Giacomo Pellizzari è considerato “uno dei giornalisti di ciclismo più bravi e capaci di tutto il movimento giornalistico italiano”. Così è scritto, ovunque e da chiunque abbia avuto con lui l’esperienza di condividere la sua carriera. E così anche per chi mastica di sport in genere, dagli articoli alle cronache seguendo i grandi eventi sportivi legati alle due ruote, la sua è una voce che non si dimentica.
A muovere la sua penna è la grande passione per il ciclismo tanto da pubblicare moltissimi libri e tutti dedicati alle due ruote. L’ultimo che ti segnalo è Tornanti e altri incantesimi nelle librerie il 23 aprile prossimo edito da Enrico Damiani Editore.
Giacomo Pellizzari, scrivere pedalando…
Non è solo il giornalista a parlare, Giacomo Pellizzari ha una laurea in filosofia, è copywriter e scrittore. Fans di Pantani, ha due figli, una chitarra elettrica e quattro bici, ma questo non mi sorprende!
È stato direttore editoriale di Bike Channel e collabora con numerose riviste, italiane e straniere, tra cui “Alvento”, “Cyclist”, “Peloton Magazine” e “Rouleur”. Sua la voce “Giro d’Italia” nel Libro dell’Anno Treccani 2017.
Adora le salite ad alta quota in bici, e sempre “pedalando” ha scritto sei libri: Ma chi te lo fa fare? Sogni e avventure di un ciclista sempre in salita edito nel 2014 da Fabbri e rieditato da Bur nel 2019. Con UTET ha pubblicato Il carattere del ciclista, Storia e geografia del Giro d’Italia e Gli italiani al Tour de France l‘ultimo uscito nel 2018. L’anno successivo, con 66thand2nd, pubblica Generazione Peter Sagan e nel 2020 esce Il ciclista curioso edito da Rizzoli, scritto insieme al CT della nazionale Davide Cassani.
Giacomo Pellizzari, il ciclismo è un modo di vivere..
“Si sceglie di andare in bicicletta verso l’alto per cercare qualcosa che evidentemente più in basso non si trova”.
Due uomini, due biciclette, sette vette da scalare in due giorni, attraverso luoghi nascosti e paesaggi mozzafiato provando emozioni, sentimenti e la felicità di chi è riuscito a salire in alto…
Tornanti e altri incantesimi è la storia di un viaggio in bicicletta che è anche un viaggio di iniziazione. “Una costante ascesa (e discesa). Un’avventura di padri e figli. Tra fatica del corpo e divagazioni del pensiero, marmotte che fischiano e camosci che saltano, il racconto di due amici alle prese con un’epopea fatta di occhi, muscoli e passione. Con il naso all’insù”.
“Un modo di vedere le cose, non solo uno sport.” scrive l’autore “Una relazione con il mondo. Mi sono appassionato in modo semplice: salendo su una bici un giorno di dieci anni fa”.
Capisco profondamente Giacomo Pellizzari, chiunque provi passione per uno sport ne rimane coinvolto. Non sono solo modi di dire, come scrive il giornalista, ciò che si ama influisce sulla vita stessa, condiziona gli atteggiamenti, il modo di vivere.
Tutto ruota intorno al principio che lo regola e nel suo caso, è un esperienza che segna anima e corpo, stabilisce confini al di sopra dei quali tutto diventa più chiaro. Il sacrificio di una pedalata in salita cela forze interiori in attesa di essere svelate, si scoprono verità che nella nebbia delle incertezze di una realtà quotidiana è difficile individuare. Il premio? ritrovare la parte migliore di se!
I francesi li chiamano Les 7 Majeurs: sono sette passi delle Alpi Marittime, tra Italia e Francia, resi celebri dalle grandi imprese del Giro d’Italia e del Tour de France. Ciascuno supera abbondantemente i duemila metri, il punto esatto in cui finisce la vegetazione e l’ossigeno comincia a rarefarsi.
Un confine geografico, ma anche simbolico, filosofico, emotivo: quello tra ciò che crediamo di avere sotto controllo e ciò che invece è inafferrabile e, proprio per questo, più desiderabile.
Se riesci a scalarli tutti in sole 48 ore, entri a fare parte della prestigiosa Confrérie des 7 Majeurs, un ordine monastico ed esoterico, a metà tra setta religiosa e congrega di cavalieri jedi.
Per riuscirci ci vogliono allenamento, coraggio e, soprattutto, una certa predisposizione d’animo: essere, come Dante e Odisseo, come Springsteen e Jovanotti, come Nibali e Bartali, disposti a perdersi per ritrovarsi.
48 ore, 7 cime, 2 biciclette: in due giorni vedremo un condensato di paesaggi completamente diversi, montagne, laghi, fiumi, ghiacciai, boschi e, parallelamente, vivremo forse tutte le emozioni di una vita. Scoramento, euforia, incertezza, rabbia, depressione, sorpresa, paura. L’armamentario completo delle emozioni umane.
Il libro di Giacomo Pellizzari merita di essere letto. Non è solo un diario di viaggio, è l’occasione per scoprire altre realtà, quelle più nascoste, capaci di insegnarci un altro modo di vivere. Ti ricordo che il libro è già a tua disposizione sulla piattaforma di Amazon ma lo troverai nelle librerie il 23 aprile prossimo.
Buona Lettura!