Gian Ettore Gassani ci impreziosisce con un’altra opera dal titolo La guerra dei rossi edito da Diarkos e che puoi già trovare considerata la recente uscita avvenuta il 1 dicembre 2020.
Una premessa, considerata la comunanza di mestiere con l’autore, mi è doverosa: gli avvocati, prima di tutto, imparano a leggere negli occhi di chi sta loro di fronte, riescono a cogliere quelle richieste di aiuto inespresse, sanno bene che se qualcuno si presenta a loro non è solo per la risoluzione pratica e materiale dei loro problemi, ma di solito ti chiedono qualcosa di più: di essere ascoltati, compresi.
Non importa il motivo che li ha condotti dinanzi a te, avvocato, ciò che conta è che tu sappia connetterti empaticamente con loro.
Chi è Gian Ettore Gassani?
Gian Ettore Gassani si definisce «un penalista prestato al diritto di famiglia». L’uomo, oggi affermato e apprezzato avvocato, ha alle sue spalle una storia forte e veritiera che se non hai ancora letto, ti consiglio di farlo.
Egli racconta che diventare avvocato non era la sua aspirazione primaria, anzi non era per nulla tra i suoi piani di vita futura, ma poi delle nefaste ed imprevedibili vicende personali – la morte prematura dell’amato padre, stimato e benvoluto avvocato – hanno modificato non solo la sua vita privata, ma anche cambiato la visione dei suoi progetti futuri, tanto da spingerlo ad intraprendere gli studi presso la Facoltà di Giurisprudenza per diventare quindi un avvocato e seguire le orme paterne.
Il professionista mette a nudo la propria anima e ti parla di sé, ti fa comprendere che prima dell’avvocato c’è l’uomo, di come la sua grinta, la voglia di riscatto e di non arrendersi mai lo hanno spinto a non mollare, anche in quei momenti nei quali la sfiducia e lo sconforto hanno preso il sopravvento tanto da fargli seriamente pensare di mollare tutto ciò che sino a quel momento aveva costruito.
Ma non lo ha fatto. Non si è arreso. Ha tenuto duro. Ha proseguito verso la strada della giustizia, gradino dopo gradino fino a che la salita non si è trasformata in una strada lineare da percorrere con più consapevolezza ed armonia con se stesso.
Nel 2007 fonda l’AMI, dove l’acronimo sta Associazione Matrimoliasti Italiani, un’associazione profondamente impegnata nello studio, nella tutela e nella conoscenza massima del diritto di famiglia e delle persone, un’associazione, questa, la cui importanza è andata crescendo fino a che nel 2013 ha ottenuto il riconoscimento dal Consiglio Nazionale Forense, che le ha permesso di essere annoverata ed inserita nell’albo delle Associazioni Forensi Specialistiche Maggiormente Rappresentative.
Gian Ettore Gassani è un uomo che ha percorso questa tortuosa strada fra mille difficoltà, rimboccandosi le maniche e che oggi non rinnega né dimentica il passato: questo dimostra la sua grande umanità, umiltà e il suo grande essere.
Gian Ettore Gassani: La guerra dei rossi
L’ultimo libro di Gian Ettore Gassani è, come detto, La guerra dei rossi, un libro che si inserisce in un momento storico veramente particolare per la materia del diritto di famiglia, infatti ben cinquanta anni or sono – esattamente il 1 dicembre del 1970 – venne introdotta la Legge sul divorzio.
In questo libro, quindi, l’autore in considerazione del particolare momento sanitario che il nostro Paese sta vivendo, affronta delle vicende familiari che si sono verificate prima e durante il famigerato Covid – 19; ma questo testo non è solo questo: il professionista, invero, ci mostra quali cambiamenti hanno coinvolto questa profonda, delicata e poliedrica materia in tutti questi anni.
Non dimentica, infine, di tracciare un quadro ben preciso di quello che è il ruolo dell’avvocato e come questo si intercala all’interno delle vicende familiari.
«Questo libro di Gian Ettore Gassani è la raccolta di storie di vita forense di un avvocato matrimonialista italiano, che ha posto l’accento sul ruolo dell’avvocato nel processo e nella società e ha descritto con un linguaggio scorrevole e graffiante i profondi cambiamenti culturali del nostro Paese degli ultimi decenni.
Questa volta l’autore non racconta soltanto di crisi di coppia, ma di conflitti tra genitori e figli, di padri che non sono mai stati papà e di madri che non sono mai state mamme. L’ennesima testimonianza di un avvocato-scrittore, alle prese, nella sua bottega, con le vicende familiari più difficili e drammatiche che si sono consumate prima e durante il Covid 19.»
Tutti i campi del diritto sono importanti, tutti vanno guardati da più angolazioni, tutti, insomma, hanno necessità di essere trattati con il dovuto rispetto e con quello sguardo da cultore della materia che non deve mai mancare, ma il diritto di famiglia – questo è un mio personale giudizio – è quello che spesso vede in gioco diritti e personalità particolarmente sensibili, situazioni drammatiche e spesso difficili da affrontare.
Ecco perché l’avvocato, prima di tutto, deve essere un uomo o una donna, un padre o una madre – a seconda dei casi -, e deve sapersi vestire dei panni di coloro che gli siedono di fronte e che – alle volte – con grande forza di volontà, hanno deciso di mettersi totalmente nelle proprie mani.
Soprattutto una grande persona, quello che serve non solo in questo particolare momento