Il bruco che diventò farfalla: ti racconto la sua storia!
Le farfalle sono animali bellissimi: volano nel cielo blu sbattendo le loro variopinte ali. Possono essere di vari colori, ve ne sono tutte bianche, alcune sono gialle e azzurre, altre rosa, altre ancora arancioni.
Quando ne vediamo volare una, restiamo incantati ad osservarle e ci piacerebbe tanto essere come loro.
Ti racconterò adesso la storia di un simpatico bruco che aveva un desiderio: diventare una farfalla e volare nel cielo azzurro.
Credi che riuscirà a realizzare il suo sogno?
Il bruco che diventò farfalla: vediamo come trascorre le giornate il nostro amico bruco
Un piccolo bruco viveva tranquillo in un boschetto: era davvero buffo, aveva otto piccole zampette e un naso rosa e grosso.
I suoi occhi erano grandi e neri con delle ciglia lunghissime e sulla testolina tonda facevano capolino due simpatiche antenne.
La casetta del bruco non era altro che una mela rossa: l’animaletto aveva creato un buco all’interno del frutto e ci trascorreva le sue giornate a dormire beato. Ogni tanto si svegliava, stirava le piccole antenne, spalancava la bocca in uno sbadiglio e usciva fuori dal suo nido per andare alla ricerca di cibo.
Il piccolo bruco, però, era molto lento, camminava piano, piano e si fermava quando trovava delle morbide e deliziose foglie da sgranocchiare.
Nel frattempo guardava la natura intorno a lui: gli piaceva osservare soprattutto le farfalle, che con i loro bellissimi colori volavano leggere e delicate posandosi sui fiori per succhiare un po’ di nettare.
Com’erano belle e come le invidiava!
Avrebbe tanto voluto essere come loro, leggiadro e veloce, lo rendeva tanto triste non poterlo essere.
«Come siete belle», diceva con gli occhi che sorridevano alle colorate farfalle che con delicatezza si poggiavano sui fiori.
«E tu, perché non voli?», gli chiese un giorno una farfalla dalle ali azzurre e gialle
«Non posso, io sono un bruco.»
«Che peccato!», rispose la farfalla azzurra e gialla «non sai quanto è bello volare e guardare tutto dall’alto, puoi vedere gli alberi e i fiori e scegliere quelli più belli su cui posarti.»
«Deve essere buono questo nettare», affermò poi il bruco curioso
«È dolce come il miele, da leccarsi i baffi.»
Quando le farfalle furono andate via, il bruco, tutto solo e sconsolato, tornò alla sua mela, ci arrivò che era quasi sera.
Si rannicchiò all’interno del frutto e guardò il cielo pieno di stelle: chissà come sarebbe stato bello essere una farfalla, sospirò, chiuse gli occhi e si addormentò.
Il bruco che diventò farfalla: quando ciò che desideri diventa realtà
Un giorno accade che mentre il piccolo animale stava lentamente raggiungendo una bella foglia verde da mangiare, si sentì tanto stanco e sbadigliò.
Senza rendersene conto si addormentò profondamente e si sentì come avvolto in un batuffolo di cotone, morbido e bianco.
Qualche tempo dopo il bruco aprì i suoi grandi occhi e rimase sorpreso: non aveva più le zampe, al loro posto vi erano delle ali bellissime e colorate: erano gialle come il grano nella parte esterna, mentre la parte interna era arancione, proprio come il tramonto.
Il bruco guardava estasiato le ali, stentava a credere ai proprio occhi, timidamente provò a sbatterle e se
Iniziò così il suo splendido viaggio nel cielo azzurro, sentiva il vento accarezzargli la testa e le sue ali sbattevano veloci.
Fece persino delle piroette nell’aria.
Aveva proprio ragione la sua amica farfalla, volare ti rende leggero e libero, adesso anche lui poteva volteggiare nel cielo azzurro tra le nuvole soffici come panna!
Finalmente il suo sogno era diventato realtà: adesso era una farfalla anche lui.
Ed eccoci al termine della nostra favola, mio piccolo lettore ricordati: non permettere a nessuno di tarpare le tue ali e ricordati che volare ti renderà sempre libero.