Quanto ne sai di galateo? E quanto è importante conoscerlo oggi?
Hai una cena importante, una di quelle dove proprio non puoi permetterti di fare delle pessime figure, è giunto il fatidico momento di apparecchiare la tavola… ed ecco che tutti i nodi vengono al pettine.
Iniziano a frullarti in testa milioni di domande, manco fossi un matematico in procinto di sviluppare una nuova formula: dove vanno le posate, a destra o sinistra? E il tovagliolo? Prediligiamo la stoffa o semplifichiamo tutto con quello classico usa e getta?
Il pane, già il pane! Come va servito? In molti scoprono, solo in questi momenti, che in realtà qualcuno ha inventato un apposito piattino affinché tu ci possa poggiare proprio il pane.
Poi c’è il piatto, il sottopiatto, il segnaposto e così via discorrendo… insomma, se non sei un esperto conoscitore del bon ton, potresti incappare in tutta una serie di errori, che possono pendere come una spada di Damocle sul tuo capo e farti passare per colui che il galateo non sa nemmeno dove stia di casa.
Come nasce il galateo? Conosci le sue origini?
Partiamo dal presupposto che la parola galateo racchiude in sé tutte quelle buone maniere e norme comportamentali che diventano sinonimo di buona educazione e che servono a disciplinare i rapporti fra le persone.
Quando nasce il galateo?
La nascita delle norme sul bon ton è piuttosto risalante nel tempo: le sue origini sono da ricercare intorno all’anno 200 a. C. , allorquando Clemente Alessandrino – filosofo e teologo – iniziò a dettare delle regole su come sarebbe stato bene comportarsi, su come vestirsi, su come stare seduti in tavola, insomma, gettò le fondamenta di quelle che, nel corso del tempo, sarebbero diventate delle vere e proprie regole di comportamento.
Inizialmente, il rispetto delle regole che imponevano le buone maniere, era previsto solo per le classi nobiliare: successivamente queste vennero estese a tutta la collettività.
V’è anche dire che il galateo ha assunto protocolli diversi nelle varie epoche: si assiste, infatti, ad una maggiore rigidità nel rispetto delle regole durante l’Umanesimo, queste poi sono divenute meno rigide nel periodo dell’Illuminismo.
Nel IXX sec. torna quel rigore che era stato in parte abbandonato: le regole del bon ton e la loro ferrea osservanza, vengono quasi considerate come conditio sine qua non per entrare a far parte dell’Alta società.
Tra i precursori del galateo troviamo Erasmo da Rotterdam ed in Italia, Giovanni Della Casa che tra il 1551 e il 1555 si rese autore del trattato dal titolo Galateo overo De’ Costumi, dedicato al suo fraterno amico, uomo di insolito garbo, da qui il nome galateo.
Il galateo: Cortesie per gli ospiti, quando c’è sempre qualcosa da imparare e da sapere
A conti fatti essere buoni conoscitori delle regole del bon ton è importante, non per fare parte dell’Alta società certo, ma per propria conoscenza e perché avere una tavola ordinata e ben apparecchiata, ti regala sempre una visione d’insieme più appagante.
Proprio per tale ragione, un aiuto ci viene dato dal noto programma Cortesie per gli ospiti nel quale tre ospiti d’eccellenza, con il loro savoir – faire e competenza in materia, soccorrono in aiuto di tutti coloro che zoppicano in materia di bon ton e sull’arte del ricevimento degli ospiti in casa propria.
Chi sono questi ospiti d’eccezione?
Csaba Della Zorza, scrittrice ed esperta in buone maniere, che si occupa della sezione Lifestyle, Diego Thomas, esperto di architettura e arredamento, che si occupa della sezione Design e Roberto Valbuzzi, ristoratore e chef, che si occupa della sezione Food.
«Questa volta però il trio di esperti più amati (e talvolta temuti) dagli aspiranti padroni di casa non si presenta nelle vesti di giudice, ma di guida, offrendoci un distillato di competenza e garbo sotto forma di regole, consigli e ricette per fare bella figura con i nostri ospiti e, soprattutto, vivere insieme un’esperienza piacevole e appagante.
Dal modo corretto di estendere un invito alla disposizione della zona conversazione, dalle ricette adatte a un aperitivo in piedi a quelle studiate per una cena seduti, dai segreti di un’attenta pianificazione alle attenzioni per valorizzare gli spazi, fino alle sfumature dell’arte della tavola: gli autori ci conducono in un affascinante viaggio alla riscoperta della bellezza di aprire le porte di casa e accogliere gli ospiti senza stress, ma con autentico piacere…»
Non ci resta che dire: armiamoci di bon ton e saremo sempre impeccabili in qualsiasi occasione!