Il dolore non finisce mai
Oggi caro iCrewer ti presentiamo Teresa Scotti.
Scrivere di un’amica che non c’è più è certo complesso. Le ali spezzate è stato molto difficile come lavoro?
Quando è morta Anna ero distrutta. Sono una persona molto sensibile. Ho pianto moltissimo. Non riuscivo a riprendermi. Per alleviare il mio dolore ho iniziato a scrivere un diario, ho scritto delle poesie che ho dedicato ad Anna. Così mi è venuta l’idea di scrivere un libro sulla vita di Anna per ricordarla.
Sono andata a casa della mamma di Anna e ho deciso di raccogliere fotografie, lettere, testimonianze dei familiari, delle amiche, dei suoi colleghi, della sua maestra, ecc.
Ho fatto tantissime ricerche. Le ali spezzate è la storia di Anna raccontata da tutti. Mi sono ritagliata ogni giorno del tempo per dedicarmi a scrivere il mio libro. È stato un lavoro faticoso.
Anna Morrone è purtroppo una di tante. È difficile non far dimenticare?
Quando sono venuta a sapere della sua morte ho promesso ad Anna che avrei fatto qualcosa per non farla dimenticare. Glielo dovevo come amica e come donna. L’ho voluto fare anche per la sua famiglia e soprattutto per suo figlio Francesco. Oltre a fare diverse manifestazioni per ricordarla. Le ho fatto intestare una strada anche se ci sono voluti otto anni.
I familiari hanno accettato subito di scrivere di Anna?
Si hanno accettato subito. Mi hanno telefonato quando ho pubblicato la prima lettera, che ho scritto dedicata ad Anna su un giornale locale.
Ad un certo punto c’è una frase che mi ha lasciata sgomenta. Com’è possibile pensare che sarebbe stato meglio se fosse tornata da lui… io non penso fosse la soluzione che l’avrebbe salvata.
Nemmeno io sono d’accordo che tornare da lui le avrebbe salvato la vita.
Teresa e Anna che si conoscono tramite i mariti, che amicizia era?
Era una amicizia bellissima basata sul rispetto reciproco. Abbiamo scoperto di avere tante cose in comune. A tutte due piaceva la poesia e l’arte. Abbiamo organizzato insieme delle collettive. Tutte e due eravamo donne sensibili. Ci piaceva lavorare. Avevamo tutte e due un figlio maschio, con più o meno la stessa età.
Prosa o poesia quale preferisce?
Preferisco la poesia
Poesia e arte un connubio sia nella sua vita sia artistica che privata?
Si è vero. Quotidianamente abbino poesia ed Arte sia nella mia vita privata che nella mia vita artistica. Per me l’Arte è l’unica cosa che ci può fare continuare a sognare. Una società che non sogna non ha futuro. Un uomo che non sogna è morto in partenza.
Prossimi progetti? Ci da un’anteprima?
Una raccolta di poesie con illustrazioni