Alla scoperta dei libri senza parole
Wimmelbucher, sembrerebbe una etichetta di un prodotto e invece, se tradotta letteralmente, la parola arriva a noi con il significato di “brulicanti”; all’apparenza una parola come un’altra ma, se approfondita, ecco che assume tutto un’altro significato. Nella letteratura infantile, infatti, i brulicanti sono i Silent Book, i cosiddetti libri non scritti, dove il brulicare delle immagini spinge il bambino ad entrare nella storia, aiutandolo a sviluppare le sue funzioni cognitive e, soprattutto, migliorare le sue capacità di apprendimento.
I libri silenziosi sono dedicati prevalentemente ai bambini e la loro struttura, in continua evoluzione, consente di potersi rivolgere a diverse categorie di persone ed età, ma perchè tutto funzioni, nella realizzazione di un album illustrato, è necessario che la scenografia delle immagini e la narrazione creativa interagiscano tra loro. Non a caso, dietro la stesura del libro, c’è una regia ben programmata dove l’illustratore lavora in sinergia con l’autore per realizzare una storia comprensibile, ma soprattutto di grande intensità e capace di attirare le attenzioni del piccolo o grande lettore. Un esempio lo troviamo nel libro del brasiliano Renato Moricone tra questi, Il telefono senza fili, dove l’autore riesce, attraverso un filo invisibile, a far sussurrare un segreto attraverso le pagine del libro.