Il 1 febbraio di ogni anno si celebra la Giornata mondiale del velo islamico (World Hijab Day), una ricorrenza internazionale che invita le donne, musulmane e non, a indossare l’hijab per un giorno come gesto di solidarietà e inclusione. L’obiettivo è promuovere la comprensione e l’accettazione del velo islamico come scelta personale, libera da discriminazioni e pregiudizi.
La storia della Giornata mondiale del velo islamico
La Giornata mondiale del velo islamico è stata fondata nel 2013 da Nazma Khan, un’attivista musulmana americana. Khan ha avuto l’idea di questa ricorrenza dopo aver sperimentato sulla propria pelle le discriminazioni che le donne che indossano il velo islamico possono subire.
Khan è nata in Bangladesh e si è trasferita negli Stati Uniti da bambina. Quando ha iniziato a indossare l’hijab a scuola, ha subito atti di bullismo e discriminazione da parte dei suoi compagni di classe. Khan ha deciso di raccontare la sua esperienza per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del velo islamico.
Nel 2013, Khan ha lanciato la Giornata mondiale del velo islamico. L’iniziativa ha avuto un grande successo e si è rapidamente diffusa in tutto il mondo.
Il significato del velo islamico
Il velo islamico può avere diversi significati per le donne che lo indossano. Per alcune donne, è un simbolo di modestia e riservatezza. Per altre, è un simbolo di fede e religiosità. Per altre ancora, è un simbolo di identità e cultura.
Le discriminazioni che le donne che indossano il velo islamico possono subire
Le donne che indossano il velo islamico possono essere vittime di discriminazioni e pregiudizi. In alcuni paesi, le donne che indossano il velo islamico possono essere escluse dal mercato del lavoro, dalla scuola o da altri servizi pubblici. In altri paesi, le donne che indossano il velo islamico possono essere oggetto di molestie o aggressioni.
Occasione per sensibilizzare
La Giornata è celebrata in tutto il mondo con eventi e iniziative di sensibilizzazione. In Italia, ad esempio, sono organizzati eventi in scuole, università e luoghi di lavoro per informare le persone sul significato del velo islamico e sulle discriminazioni che le donne che lo indossano possono subire.
La Giornata mondiale del velo islamico è una ricorrenza importante per promuovere la comprensione e l’accettazione del velo islamico come scelta personale. È un’occasione per celebrare la diversità e la libertà di espressione religiosa.
Ecco alcuni suggerimenti per celebrare la questa Giornata mondiale:
- Informati sul significato del velo islamico.
- Parla con una donna che indossa il velo islamico per saperne di più sulla sua esperienza.
- Partecipa a un evento o a un’iniziativa di sensibilizzazione sulla Giornata mondiale del velo islamico.
I diversi tipi di velo
Esistono diversi tipi di veli islamici, che variano per forma, dimensioni e materiale. I tipi più comuni di velo islamico sono:
- Hijab: è il tipo di velo più comune e diffuso. Copre la testa, il collo e le orecchie, ma lascia scoperto il viso.
- Niqab: copre la testa, il collo, le orecchie e il viso, lasciando scoperti solo gli occhi.
- Chador: è un mantello lungo che copre completamente il corpo, dalla testa ai piedi. Può essere indossato con o senza velo.
- Abaya: è un abito lungo e ampio che copre tutto il corpo, dalla testa ai piedi. Può essere indossato con o senza velo.
- Khimar: è un mantello lungo che copre la testa, il collo, le spalle e il torace. Può essere indossato con o senza velo.
La scelta del tipo di velo islamico da indossare è una questione personale che dipende dalle preferenze individuali e dalle tradizioni culturali. In alcuni paesi, l’uso del velo islamico è obbligatorio per legge, mentre in altri paesi è una scelta personale.
Inoltre, alcuni tipi di velo islamico sono più popolari in alcune regioni del mondo rispetto ad altre. Ad esempio, il niqab è più comune nei paesi del Golfo Persico, mentre l’abaya è più comune nei paesi del Medio Oriente.
Indipendentemente dal tipo di velo islamico che viene indossato, è importante ricordare che è un simbolo di fede e religiosità per molte donne musulmane.