Ciao mio caro iCrewer oggi sei invitato a seguirmi in un viaggio nel passato alla scoperta di alcune donne degne di essere ricordate.
Giovanna d’Arco, una donna di grande coraggio
Da circa cinquant’anni la Francia è un paese continuamente in subbuglio, soprattutto a causa dei feudatari che mirano a superare in potenza il sovrano, sobillati dalla monarchia inglese che punta a conquistare la nazione. È il 1412, quando nasce Giovanna d’Arco il 6 gennaio a Domrémy, in Lorena, da una famiglia di poveri contadini.
Nel 1420, dopo anni di lotte sanguinose, la situazione precipita e un re inglese si fa riconoscere sovrano del Regno Unito di Francia e d’Inghilterra, senza che Carlo VII (detto il Delfino), riesca a fronteggiare la disperata situazione in cui versa il suo paese.
Nel 1429 convinta di essere stata scelta da Dio per salvare la Francia piegata dalla guerra dei Cent’anni, Giovanna D’Arco, umile pastorella diciassettenne e analfabeta, percorse 2500 chilometri e si presentò alla corte di Carlo VII chiedendo di poter cavalcare alla testa dell’esercito che andava a soccorrere Orléans, stretta d’assedio dall’esercito di Enrico VI. La sua singolare presenza, la sua armatura bianca, il suo stendardo e la sua spada spronarono le truppe all’azione vittoriosa.
Giovanna aveva rianimato la stanca campagna militare della monarchia di Francia e intorno al suo nome cominciarono subito a fiorire leggende.
Ma a Carlo VII questo risultato già bastava: ai primi successi non seguì una convinta prosecuzione delle azioni contro gli Inglesi, alla quale Giovanna d’Arco invece incitava. Pur se isolata e con poche forze, la giovane continuò così a combattere e nel settembre successivo fu ferita sotto le mura della città di Parigi, che si trovava sottoposta al controllo inglese.
Il 23 maggio del 1430, nei pressi di Compiègne, cadde prigioniera nelle mani dei borgognoni, alleati degli inglesi, dopo aver opposto una strenua resistenza. Il giorno successivo fu rinchiusa in un carcere con alcuni fedeli compagni e il 24 ottobre, dopo mesi passati a peregrinare da prigione a prigione, e dopo due tentativi di evasione, fu ceduta agli inglesi dietro il pagamento dell’enorme somma di 10.000 scudi d’oro. Carlo VII non mosse un dito per salvarla e Giovanna nel gennaio 1431 fu condotta nel castello di Rouen di fronte a un tribunale ecclesiastico asservito agli inglesi.
Durante i durissimi interrogatori che subì, Giovanna non rinnegò nulla ed espose con forza i principi della sua azione che mirava alla salvezza della Francia. Il processo si concluse nel maggio successivo quando Giovanna fu dichiarata colpevole di eresia e condannata a morte. Un rogo, nella piazza del mercato di Rouen, pose fine alla sua vita il 30 maggio 1431.
Diciannove anni più tardi Carlo VII riconquistò la città che era stata la scena del martirio di Giovanna. Avviò la revisione del suo processo e nel 1456 la pulzella d’Orléans venne pienamente riabilitata e consegnata alla storia di Francia. La sua vicenda non venne dimenticata e la Chiesa cattolica la dichiarò beata nel 1909 e poi santa nel 1920.
DI questa grande protagonista della storia ne scrissero molti personaggi, non sempre in positivo, tra cui Shakespeare, Louis de Wohl, Voltaire e anche Giuseppe Verdi. Molti film raccontarono di questa donna valorosa ispirandosi alla sua vita come ad un simbolo da ricordare per sempre.
Giovanna la fanciulla guerriera di Louis de Wohl
Giovanna la fanciulla guerriera è il romanzo scritto da Louis de Wohl che narra la vita di questa fantastica donna del nostro passato.
Giovanna la fanciulla guerriera…
Si ribella alla volontà del padre, che la vuole vedere sposa, per seguire un’altra strada, l’unica che sente sua: incontrare il “gentile delfino” e salvare il regno dall’assedio degli inglesi.
Un’adolescente del Quattrocento francese, che non ha mai cavalcato in vita sua, riesce a conquistare capitani, prelati, nobili, uomini di cultura, re, con le sue irremovibili convinzioni, il suo carisma ispirato, la sua incredibile visione tattica in battaglia, la sua fede oltre ogni ragione: questa è la storia di una delle figure più enigmatiche e affascinanti della Storia.
L’avventura vera della giovane contadina divenuta soldato e consacrata al mito, raccontata come un romanzo da un narratore di “vite eccellenti”, per ritrovare, oggi più che mai, tutta l’incredibile modernità della Pulzella che diede la vita in nome della sua fede.
Il nostro viaggio si conclude qui ma continua a seguirci per viverne tantissimi altri.
Un abbraccio virtuale e buona lettura mio caro iCrewer