’opposto di ciò che si era costruita, regalando a lei e alla sua compagna di viaggio una crescita personale che l’ha portata ad apprezzare, più di quanto non stesse già facendo, il valore di quei pochi ma sinceri affetti che sanno valorizzarci, sostenerci e supportarci e che possono venire solo dalle persone che realmente ci amano.
Isolament(e)o è un libro che non passa inosservato per diversi motivi: per la cover; per il titolo, nato da un episodio del Collegio quando era stata messa in isolamento per punizione e la cui esperienza le ha fornito la possibilità di crearsi “un’isola nella mente dove ha trovato se stessa”; per alcuni “errori”, per i quali si scusa in anticipo mentre scrive, e che sono stati lasciati esattamente come lei voleva pena la non pubblicazione del libro!
“Le persone sono tanto altro: le loro storie, le sofferenze, le gioie, sono tutte le altre storie di chi ci circonda. Siamo noi con stratificati tutti quelli che abbiamo incontrato. Impensabile collocare tutto ciò in uno scaffale, impensabile collocare tutto ciò in un libro.“
Con queste parole concludo la mia recensione invitandoti a leggerlo, merita.