Altro lutto nel mondo del calcio: addio a Gianluca Vialli, l’ex attaccante lombardo, emblema di una generazione calcistica anni novanta che, a soli 58 anni, muore dopo una lunghissima malattia (tumore al pancreas) con cui ha lottato dal 2017. L’ex giocatore era ricoverato nella clinica a Londra da metà dicembre scorso.
Gianluca Vialli: dalla Cremonese alla Nazionale Italiana
Gianluca Vialli è il simbolo di un calcio amato fino all’ultimo istante di vita e di una storia d’amore con il pallone che ha dimostrato sul campo, nel ruolo di attaccante, come allenatore e nella vita come uomo. L’ex calciatore ha iniziato giocando nella sua città natale, a Cremona per poi approdare nella Sampdoria e creare un legame fraterno con Roberto Mancini, i famosi gemelli del gol, che li ha portati a vincere lo scudetto nel 1991.
Come non dimenticare l’arrivo poi alla Juventus: i compagni Del Piero, Ravanelli, Baggio e la soddisfazione e l’orgoglio di sollevare la Coppa della Champions League nel 1996 in qualità di capitano. Ma questo bomber implacabile dal cuore d’oro non si ferma e arriva in Inghilterra, al Chelsea con il doppio ruolo di allenatore e giocatore per poi dedicarsi alla Nazionale Italiana in qualità di capo delegazione.
La scomparsa di Gianluca Vialli: i commenti
Le reazioni e i commenti dal mondo del calcio e della politica sono state numerosissime, vediamole alcune.
Alessandro Florenzi, terzino del Milan e della Nazionale:
Non ho chiesto quasi nulla a Babbo Natale quest’anno, solamente che tu potessi rispondermi a quel messaggio ma così non è stato e non lo sarà mai. Lasci un vuoto incolmabile dentro il nostro gruppo. Il tuo esempio di come hai affrontato tutto e della forza che incredibilmente tu davi a noi ogni giorno.
Insieme siamo arrivati sul tetto d’Europa ma tu hai fatto una cosa ancora più grande, sei rimasto nel cuore di tutti noi e ti assicuro, amico, che è più importante questo di ogni vittoria. Ho fatto una promessa e farò di tutto per mantenerla. Quando farò la mia 50esima presenza in nazionale ti penserò. Ciao Gianlu grazie per tutti gli insegnamenti che mi hai dato e che porterò per sempre con me. Riposa in pace campione di vita.
Siamo sempre stati noi stessi: due ragazzi italiani e un pallone. Abbiamo vinto, insieme, tante partite e condiviso alcuni dei momenti più belli delle nostre vite. Per amore del nostro pallone ci siamo qualche volta scontrati. Senza sconti ma sempre con il massimo rispetto. Perché, in fondo, siamo sempre stati noi stessi: due ragazzi italiani e un pallone. Ciao Luca, compagno di viaggio.
Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio, ricorda Vialli:
Non dimenticheremo i tuoi i gol, le tue leggendarie rovesciate, la gioia e l’emozione che hai regalato all’intera Nazione in quell’abbraccio con Mancini dopo la vittoria dell’Europeo. Ma non dimenticheremo soprattutto l’uomo. A Dio Gianluca Vialli, Re Leone in campo e nella vita.
Gianni Infantino, Presidente della Fifa:
Il calcio perde uno dei suoi sorrisi più belli e positivamente contagiosi, quello di Gianluca Vialli. Il sorriso di chi ha giocato e allenato. Il sorriso di chi ha vinto, trascinando nella propria felicità i piccoli che stavano diventando grandi, come ai tempi della Sampdoria. Il sorriso mantenuto nonostante la malattia, durante la sua ultima esperienza con la Nazionale italiana.