In uscita dal 28 ottobre il libro di Marco Pastonesi intitolato Il leone e il corazziere, pubblicato da 66thand2nd: un racconto che unisce due storie, due anime che hanno rappresentato il rugby in tutta la sua bellezza e identità. Vediamo insieme la sinossi e un estratto dal libro!
La sinossi e un estratto de Il leone e il corazziere
Quei due: così diversi e così uguali, così veri, così umani, così normali e così speciali. Questa doppia storia appartiene al passato – Carwyn era del 1929 ed è morto nel 1983, Doro era del 1942 ed è morto nel 2008 – e a un mondo che non c’è più. Perché quel rugby non c’è più. E non saprei dirvi se quel rugby non c’è più perché non ci sono più uomini come Carwyn e Doro. O se invece uomini come Carwyn e Doro non ci sono più perché non c’è più quel rugby.
Un libro, due storie.
Carwyn James, gallese, laureato in lettere, e Isidoro Quaglio, rodigino, laureato all’università della strada: due uomini di rugby. Carwyn, un visionario sfuggito alle miniere, giocatore del Llanelli e del Galles, poi allenatore dei British and Irish Lions. Doro, ex corazziere scampato a un’alluvione, giocatore del Rovigo e del Bourgoin, poi allenatore della Nazionale italiana.
Carwyn, teorico della libertà, dell’improvvisazione, della creatività, spingeva i suoi giocatori a pensare, Doro li invitava a fraternizzare. Carwyn che attraverso il rugby insegnava Shakespeare e Milton, e Doro che grazie al rugby esorcizzava povertà ed emarginazione.
Carwyn che viveva di arte e poesia, Doro che si nutriva di calore umano.
Un giorno si incontrarono a Rovigo, uno in panchina, l’altro ancora in campo, e da allora non si sarebbero più lasciati, neanche quando Carwyn a sorpresa «passò il pallone ovale» – come amano dire i rugbisti –, ovvero passò a miglior vita. Questa è la loro storia, tra mischie chiuse e touche rapide, orazioni negli spogliatoi e bevute nelle osterie, gesti rituali e azioni scaramantiche: una doppia storia ovale, che è anche una dichiarazione d’amore per uno sport che è molto più di uno sport, che è un patrimonio di valori, un’eredità di avventure, una miniera di episodi, un senso di appartenenza.
L’autore Marco Pastonesi
Marco Pastonesi (Genova, 1954), ex giocatore di rugby di serie A e B, ha lavorato per ventiquattro anni alla Gazzetta dello Sport seguendo soprattutto ciclismo e rugby.
Per 66thand2nd ha pubblicato Pantani era un dio (2014, premio Gianni Brera), L’Uragano nero (2016, premio Bancarella Sport), Coppi ultimo (2019), l’ebook Il Fiaccolaro (2020) e, insieme con Ernesto Colnago, Il Maestro e la bicicletta (2020, segnalazione particolare al premio Coni 2021).