Settembre porta con sé il ritorno alla vita quotidiana e il ricordo delle vacanze appena passate, ma è anche un periodo ricco di novità editoriali. Scopriamo insieme le uscite del mese della casa editrice Iperborea
Quelli che restano di Gerbrand Bakker
Da una delle voci più forti e raffinate della letteratura olandese contemporanea, un romanzo sulla solitudine e la singletudine come vocazione o trappola esistenziale, il racconto di un vuoto, di una mancanza, sullo sfondo del più grave disastro aereo della storia
In Quelli che restano (Iperborea, dal 4 settembre in libreria), Bakker racconta di Simon, parrucchiere come lo era il padre e come lo era il nonno, in un negozio in un quartiere bohémien di Amsterdam. Ma, Simon, il padre non lo ha mai conosciuto, morto nell’incidente aereo del 1977 a Tenerife, in cui persero la vita centinaia di persone. Mentre la madre reprime il suo dolore con una vita piena di impegni, la vita di Simon scorre intrappolata nella routine e nella solitudine, tra i pochi clienti del negozio e il nuoto, la sua unica passione.
Simon sente un vuoto dentro che lo spinge a scavare nel passato della propria famiglia e in quell’incidente che ha distrutto tante vite. Simon cerca di colmare la sua perdita ascoltando il racconto degli altri: solo in questo modo sente di poter capire di più sul padre e su sé stesso.
Ciò che lo risveglia è un cliente, uno scrittore, che si interessa a lui e alla sua tragedia, ma anche dall’attrazione che Simon prova per un disabile che assiste in piscina, accomunati dalla stessa solitudine inviolabile.
Attraverso un sottile impianto metaletterario che sembra riflettere il gioco di specchi nel negozio di Simon, Bakker offre un romanzo dove realtà e finzione si mescolano. Un romanzo sul vuoto che le perdite lasciano e sui modi per colmarlo, sui legami familiari e sui traumi collettivi.
Diventerò una star di Ulf Stark
Iperborea pubblica una nuova e divertente storia per i più piccoli sul coraggio e sull’amicizia dello svedese Ulf Stark
Astor era il mio migliore amico. Non aveva paura quasi di niente. Sapeva anche fare un sacco di cose utili. Muovere le orecchie, per esempio. E poi fischiare a due dita, stare in verticale sulle mani, scoreggiare a comando. E imitare la campanella della scuola, così bene che gli insegnanti pensavano che fosse ora della ricreazione. Eppure i suoi genitori erano preoccupati per lui. “Chissà cosa diventerai…” disse la sua mamma. “Diventerò una star” rispose lui“
I genitori di Astor sono preoccupati per il suo avvenire ma lui sembra avere le idee chiare: vuole diventare una star. Astor è convinto, però, di essere brutto e di valere poco. Ci pensa Ruben, il suo migliore amico, ad aiutarlo scovando in biblioteca un libro sull’ipnosi. Ulf Stark scrive una storia breve ma intensa con sensibilità e umorismo, sull’importanza dell’amicizia e sul coraggio di avere fiducia in sé stessi.
Ulf Stark (1944-2017) è stato uno dei più importanti scrittori svedesi per l’infanzia e tra i più amati dai giovani lettori, raccontando il mondo dei più piccoli con sensibilità. È stato tradotto con successo in tutto il mondo e ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Iperborea ha pubblicato, tra gli altri, Sai fischiare, Johanna?, vincitore del Premio Andersen nel 2018.
The Passenger: la collana di Iperborea per esploratori del mondo
Per la collana The Passenger, Iperborea ci porta per la prima volta nel Sudest asiatico, in Thailandia: disponibile dall’11 settembre.
The Passenger è una raccolta di inchieste, reportage letterari e saggi narrativi che formano il ritratto della vita contemporanea di un luogo e dei suoi abitanti. Cultura, economia, politica, costume e curiosità visti attraverso la testimonianza di scrittori, giornalisti. Tante storie e diverse voci che compongono un racconto sfaccettato ed eclettico, per scoprire, capire, approfondire, lasciarsi ispirare.
Un libro-magazine per esploratori del mondo che per la trentunesima uscita ci porta in Thailandia, terra percorsa da fratture che agitano la comunità sociale, dalla politica intenta a creare una cultura egemone in un paese multietnico, alle correnti separatiste dei territori a maggioranza malese e musulmana represse con violenza, alla spinta delle correnti non ufficiali del buddhismo. Un paese spaccato dalla netta contrapposizione tra le elite e le classi emergenti.
