Il mare in valigia
Sembra proprio un titolo “da spiaggia”, nevvero caro amico lettore? Che non ci sarebbe niente di male, anzi, nel portarsi in vacanza un bel libro leggiadro, che accompagni i momenti di relax. Ma oggi voglio parlarti di questo titolo, che ho letteralmente divorato in tre giorni: edito da AliRibelli è il primo romanzo di Fulvia Frallicciardi Canova.
L’autrice, classe 1957, fin da sempre trascorre la vita tra Gaeta e Roma. Appassionata di letteratura, arte e tematiche sociali, ha all’attivo due pubblicazioni: Mi piaceva scendere in riva al mare e I portoncini di Via Indipendenza (2016). È anche coautrice del testo Storie d’amare di Donnedamare.
La trama de Il Mare in valigia
“Come un’onda, la vita cambia e si muove. Fin dove l’amore può condizionarla? Fabrizia non lo sa, ma è pronta a scoprirlo, con i piedi affondati nella sabbia della sua spiaggia, di fronte al suo mare.
Come un’onda, l’amore si trasforma. La capitale di un’Italia dilaniata da lotte politiche e piena di eventi ed una città di provincia dove il mare parla, fanno da sfondo ad un amore tormentato da eventi, misteri, inganni e crudeli verità.
Affrontando tutto questo, in un viaggio che ripercorre gli anni di piombo e si spinge alla fine del millennio, per Marco e Fabrizia è tempo di affrontare il passato e il presente. Per ritrovare, insieme, il coraggio di ripartire.”
La trama mi aveva incuriosita, soprattutto per la scelta di ambientare una storia d’amore durante un periodo molto particolare della storia italiana: i cosiddetti anni di piombo.
In effetti le vicende politiche e sociali che vanno dagli anni ’70 fino agli anni ’90 fanno da sfondo all’intreccio della storia ma si tratta di uno sfondo molto “sfumato”, nel senso che si accenna un po’ in generale, si richiamano i fatti più salienti ma non vi sono descrizioni accuratissime e comunque – anche se gli eventi hanno chiaramente influenza nella vita dei protagonisti – non è all’interno di questi che ho trovato le più intense emozioni, che invece arrivano dritte al cuore direttamente dalla storia d’amore che lega Fabrizia e Marco. Un amore travagliato, intenso, talmente forte da essere quasi doloroso, e con un destino che sembra segnato fin dalle prime righe.
Ecco, siediti, e cercami insieme a me
Ho letteralmente adorato ogni singolo personaggio, i diversi caratteri, i traumi che hanno formato le personalità, il bagaglio che ognuno volente o nolente si è ritrovato, le citazioni, i modi di dire, la saggezza di “nonna Jane”, le vecchie canzoni… L’autrice ha fatto prender vita ad ognuno degli attori di questa rocambolesca storia, ha dato un senso ad ogni piccolo o grande avvenimento, e io ne sono rimasta ipnotizzata. Pochi libri mi hanno fatta emozionare così tanto.
La narrazione avanza e retrocede proprio come le onde del mare, portando il lettore a scrutare il passato tra i ricordi della protagonista e vivendo il presente con i fatti che scandiscono l’evolversi della situazione, talvolta molto incalzanti ed adrenalinici, altre più nostalgici e pacati, metafora dell’amore sì ma anche della vita stessa, che ti dà e ti toglie, che arriva e riparte, che ti solletica i piedi o ti travolge in pieno lasciandoti senza respiro.
E il mare si vede, che è dentro l’animo di Fulvia Frallicciardi Canova: emana da ogni parola che compone questo bellissimo romanzo, ne senti l’odore, ne avverti l’umido, “come il salmastro che le si appiccicava alla pelle del viso“, e ti sembra di non poterne fare a meno proprio come Fabrizia, che nel suo mare a Gaeta ritrova il senso di tutto, anche di se stessa.
“Scendeva sulla battigia e pian piano i nodi che le avevano stretto le membra e i pensieri si scioglievano, tutti quei grovigli mentali e fisici si districavano. Oltre ai muscoli, che da pesanti si facevano flessuosi, i pensieri smettevano di cozzare di accavallarsi confusi gli uni contro gli altri e si disponevano in un ordine consequenziale inaspettato.
Sto bene qui, si disse Fabrizia per l’ennesima volta.”
Il mare in valigia è dunque un romanzo avvincente e intenso, che consiglio a chiunque abbia voglia di immergersi in una dimensione colma di vite vissute, vite spezzate, vite che devono ancora trovarsi e destini in cui è impossibile non riconoscersi almeno un po’.
Non lo faccio mai, ma in questo caso mi sento di ringraziare AliRibelli Editore per avermi messo a disposizione questo volume e la storia in esso contenuta, che mi è entrata nell’anima.