I segreti del corpo… li nascondiamo sotto le nostre insicurezze. Ma quanto ami il tuo corpo? Te lo sei mai chiesto? Non è una domanda facile, lo so. È difficile fermarsi a riflettere. Di solito si sfugge davanti a quesiti improvvisi eppure così personali. Sfuggire all’autocritica appare l’unica via percorribile per non mettersi in discussione, si rischia spesso di rimanere smarriti o addirittura abbagliati dalla verità. Ma poi quale sarà la verità, sempre che ci sia?
Sì, credo che una verità esista ed è la nostra. Una realtà a portata di mano che spesso stentiamo a riconoscere. Eppure, ed è paradossale, facciamo finta che non ci sia. Come non percepissimo la sua presenza.
I canoni secondo cui, con sudore e violenza mentale, è possibile essere altro, ci inducono a percorrere strade che ci allontanano da ciò che siamo davvero. Ma perché? Qual’è questo oscuro oggetto del desiderio che ci offusca gli occhi, ci fa desiderare di emulare stereotipi che con noi non hanno nulla a che fare.
I segreti del corpo, ci aiutano a capire di cosa abbiamo bisogno
Mi viene in mente un proverbio antico quanto il mondo e si sa i proverbi non sbagliano mai. Quell’erba del vicino sempre più verde della nostra che per quanto possa essere più piccola, magari non curata, con mille difetti, vedremo sempre più bella e attraente. Decidiamo allora che, in barba ad ogni insegnamento zen che vuole l’individuo innamorato di se stesso, l’unica strada da percorrere è la sofferenza!
E già, e anche qui, non c’è rimedio: per essere belli bisogna soffrire. Magari si potrebbe iniziare con calma, senza violentarsi senza grandi aspettative, ascoltandosi un po’ di più, ma il sacrificio non sarebbe poi visibile. E giù allora con compromessi inenarrabili, trattati di obbedienza che una volta firmati non si può tornare indietro.
Il primo pensiero è buttare una quantità indecifrabile di chili corporei per riuscire, magari in apnea, a indossare quel pantalone comprato quattro anni prima. Il problema è presto risolto anche perché il parterre alimentare ora come ora, offre una vasta gamma di specialisti del settore.
Dietologi, nutrizionisti, biologi nutrizionisti, insomma di tutto di più, l’importante è entrare nella mentalità che non bisogna sgarrare, pena il gelato della domenica che dopo una settimana di astinenza, si sogna come un viaggio alle Maldive. Ma non è finita qui! Se pensi che privarti di due spaghetti all’amatriciana possa trasformarti in Monica Bellucci ti sei sbagliata di grosso.
Il minimo che tu debba fare è iscriverti ad un corso di nuoto, almeno due volte a settimana, correre, magari alle 6 del mattino e d’estate verso mezzogiorno, giusto per eliminare i litri di sali minerali e magari sciogliere meglio la massa grassa. Se a questo riuscissi ad aggiungere una cinquantina di km con la bicicletta sono certa che prima o poi ti arriverà via posta una bella medaglia con il tuo nome scritto sopra. Ah dimenticavo, la macchina rimane chiusa nel garage e devi dimenticarti di usare l’ascensore, rischi di finire sul libro nero del tuo dietologo.
I segreti del corpo, quando il corpo ci parla
Penserai che sto scherzando e avresti ragione, ma sono dell’avviso che la verità la si accetta meglio col sorriso, non credi? Il problema comunque è un altro. Ricercare la perfezione, spingerci oltre i nostri limiti non può che assicurare un futuro di enormi fallimenti oltre l’incapacità di leggere i segnali. Il più delle volte è proprio il nostro corpo a parlarci, denuncia il nostro stato d’animo, spinge a fermarci e a volte ci spaventa.
Il peso del corpo non va confuso con il peso morale. Per noi, spesso parlano i nostri disagi, le nostre difficoltà nell’affrontare la realtà, il confrontarci con gli altri e, quando questo colpisce i giovani, colpisce una parte importante del futuro della società. Sta a noi adulti osservarli con discrezione, attenti ai cambiamenti, condividere i loro pensieri.
Tutto concorre a che gli stereotipi diventino l’esempio da seguire. L’irraggiungibile è l’unico desiderio da raggiungere e lo sguardo degli altri si trasforma nell’arma più tagliente. Ci mettono in allerta le reazioni ingannevoli: bulimia, disturbi dell’alimentazione o l’alimentazione incontrollata, l’anoressia: sono loro i segreti del corpo da portare alla luce. Guardarsi allo specchio diventa quindi il primo passo per scoprirci davvero, senza aver timore di ciò che vedremo, cercando la parte migliore di noi, accettando pregi e difetti, vomitando i nostri dolori piuttosto che un pezzo di pane. Ci libera dai pesi troppo ingombranti. Comunicare diventa necessario ma ascoltare è indispensabile.
Sfogliare Non superare le dosi consigliate il libro di Costanza Rizzacasa D’Orsognao edito da Guanda mi ha dato lo spunto per le mie riflessioni. Il libro è un importante punto di partenza per capire i segreti del corpo, quello che accade nella nostra mente.
Non c’è un problema che un farmaco non curi, mamma lo dice sempre. A casa nostra non si parla, si prendono medicine. Così lei mi dà il Dulcolax ogni sera perché sono una bambina grassa. Due compresse, quattro, otto. E io non so che legame ci sia tra il Dulcolax e una bambina grassa, visto che non dimagrisco…» C’è un peso che non si può perdere, anche quando l’hai perso tutto. Matilde lo sa: la mamma, bulimica, passa le giornate a vomitare; lei ha cominciato a ingrassare quando aveva sei anni ed è affamata da una vita. A scuola elemosina biscotti, a casa ruba il pane, e intanto sogna che le taglino la mano. Ottanta chili a sedici anni, a diciotto quarantotto; Matilde va in America a studiare, splende, ma la fame e la paura le vengono dietro. Finché, dopo la morte della madre, il tracollo finanziario del padre e una relazione violenta, supera i centotrenta chili. E quando esce, c’è sempre qualcuno che la guarda con disprezzo. Allora Matilde si chiude in casa per tre anni, e sui social si finge normale. Ma che vuol dire normale? Un romanzo crudo e potente tra due lingue e due culture, tra gli anni Settanta e oggi. Un libro vorticoso tra perfezionismo, autolesionismo, menzogna e dipendenze.
Senza inganni o false speranze, abbiamo il dovere di capire cosa fare, fin dove arrivare, magari aiutandoci con quello che la vita ci dona che comunque ci renderà unici e insostituibili.Impariamo a capire i segreti del corpo.