Oggi, 19 ottobre, è la Giornata Mondiale del tumore al seno. In questa giornata sono concentrate molte iniziative legate alla prevenzione del tumore. Generalmente le iniziative delle Asl si estendono a tutto il mese, anche per questo ottobre è definito il mese rosa.
Giornata Mondiale contro il tumore al seno
Essendo una malattia che colpisce gran parte della popolazione femminile sia in Spagna che nel mondo, questa giornata è guidata dal OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), che cerca di promuovere la diagnosi precoce del cancro al seno secondo l’organizzazione the cancro al seno è il più frequente tra le donne.
L’OMS ha dichiarato ottobre mese di sensibilizzazione sul cancro al seno, creando una campagna sanitaria il cui obiettivo è aumentare l’assistenza e il supporto forniti alla sensibilizzazione, alla diagnosi precoce, alle cure e alle cure palliative di chi soffre della patologia.
Perché si utilizza un fiocco rosa? Il fiocco era già stato utilizzato in varie cause, la prima delle quali è stata la crisi degli ostaggi in Iran. Nel 1992 Alexandra Penney, caporedattore della rivista “Self”, scriveva del mese di ottobre e del suo tributo alla lotta contro il cancro al seno. Penney ha contattato l’attivista Charlotte Hayley, ma lei ha rifiutato la sua idea. La caporedattrice non si è arresa e ha tirato fuori il suo nastro rosa.
Il brand di cosmetici ha collaborato al progetto Estée Lauder, che ha distribuito un totale di 325 milioni di cravatte tra i suoi utenti. In seguito, Lauder ha creato la Breast Cancer Research Foundation, che ha donato diversi milioni alla ricerca.
La Giornata Mondiale del Tumore Metastatico della mammella
Sono oltre 830mila le donne in Italia che hanno ricevuto una diagnosi di neoplasia della mammella. Oltre 40mila di loro vivono con una forma metastatica. Un numero importante, ma relativo a una patologia di cui si parla ancora troppo poco.
Per promuovere l’informazione su questo tema, in occasione della terza Giornata Mondiale del Tumore Metastatico della mammella, il 13 ottobre si svolto l’evento ‘Sono una donna con carcinoma #metastabile‘, organizzato dalla Fondazione IncontraDonna, con i contributi non condizionanti di Seagen e Pfizer.
Adriana Bonifacino, Presidente di IncontraDonna, ha commentato:
“Sono numerosissime le donne in Italia che convivono con questa forma di tumore. Si tratta di un dato che, se da un lato preoccupa, dall’altro evidenzia i grandi passi avanti fatti dalla ricerca nella cura di questa malattia, che può essere cronicizzata, con un importante rallentamento della progressione e la garanzia di una buona qualità̀ di vita. Per questo è importante riuscire a ‘ripulire’ il termine metastatico dall’accezione negativa a cui è legato. Perché questo valga per tutte, in tutta Italia, è fondamentale però che vengano adottati percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA) specifici dedicati alle donne con tumore al seno metastatico”.
La campagna si è arricchita anche di una survey promossa da IncontraDonna, AIOM, Fondazione AIOM e SIPO. Rivolta agli oncologi, ha avuto il duplice obiettivo di esplorare le difficoltà nella comunicazione medico-paziente nei PDTA metastatici e i problemi a livello organizzativo che si riscontrano più frequentemente.
Le letture che vi consigliamo
Sono troppe le donne che lottano e che si vedono sole, ma alcune di loro possono trovare conforto nella lettura di un libro che racconti il viaggio intrapreso da un’altra guerriera. Qui vi suggeriamo tre letture.
Le donne mi chiedono
Il primo è di Adriana Bonifacino, Le donne mi chiedono, edito da Sperling & Kupfer.
Ho il cancro e non ho l’abito adatto
Lei è una donna di quarantacinque anni, portati niente male. Vita normale, marito, due figli, un lavoro nella pubblica amministrazione. Lui è un «bastardo» carcinoma infiltrante. Al colon. Lei lo scopre un giorno d’estate che sembra uguale a tanti altri e che invece è l’inizio di un viaggio che nessuno vorrebbe mai fare ma se ti capita allora è meglio affrontarlo come la protagonista di questa storia: con ironia, con uno sguardo dissacrante, con una incrollabile voglia di vivere.
Questo è il diario di un’estate insolita e di una malattia raccontata con una capacità decisamente fuori dal comune di coglierne gli aspetti tragici e comici: le crude descrizioni delle terapie e le parole inadatte degli altri, gli imbarazzi dei colleghi e il legame con i medici, le amicizie perse e quelle trovate, la banalità del quotidiano – come i vestiti che non ti vanno più – e le paure. Dolce e amara, commovente e divertente è la storia vera di una donna che ha sconfitto il cancro senza rinunciare a essere sempre, in ogni momento, se stessa.
Dal fondo del pozzo. La mia risalita dopo il tumore al seno
Il terzo libro è scritto da Emanuela Giambelli e Rossella Semplici, Dal fondo del pozzo. La mia risalita dopo il tumore al seno, edito da IPL.
Dalla prefazione di Rossella Semplici