Caro iCrewer per lo spazio dedicato ai classici, ho deciso di proporti un classico meraviglioso della letteratura per ragazzi. Sei sorpreso? Spero proprio di no! Non è poi cosi scontato che un classico debba far parte di un certo tipo di letteratura, anzi penso che nella letteratura dedicata ai giovani ci sia molto da imparare.
Per l’occasione ho scelto un romanzo meraviglioso scritto nel 1943 da Antoine De Saint Exupery scrittore, aviatore e miliare francese, hai scoperto di quale libro è l’autore? Ma de Il Piccolo Principe Piccolo Principenaturalmente, un romanzo di sole 122 pagine ma di grande impatto emotivo oltre al valore educativo dei contenuti che a distanza di ottanta anni rimane assolutamente attuale e permettimelo, rivolto a tutti!
La mia edizione, quella che custodisco gelosamente nella mia libreria è una edizione tascabile pubblicata da Bompiani nel 1976, non sarà una edizione preziosissima ma, come si dice è il contenuto quella conta, giusto?
Detto questo, se anche non avessi avuto l’opportunità di leggerlo sono certa che quanto meno ne avrai sentito parlare e se invece non ti è stato dato neanche questo privilegio eccomi qui, pronta a parlartene!
Il Piccolo Principe, chi era Antoine De Saint Exupery ?
Lo scrittore nasce a Lione nel giugno del 1900. La sua è una famiglia aristocratica, il padre è un ispettore delle assicurazioni e la madre una pittrice famosa.
Nel 1909, dopo la morte del padre, si sposta con la madre a Le Mans nella piacevole dimora di Saint Maurice de Rémens. La sua è un infanzia serena e il carattere forte e avventuroso lo pone spesso al centro dell’attenzione.
Nel 1921 parte per il servizio militare e viene mandato a Strasburgo per diventare aviatore. Compie il suo primo volo solitario nel luglio dello stesso anno a bordo di un Sopwith F-CTEE. L’anno successivo torna in licenza a Parigi dove inizia a scrivere alternando lavori come contabile o venditore di auto.
Nel 1928 parte nuovamente in missione per dirigere il campo di Cap Juby vicino a Rio de Oro nel Sahara. L’hanno dopo Saiint-Exupéry si trasferisce in Sud America con il compito di trasportare la posta attraverso le Ande.
E’ un periodo difficile, segnato da molti incidenti in volo che rimangono famosi per l’audacia come il tentativo nel 1938 di stabilire il record di volo da New York alla Terra del Fuoco.
Per i troppo acciacchi viene considerato inabile ma questo non gli impedisce di partire in diverse missioni di guerra durante la seconda guerra mondiale e di ricevere la Croce di Guerra.
Nel luglio del 1944 parte per sorvolare la regione di Grenoble-Annecy ma da quella missione non tornerà più e di lui non si saprà mai nulla.
Una morte misteriosa che lo coglie ad appena 44 anni trasformandolo la sua figura in un personaggio surreale, dai contorni sfumati e lontani dalla realtà. In qualche modo di Antoine De Saint Exepury si conserva l’idea di un uomo dai forti ideali, coraggioso, diviso sempre tra passione e amori infelici e con un grande amore per la letteratura
“bisogna vivere per poter scrivere“,
Una frase ricorrente che lo spinge a scrivere opere tra l’autobiografico e il romantico tanto da confondere la realtà dalla fantasia.
Tra i suoi libri L’aviatore il libro d’esordio uscito nel 1926, Volo di notte pubblicato nel 1931 da cui è stato tratto un film nel 1933 diretto da Clarence Brown con John Barrymore, Clark Gable, Helen Hayes, Myrna Loy E Lionel Barrymore.
Nel 1939 esce Terra Di Uomini, nel 1942 Pilota Di Guerra, Lettera a un ostaggio pubblicato da Babelcube Inc .nel 1943, l’anno in cui Antoine scrive “Il Piccolo Principe”, ( Newton Compton editori) il suo libro più famoso, una favola dedicata all’amico Léon Werth, ma rivolta alla sua parte infantile, un libro capace di coinvolgere lettori di ogni età.
Il Piccolo Principe Una favola per scoprire l’essenza della vita
Di cosa tratta il romanzo? potrei sintetizzare dicendoti che è una bellissima storia surreale vissuta da un aviere dopo essere precipitato nel Sahara ma sarebbe riduttivo., Il senso del romanzo è rinchiuso nell’incontro dell’aviere precipitato nel Sahara con il Piccolo Principe partito per un viaggio attraverso tutti i pianeti alla ricerca di una pecora che mangiasse le erbacce che rischiano di invadere il proprio asteroide.
Il romanzo è diviso in 27 piccoli capitoli e la narrazione è affidata allo stesso aviere che nostalgico di sogni mai realizzati, racconta la irreale quanto incredibile esperienza con la magica figura di un bambino molto particolare. È lui stesso a raccontargli del suo viaggio nei pianeti, agli incontri fatti capaci di trasmettergli insegnamenti importanti.
Dalla solitudine dell’anziano re abituato a comandare all’inconcludenza del narcisista, alla debolezza di chi non sa affrontare le difficoltà, al geografo indifferente a ciò che lo circonda, l’unico in grado di spingere il Principe a scendere sulla Terra e cercare la soluzione per salvare il pianeta.
Per il Piccolo Principe è un viaggio ricco di incontri fondamentali: il serpente che si offre di aiutarlo, l’unico fiore nella maestosità del deserto,
“È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante».
e quello fondamentale con la volpe con la quale il Piccolo Principe scopre il vero significato dell’amicizia.
Nell’immenso solitudine del deserto l’Aviatore e bambino si aiutano condividendo le loro esperienze e quando arriva il momento di ritornare l’Aviatore ricorderà le parole del suo piccolo amico,
“Quando tu guarderai il cielo, la notte visto che io abito in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!”
E rise ancora ” e quando ti sarai consolato sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, così peer il piacere,…E i tuoi amici saranno stupiti di verti ridere guardando il cielo. Allora tu dirai “Si le stelle mi fanno sempre ridere” e ti crederanno pazzo”
La grandezza di questo romanzo risiede in ciò che non è scritto, racchiuso nelle piccole cose,
, “Non si vede bene che con il cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi! ” dice la volpe..
Guardare il mondo con gli occhi di un bambino significa riuscire a vedere la realtà con disincanto e purezza, vivere ciò che è realmente importante come l’amore e l’amicizia.
“Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano”
Il Piccolo Principe è un di quei cult della letteratura che non dovrebbe mai mancare in una libreria che si rispetti.
Buona Lettura!