Caro iCrewer, anche tu sei un fan di Harry Potter come me? Immagino allora che tu sappia già la grande notizia, ma voglio dartela lo stesso, perchè ho bisogno di condividerla con qualcuno che capisca il mio entusiasmo: da lunedì 16 marzo torna su Italia 1 la saga cinematografica del maghetto che più amiamo! Nel prossimo mese potremo rivedere tutti e otto i film in prima serata due giorni a settimana: il lunedì e il martedì.
La decisione della Mediaset di riportare l’amatissima saga sul piccolo schermo è stata influenzata dal periodo di quarantena che tutta l’Italia sta vivendo, oltre che da una petizione di potterheads (così ci chiamiamo noi che crediamo nel Mondo Magico di J.K. Rowling) che ha chiesto a gran voce la maratona per addolcire le misure di prevenzione da contagio del Coronavirus.
Non conosco i tuoi programmi, caro iCrewer, ma io seguirò la programmazione dedicata al maghetto. Non importa che io sappia tutte le battute a memoria: guardare i film di Harry Potter è per me un toccasana, che mi riporta indietro alla mia infanzia, e non perdo mai un’occasione per riguardare una delle saghe fantasy preferite.
Perchè amo Harry Potter
Come molti altri potterheads, sono cresciuta insieme ad Harry, Ron ed Hermione, i tre protagonisti della serie. La mia passione cominciò nel 2001, anno in cui uscì nel sale italiane il primo film Harry Potter e la pietra filosofale: avevo sette anni, quando mia madre mi portò al cinema a vederlo, non sospettando minimamente l’enorme impatto che quella pellicola avrebbe avuto.
Per mesi infatti non parlai di altro: Hogwarts era diventato il mio luogo preferito, quello in cui avrei voluto vivere se avessi potuto. Vedendomi così entusiasta, i miei genitori mi regalarono l’omonimo romanzo (uscito per Salani nel 1998), non immaginando che quella sarebbe diventata una lettura fondamentale della mia crescita. Harry Potter e la pietra filosofale fu infatti il primo libro “corposo” che lessi: anche se era illustrato, le figure erano marginali rispetto al testo e aveva un centinaio di pagine. Per una bambina di sette anni, fu un’impresa terminarlo ma fu grazie a questo romanzo che mi innamorai della lettura, tanto che ancora oggi detiene il primato di “libro più letto della mia collezione”.
Dopo quello, arrivarono gli altri della saga e ad ognuno di essi corrispose un momento particolare della mia vita. Per esempio, lessi Harry Potter e il calice di fuoco durante l’estate prima dell’inizio delle scuole medie e grazie ad esso feci le prime amicizie nella nuova classe. Invece Harry Potter e i doni della morte uscì l’anno della terza media e la sua lettura segnò la fine della vecchia scuola e l’inizio di una nuova avventura: il liceo. Il maghetto della Rowling è stato quindi un amico e un fido compagno nella mia crescita, che dalle elementari mi ha accompagnato alle superiori e mi ha aiutato a trovare degli amici, ma mi ha anche sostenuto nei momenti difficili e di solitudine.
E proprio come me, questa saga letteraria ha aiutato milioni di altri lettori, che hanno imparato a leggere con i suoi libri e sono cresciuti insieme ai suoi personaggi. Ricordo infatti che la serie ha venduto più di 500 milioni di copie nel mondo ed è tradotta in 80 lingue, compreso il latino e il greco antico. Non mi stupisce allora che sia partita una petizione on-line dai fan di Harry Potter, affinché i film venissero trasmessi durante il periodo di quarantena nazionale. Perché così come il mago della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts ci è stato di conforto nell’infanzia, così lo sarà nelle serate di isolamento.
Meglio i libri o i film?
Questa mia convinzione non mi preclude però di gustarmi la nuova programmazione di Italia 1, che riserva la prima serata di lunedì e martedì a tutta la saga del nostro maghetto preferito!