In libreria dal 21 luglio torna l’autore Philippe Forest con il secondo romanzo per Fandango Libri intitolato Io resto re dei miei dolori: nel 1954 il Parlamento britannico commissiona al pittore Graham Sutherland un ritratto di Winston Churchill.
Il libro racconta la storia dell’incontro tra questi due uomini: il primo è un artista d’avanguardia oggi un po’ dimenticato, il secondo è una delle figure più leggendarie del ventesimo secolo. Sono opposti in tutto, salvo l’amore in comune per la pittura. Ma senza saperlo hanno in comune di aver perduto in passato un bambino.
Vediamo insieme la trama del libro!
La trama de Io resto re dei miei dolori di Philippe Forest
Il romanzo somiglia al teatro perché somigliano entrambi alla vita. Il mondo intero è un palcoscenico, dice Shakespeare, e noi siamo gli attori.
Dalla notte dei tempi, tutte le sere, le stesse favole si ripetono per il piacere del pubblico. A turno ognuno riconosce la propria, non importa quali delle storie stiano andando in scena davanti ai nostri occhi. La morale, amara, è sempre la stessa: privati di tutto ciò che è stato nostro, ciascuno, infine regnerà solo sui propri dolori, di cui non conserva che il ricordo, e il segreto.
Ma quando gli attori al suono di fischi o di applausi tornano nei camerini, un’immagine persiste, che ognuno può dipingere, se lo desidera, dandogli per esempio l’apparenza di uno stagno dove, tra i fantasmi che fluttuano alla superficie, si possono distinguere le frecce infuocate di un qualche pesce d’oro che brilla nella luce che scema. Risuonano tre colpi. Silenzio in sala. Si alza il sipario. Dramma o commedia, lo spettacolo che racconta a tutti cosa ne è della propria vita sta per cominciare. La scena si svolge in Inghilterra verso la metà del Novecento.
Un uomo, il più celebre dei primi ministri, sir Winston Churchill, posa per un altro che lo dipinge. Davvero, nel 1954, il Parlamento britannico ordina al pittore Graham Sutherland questo ritratto.
Il romanzo racconta la storia dell’incontro tra questi due uomini: il primo è un artista d’avanguardia oggi un po’ dimenticato, il secondo è una delle figure più leggendarie del ventesimo secolo. Sono opposti in tutto, salvo l’amore in comune per la pittura. Eppure, c’è qualcosa di più profondo che li avvicina. Suggestionato da una scena della serie tv The Crown, Philippe Forest scava tra le carte e ci rivela i segreti di uno straordinario dipinto perduto.
L’autore Philippe Forest
Philippe Forest è nato nel 1962. Laureato in Lettere ha insegnato in diverse università inglesi. Dal 1995 è professore di Letteratura all’università di Nantes.
È critico letterario, cinematografico e d’arte, tra i suoi numerosi volumi Fandango ha già pubblicato: Tutti i bambini tranne uno, vincitore del Prix Femina du Premier Roman 1997, Piena e L’oblio. Nel 2016 ha vinto il premio Goncourt de la biographie.