Caro lettore, ho terminato di leggere il mio primo libro dell’anno 2021: Gocce di sangue di Alessandro Carnier, ora tenterò di esprimerti il mio pensiero.
Voglio cominciare, come spesso accade, dalla copertina. L’illustrazione di un campo e una scarpa, anche se molto attinente al testo, mal si combina con il titolo e, ancor più, con un racconto investigativo.
Trama di Gocce di sangue
Quasi metà del libro è dedicata alla descrizione della vita di Romano, Roma per gli amici, nella città capitale. Qui ha raggiunto il successo artistico, ma non ha trovato una serenità familiare: due volte sposato, quindi separato. Con la seconda moglie fa un figlio, che sarà affidato alla madre a causa della sua vita dissoluta, tra vino e operatrici del sesso a pagamento.
Decide di ritornare al suo paese natio, in Friuli Venezia Giulia, di assumere una governante, Stana e vivere, così, lontano da sguardi indiscreti e critiche. Al telegiornale parlano di alcune ragazze della zona misteriosamente sparite. Tali sparizioni si scopre che, forse, sono collegate a un omicidio di tanti anni prima: una donna ritrovata in un sacchetto con la testa mozzata.
Lati negativi del racconto di Alessandro Carnier
Il prologo a mio parere è troppo lungo. Durante la lettura mi sono chiesta numerose volte se il libro fosse una descrizione di una vita normale: con successi e insuccessi, momenti di gioia alternati a momenti di felicità, ma nulla di così interessante da scriverci un libro.
La storia comincia a crescere, con molta calma, da pagina 27, ma per altre 20 pagine sono solo sprazzi di informazioni, in mezzo allo scorrere della vita del protagonista.
La conclusione del racconto la definirei un’implosione. Il colpevole, per niente celato durante la narrazione, si autopunisce e tutto torna alla normalità.
Il lato peggiore, per me che leggo tanti libri, è sicuramente la presenza di numerosi errori di battitura, di grammatica e di sintassi, forse sviste effettuate durante una digitazione veloce del testo, ma sicuramente indice di totale assenza di rilettura critica di quanto scritto.
Alessandro Carnier
La sua più grande passione è sicuramente la pittura, iniziata con il diploma, nel 1979, presso il Liceo Artistico di Treviso e proseguita con il diploma in sceneggiatura, nel 1983, all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Le altre passioni, oltre alla scrittura e alla pittura sopra citate, di questo scrittore sono l’armonica a bocca e la pesca in mare.
Attualmente, all’età di 61 anni, vive in Friuli Venezia Giulia, regione che gli diede i natali il 9 giugno 1959 a Comeglians, in provincia di Udine.
Leggete… con la lettura volerete! Buona lettura!