Finita la lettura di Virità femminile singolare-plurale di Giusy Sciacca, il primo pensiero a caldo è stato: –Ecco qual è la differenza fra lo scrivere un libro che rispecchia le mode del momento e lo scrivere un libro “sentito profondamente”, è la passione!– Perché è proprio la passione che fa la differenza e fra le pagine di Virità femminile singolare-plurale di Giusy Sciacca di passione ce n’è in abbondanza.
Si sente, si percepisce fin dall’inizio e pagina dopo pagina si dipana e dilaga fra le venti storie di altrettante donne, famose e meno famose, del passato che l’autrice racconta. Un libro scritto con passione Virità femminile singolare-plurale: passione per la propria terra, passione per la storia, passione per le donne, passione civile e sociale che l’autrice ampiamente dimostra quando dà voce a chi, in vita, non ne ha avuta o ne ha avuta poca.
Passione che l’autrice sa trasmettere al lettore fin dalla prima pagina quando scrive:
La Sicilia è femmina. Da qualsiasi angolature la si guardi. In prospettiva bi o tridimensionale. Sul fronte artistico, culturale o paesaggistico, la Sicilia è l’Isola femmina.
Forse il fatto di essere nata e vivere in quest’isola bella e dannata avrà condizionato il mio approccio alla lettura di Virità femminile singolare-plurale di Giusy Sciacca, ma ho letteralmente amato questo libro, a metà fra lo storico e il narrativo, fin dalla prima frase. Ho percepito l’amore dell’autrice per la sua, nostra, terra e penso di averlo empaticamente capito: è simile al mio. È simile a quello dei tanti siciliani che amano e nello stesso tempo soffrono, questo “incomparabile triangolo” pieno di bellezza e di contraddizioni.
Il fatto di essere coinvolta, di sentire forte l’appartenenza alla mia terra, di essere donna e quindi in qualche modo di parte, non mi ha impedito però di leggere il libro con “occhio critico”. Del resto, è giusto sia così dal momento che ne sto curando la recensione e quindi giusta l’emozione per quanto Giusy Sciacca scrive ma altrettanto giusto avere il distacco necessario per una valutazione, certamente personale ma quanto più possibile obiettiva.
Giusy Sciacca e il mondo femminile dell’antica Sicilia
Pubblicato nel marzo 2021 da Edizioni d’arte Kalós, Virità femminile singolare-plurale di Giusy Sciacca racconta il mondo femminile dell’antica Sicilia: abbracciando un’epoca ampia che però si ferma agli albori del Novecento, venti donne raccontano la loro virità (verità) in merito alle vicende che le hanno viste protagoniste. Sono donne estrapolate da contesti storici diversi e particolari. Fra loro ci sono dee, sante, nobili, artiste, rivoluzionarie e scienziate: donne nella loro essenza che una per una, singolarmente, si raccontano attraverso i fatti reali misti all’estro creativo di Giusy Sciacca che, magistralmente, dà loro voce.
La singolarità di ognuna diventa pluralità quando l’autrice indaga, nei vari contesti storici, l’appartenenza ad un genere, il femminile, sempre sottostante al potere maschile. Un ruolo quello della donna di secondo, se non di terzo, piano rispetto all’uomo: relegata sempre due passi indietro, costretta all’obbedienza prima al padre e ai fratelli poi al marito, la donna in Sicilia come altrove, non aveva spazi per realizzare se stessa se non come moglie e madre.
Le protagoniste di questi racconti sono una quantità infinitesimale a rappresentare delle capacità sottovalutate, neglette o non riconosciute come avrebbero meritato…
Eppure dai fatti storici ampiamente documentati che Giusy Sciacca riporta, si scoprono donne forti, coraggiose, intraprendenti, eroine e pioniere del loro tempo da apprezzare e dalle quali c’è ancora oggi molto da apprendere. La bella invenzione dell’autrice di dare loro voce nel racconto della personale verità restituisce a quelle donne la dignità che la storia, quella dei libri scritta dagli uomini, non ha saputo dare.
Un lavoro di vera ricerca storica, testimoniata dalla nutrita bibliografia che accompagna il libro, quello compiuto da Giusy Sciacca, con minuziosa attenzione e grande passione. Ogni singola pagina di Virità femminile singlare-plurale trasuda storia, realtà, fantasia e grande empatia per ciascuna delle figure femminili raccontate. Il lettore è letteralmente travolto dal fascino dell’affabulazione dell’autrice, dalle sue spiegazioni, dal linguaggio, infarcito qua e là da termini e modi di dire dialettali e non ultimo, dallo stile di scrittura che in certi passaggi è vera e propria prosa poetica.
Le protagoniste di Giusy Sciacca
Venti storie, venti donne, venti racconti di virità singolari, insieme diventano quel plurale che a voce alta vuole essere riconosciuto. Ancora oggi. Perché, purtroppo ancora la figura femminile non sempre ha i giusti riconoscimenti che le spettano. E mi fermo qui, rischierei di strabordare in un argomento che Giusy Sciacca affronta raccontando il passato ma i cui richiami al presente sono percepibili ed inevitabili.
Le protagoniste di Virità femminile singolare-plurale sono donne del passato che hanno molto da insegnare: perché è vero che la storia con i suoi cliché non smette di ripetersi, cambiano gli stili di vita, si evolvono le modalità, il progresso apre orizzonti prima sconosciuti ma l’essenza dell’umanità è sempre uguale. E uguale è il suo sentire.
Virità femminile singolare-plurale di Giusy Sciacca è un libro che ho letto non solo con piacere e avidità ma anche con incanto e affascinazione.
E quando Giusy Sciacca fa dire a Mariannina Coffa, una delle venti donne protagoniste, poetessa, figlia di una famiglia colta e alto-borghese, definita la “Saffo siciliana” o ” la capiterà di Noto”, che assiste in spirito al suo stesso funerale:
Sono già morta molte volte. Il torpore mi ha accarezzata senza portarmi mai via del tutto. Oggi non tocca che a una parte di me.
Sono qui a testimoniarlo. Sono viva e sono morta, adesso a conferma che “l’anima non muore”, e io qui, ispirata ancora, muoio e rinasco, libera di volare sulle ali della poesia senza catene.
A me, lettrice affascinata dalla bella scrittura di Giusy Sciacca e frequentatrice di poesia, sembra di leggere dei veri e propri versi.
E se ti stai chiedendo, ammesso che non si sia ancora capito, quanto mi è piaciuto Virità femminile singolare-plurale di Giusy Sciacca, ti dico caro lettore che le cinque stelline messe a disposizione per la valutazione, mi sembrano poche. Davvero.