Il 27 gennaio di ogni anno, in Italia e in tutto il mondo, si celebra il Giorno della Memoria, una ricorrenza istituita per ricordare le vittime dell’Olocausto, il genocidio nazista che portò allo sterminio di circa sei milioni di ebrei.
Il Giorno della Memoria
La data del 27 gennaio è stata scelta in quanto coincide con la liberazione, da parte dell’Armata Rossa, del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, il più grande e tristemente noto campo di sterminio nazista.
La Giornata della Memoria è un momento importante per riflettere sul passato e per ricordare le vittime di un evento terribile che deve essere sempre presente nella nostra memoria. È anche un momento per riflettere sul presente e per impegnarsi a costruire un futuro di pace e di tolleranza.
L’Olocausto: un evento tragico e indimenticabile
Le persecuzioni contro gli ebrei iniziarono già negli anni ’30, con l’ascesa del nazismo al potere in Germania. Con l’inizio della Seconda guerra mondiale, le persecuzioni si intensificarono e portarono alla creazione dei campi di concentramento.
Nei campi di concentramento, gli ebrei furono sottoposti a torture, umiliazioni e violenze di ogni genere. Milioni di persone morirono di fame, di malattie o furono uccise in camere a gas.
L’Olocausto è un evento che non deve essere dimenticato. È un monito per il futuro, affinché non si ripetano mai più atti di violenza e di discriminazione.
Il Giorno della Memoria: un impegno per il futuro
È importante ricordare le vittime dell’Olocausto per non dimenticare le atrocità che sono state commesse. È importante anche imparare dalle lezioni del passato, per evitare che si ripetano eventi simili.
In questo giorno si un invita a promuovere la pace e la tolleranza, a combattere ogni forma di discriminazione e a costruire un mondo più giusto e solidale.
Come celebrare il Giorno della Memoria
Il Giorno della Memoria può essere celebrato in vari modi. Si possono organizzare eventi pubblici, come manifestazioni, commemorazioni e conferenze. Si possono anche visitare i campi di concentramento, per conoscere da vicino la storia dell’Olocausto. In molte scuole si organizzano iniziative per ricordare le vittime dell’Olocausto.
Ecco alcuni suggerimenti su come ricordare la tragedia dell’Olocausto:
- Partecipa a un evento pubblico. Ci sono molte organizzazioni che organizzano eventi pubblici per ricordare l’Olocausto. Puoi trovare informazioni su internet o presso il tuo comune.
- Visita un campo di concentramento. Visitare un campo di concentramento è un modo importante per conoscere da vicino la storia dell’Olocausto. Ci sono molti campi di concentramento in Italia e in Europa che sono aperti al pubblico.
- Leggi un libro o un articolo sull’Olocausto. Ci sono molti libri e articoli che raccontano la storia dell’Olocausto. Leggere su questo argomento può aiutarti a comprendere meglio le atrocità che sono state commesse.
- Parla con qualcuno che ha vissuto l’Olocausto. Se conosci qualcuno che ha vissuto l’Olocausto, chiedigli di raccontare la sua storia. È importante ascoltare le testimonianze delle persone che hanno vissuto in prima persona questo evento.
Il Giorno della Memoria è un giorno importante per ricordare le vittime dell’Olocausto. È un giorno per riflettere sul passato e per impegnarsi a costruire un futuro di pace e di tolleranza.
Il sopravvissuto di Auschwitz di Josef Lewkowicz e Michael Calvin
Dal 5 gennaio è disponibile in libreria Il sopravvissuto di Auschwitz, un libro molto intenso, la storia di Josef, che dopo essere stato deportato da bambino in ben sei campi di concentramento, si salvò e da uomo divenne cacciatore di nazisti!
La trama
Da bambino fu deportato in sei campi di concentramento: Auschwitz, Ebensee, Mauthausen, Płaszów, Melk, Amstetten. Si salvò e da uomo divenne cacciatore di nazisti. Un’incredibile storia vera. Dopo aver assistito alla morte di tutti i suoi cari, Josef sopravvisse a ben sei campi di concentramento, giurando a sé stesso che un giorno avrebbe fatto giustizia.
E così, una volta libero, muovendosi nell’ambito dell’intelligence, divenne un cacciatore di nazisti con l’obiettivo di catturare il suo più spietato aguzzino: l’SS Amon Göth, noto come il macellaio di Płaszów. Contribuì inoltre a salvare centinaia di bambini orfani, nascosti dai genitori prima dei rastrellamenti. Grazie a lui, molti di loro furono portati al sicuro in Israele. Lewkowicz ha viaggiato in tutto il mondo, commerciando diamanti in Sud America e incontrando capi di Stato. Oggi ha novantasei anni e vive a Gerusalemme.
Questo libro contribuisce a far luce su un momento drammatico della nostra storia, raccontando una verità cruda e profondamente umana con commovente sincerità. Una lettura da cui è impossibile staccarsi, una testimonianza che cattura lo spirito e l’anima (la neshamà, in ebraico) del sopravvissuto. I nazisti gli avevano tolto tutto. Non potevano immaginare che un giorno la preda sarebbe diventata un cacciatore.