Halloween il vero significato
Caro iCrewer, ci stiamo sempre più avvicinando alla notte di Halloween e per la rubrica Creepy Books cercherò di spiegarti il vero significato di questa festa.
Halloween deriva da All Hallows’ Eve, derivante a sua volta “All Hallows’ Evening”, ovvero “La sera di tutti gli spiriti sacri
Molti pensano che la festa di Halloween venga dalla tradizione americana, con mostri, zucche tagliate, storie dell’orrore e il famoso dolcetto e scherzetto, niente di più falso.
In tutte le civiltà antiche il culto dei morti era molto importante. Pensa ad esempio agli Egizi, avevano il rito della mummificazione e ai grandi Faraoni erano riservate tombe piene di tesori e dalle pareti riccamente colorate.
Il culto dei morti era quindi fondamentale in tutte le civiltà antiche, comprese quelle dei Celti, che si stanziarono nell’Italia settentrionale nel 400 a.C.. Ebbene sì, hai capito bene, la festa di Halloween ha radici profonde e proviene dalle tradizioni celtiche.
Facciamo però un passo indietro per spiegare meglio alcuni simbolismi, il cui significato è stato stravolto, ma ancora oggi presenti nella festa moderna di Halloween.
I Celti avevano esclusivamente una tradizione orale, quanto è arrivato a noi oggi è dovuto ad alcune fonti storiche soprattutto scritti romani del tempo e testi successivi di monaci cristiani del Medioevo. La fonte più importante, però, che ci ha permesso di avere informazioni precise sui Celti, è il Calendario di Coligny così chiamato perché rinvenuto a Coligny, in Francia, nel 1897. Inciso su frammenti di bronzo scritto in caratteri latini, ma in lingua gallica, risale al II secolo ed attualmente è conservato al Museo delle civiltà gallo-romane di Lione.
È costituito da una lastra di bronzo lunga 148 cm e alta 90 cm di cui si conservano solo 73 frammenti. Presenta sedici colonne con i mesi per un arco di tempo di cinque anni. Il rinvenimento di questo meraviglioso reperto ha permesso agli studiosi di capire come i Celti suddividevano l’anno. Dodici mesi da 29 e 30 giorni.
Le popolazioni celtiche dividevano l’anno in due parti fondamentali, la stagione invernale che iniziava il 1° novembre e finiva il 1° maggio e la stagione estiva dal 1° maggio al 1° novembre.
Nonostante celebrassero con feste e riti i solstizi e gli equinozi non li consideravano veri e propri inizi di stagione che venivano invece festeggiati rispettivamente il primo novembre per l’inverno, il primo febbraio per la primavera, il primo maggio per l’estate e il primo agosto per l’autunno. Inoltre il giorno iniziava al tramonto, per questo le cerimonie e i festeggiamenti cominciavano quella che per noi è la sera prima.
Il primo novembre quindi era un giorno molto importante per i Celti: il Samhain (si legge Sauin) che celebrava l’inizio dell’inverno: la fine dei raccolti, le scorte di cibo e grano per l’inverno già raccolte e il bestiame veniva spostato dai pascoli estivi a quelli invernali. Si accendevano falò che simboleggiavano il sole, la rinascita e la purificazione, venivano inoltre lasciate offerte alle divinità e agli spiriti sacri.
Il primo novembre, veniva inoltre festeggiato il Capodanno Celtico, un momento in cui l’anno vecchio non era ancora completamente finito e quello nuovo era in procinto di iniziare. Il passaggio tra la dimensione dei vivi e quella dei morti diventava sottile permettendo ad esseri soprannaturali dell’Oltretomba, chiamati Aos Sì di passare più facilmente nel mondo dei vivi, permettendo anche agli spiriti degli antenati di tornare e festeggiare l’ultimo raccolto insieme ai propri discendenti.
Un’altra simbologia, essendo la stagione invernale, dove tutto è brullo e la natura riposa, vede il mondo dei vivi molto simile a quello dei morti e questa uguaglianza porta a minor separazione dei due mondi che entrano in profondo contatto permettendo un passaggio più semplice delle anime dei defunti.
Il simbolismo della zucca e l’usanza di dolcetto e scherzetto nella festa di Halloween
Nelle terre anglossassini del XVI, soprattutto nelle campagne scozzesi, era tradizione che i bambini, mascherati, andassero porta a porta, con lampade ricavate dalle rape, offrendo un pò di svago in cambio di cibo o qualche moneta. Come detto i Celti iniziavano il giorno al tramonto, durante la Riforma Protestante, si diffuse l’abitudine di far iniziare un nuovo giorno a mezzanotte. In Irlanda, si continuò comunque a festeggiare la ricorrenza a partire da dopo il tramonto, cioè nella All Hallows’ Evening, da qui Halloween.
Nel XIX secolo, l’Irlanda fu colpita dalla Grande Carestia, che portò milioni di irlandesi ad emigrare negli negli Stati Uniti. Presto le tradizioni irlandesi si mescolarono con quelle americane e la festa di Halloween cominciò ad essere festeggiata anche in altri paesi. Le rape vennero sostituite dalle zucche più facilmente reperibili e divennero il simbolo di questa festa.
Halloween e la Chiesa
Con l’avvento del Cristianesimo molte feste pagane vennero eliminate o sostituite, Halloween non fa eccezione, e fu sostituita con la festa dei morti e dei santi che si festeggiano nei giorni 1 e 2 novembre.
Ormai sono decenni che la festa di Halloween si è spogliata del suo vero e profondo significato di giorno dedicato ai defunti, alla rinascita e al nuovo anno. È un’antica festa pagana celebrata già più di due mila anni dai Celti. Popolo che si stanziò anche in Italia, quindi anche festa italiana, fa parte della nostra tradizione più antica e non ha nulla a che vedere con mostri, zombie, vampiri e streghe.
Se ti affascinano le origini di questa festa ti consiglio il libro di Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi dal titolo Halloween. Origini, significato e tradizione di una festa antica anche in Italia.