In questi mesi complicati, iCrewer, sono fiorite moltissime iniziative online da parte del mondo della cultura: musei gratuiti; visite 3D di città storiche o rinomate; concerti via web; letture di gruppo; e non sono certo mancati i servizi bibliotecari. Ci sono, però, anche organizzazioni come Internet Archive, che da anni utilizza la rete per condividere sapere e conoscenza con il mondo intero.
Ci siamo spesso occupati di biblioteche imponenti, bellissime, rinomate non solo per la quantità di libri che ospitano, ma anche – e a volte soprattutto – per l’architettura e la magnificenza delle stanze che contengono gli scaffali. Alcuni esempi lampanti sono la George Peabody di Baltimora, l’abbazia di Admont e la biblioteca statale di Praga.
Cosa dire, allora, di questa biblioteca così particolare, accessibile con un clic, in cui non ci sono enormi lucernari o imponenti affreschi? Beh, questa volta ci concentreremo sulla mole immensa di volumi digitalizzati che Internet Archive mette a libera disposizione dei suoi utenti!
Internet Archive: di cosa si tratta?
Internet Archive è un’organizzazione non-profit fondata dall’ingegnere informatico Brewster Kahle nel 1996, che dal 2005 si occupa di scannerizzare e rendere disponibili milioni e milioni di libri per gli utenti del mondo intero.
Perchè la scelta del digitale? Beh, per usare le parole di Wendy Hanamura, Director of Partnerships, “Today’s learners are working and living their lives online. That’s where they turn for information, so if a book isn’t digital, it’s as if it doesn’t exist. We want to provide libraries everywhere with free access to four million digital books. We can unlock the riches in library collections for a new generation.”
(Gli studenti di oggi lavorano e vivono la loro vita online. Lì è dove cercano informazioni, quindi se un libro non è in formato digitale, è come se non esistesse. Noi vogliamo fornire il servizio bibliotecario ovunque, con libero accesso ai nostri quattro milioni di libri in formato digitale. Possiamo rendere accessibili le ricchezze delle collezioni delle biblioteche per le nuove generazioni).
Non a caso il motto dell’organizzazione è “Accesso universale a tutto il sapere“.
Se vuoi utilizzare Internet Archive, infatti, tutto ciò che ti serve sono un computer, un accesso alla rete e un account. Cosa puoi prendere in prestito? La scelta è vastissima: testi universitari, specialistici, romanzi, letteratura contemporanea, antichi manoscritti, senza contare il materiale audio e video. I numeri sono davvero impressionanti: 330 bilioni di pagine web; 20 milioni di libri e testi; 4.5 milioni di file audio (inclusi 180’000 concerti live); 3 milioni di immagini e 4 milioni di video. C’è quasi da non crederci!
Come ha fatto, l’organizzazione, a procurarsi tanto materiale? Grazie ai suoi rapporti di collaborazione con più di 625 biblioteche e i 28 centri di digitalizzazione sparsi in tutto il mondo, che scannerizzano circa 1’000 volumi al giorno. Senza contare che ogni utente può caricare file sul sito.
Trattandosi prima di tutto di una biblioteca, un’attenzione particolare è riservata ai libri, tutti presenti nel sistema in duplice copia e disponibili per il prestito. Per le opere pubblicate fino al 1923 e, inoltre, possibile effettuare anche il download gratuito.
Davide Semenzin: un volto italiano nello staff dell’Internet Archive
Davide, che da cinque anni lavora a San Francisco per Internet Archive, si definisce “un classicista ma con la formazione di un informatico“. Il trentatreenne, originario di Treviso (Veneto), si occupa, tra le altre cose, dei software e degli hardware degli scanner, nonché della gestione, spedizione, logistica e catalogazione dei volumi.