I mangiatori di Buddha di Barbara Demick
Barbara Demick è una reporter intrepida, ma scrupolosa come una storica. L’occhio con cui racconta la storia di Ngaba e del Tibet, però, è quello della romanziera” (The Guardian)
Barbara Demick, coraggiosa reporter americana, ha sfidato la burocrazia di Pechino ed è riuscita a entrare nell’inaccessibile città di Ngaba, in Tibet. Città stretta tra due monasteri, è la prima frontiera dell’altopiano tibetano per chi arriva da nord. Ngaba è stata preda degli invasori cinesi dagli anni Trenta quando l’Armata Rossa di Mao profanò i templi mangiando le statuette di Buddha, fatte di farina e burro.
Ne I mangiatori di Buddha (Iperborea, dal 18 settembre), Demick, tramite Ngaba, dipinge il Tibet moderno, la sua storia fatta di repressione e ribellione, resistenza alla colonizzazione, e lo fa attraverso le tante voci che la giornalista mette su carta, riunendole in un romanzo corale con la precisione e il rigore di un’inchiesta.
La cultura che la Cina tenta di cancellare è potente, l’identità tibetana forte e combattiva, seppur seguendo rigorosamente i principi pacifisti buddhisti e del Dalai Lama: una guerra dove l’unica violenza è rivolta contro loro stessi. Così a Ngaba a decine si sono avvolti nel filo spinato, hanno bevuto la benzina e si sono dati fuoco.
Scrittrice e giornalista americana, Barbara Demick è corrispondente da Pechino per il Los Angeles Times e collabora con il New Yorker. Con i suoi reportage ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Samuel Johnson Prize, ed è stata finalista al National Book Award. I mangiatori di Buddha è stato finalista al Baillie Gifford Prize e all’Orwell Prize for Political Writing. I suoi libri sono stati tradotti in più di venticinque paesi.
COSE Spiegate bene: Novecento, il secolo scorso
COSE Spiegate bene è la rivista di carta del Post, il giornale online nato nel 2010 ed edito dalla casa editrice Iperborea. Ogni numero è dedicato a un argomento, per raccontare come funziona, di cosa si parla, quali sono le Cose da sapere e che spesso vengono date per scontate, attraverso spiegazioni, storie e racconti d’autore.
Il numero di settembre è dedicato al Novecento: come è stata l’Italia fino a 25 anni fa, visto che ne parliamo ancora ogni giorno. In libreria dal 18 settembre
Con i contributi di Chiara Alessi, Daria Bignardi, Claudio Giunta, Walter Veltroni e le illustrazioni di Alessandro Baronciani, l’undicesimo numero di COSE Spiegate bene, si sofferma sul secondo Novecento italiano, ovvero dal 1945 in poi. Un pezzo di Italia ancora tra storia e cronaca raccontato da chi lo ha vissuto con coinvolgimento. Per questo ancora oggi, ogni giorno, se ne parla nelle discussioni pubbliche o private, di storie o fatti di cui spesso non sappiamo, o non le conosciamo o non le abbiamo mai capite.
La pietra del gigante di Andri Snær Magnason
La pietra del gigante (dal 25 settembre in libreria per Iperborea) è una raccolta di racconti sull’Islanda contemporanea, vista dagli occhi del suo scrittore più impegnato e osservatore più lucido
Magnason narra l’Islanda delle contraddizioni, rinvigorita dal recente boom economico, con l’ombra del ricordo di un passato fatto di ristrettezze, un presente ricco e un futuro incerto.
I personaggi di questi racconti hanno la ricchezza a portata di mano, ogni cosa sembra possibile e raggiungibile, ma è proprio questo che li getta in crisi quando hanno la percezione che nella società del superfluo non c’è più spazio per sentimenti sinceri. Un tema comune accomuna i racconti: l’amore. Come l’amore nel racconto Dormi bene, amore mio, in cui il protagonista vive una relazione in crisi con la donna che ama da quando è adolescente, negli altri l’amore si nasconde in gesti semplici, per le meraviglie quotidiane, per i propri cari.
È un’Islanda vista con gli occhi di attivista ambientale, ma narrata con la raffinata prosa di scrittore in un connubio tra impegno civile e politico e la ricerca della soluzione nella bellezza del mondo in piccole e toccanti storie.
Andri Snær Magnason è nato a Reykjavík nel 1973; è uno scrittore, poeta e attivista ambientale a fianco di Bjork. Si occupa da molto tempo di divulgazione scientifica e temi ambientali. Tra gli altri suoi libri la raccolta di poesie Bonus (Nottetempo, 2016), il libro per bambini Lo scrigno del tempo (Giunti, 2019) e Dreamland: A Self-Help Manual for a Frightened Nation (Citizen Press, 2008) un saggio che denuncia lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali in Islanda. Per Iperborea ha pubblicato La storia del pianeta blu e Il tempo e l’acqua. È stato candidato alle elezioni presidenziali in Islanda nel 2016.