Caro lettore, oggi ti voglio parlare di Gerhart Hauptmann, romanziere, poeta e drammaturgo tedesco ed insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1912. Le sue opere più famose sono I tessitori e La campana sommersa.
Nato il 15 novembre 1862 a Obersalzbrunn, citta polacca nella Bassa Slesia, da una famiglia povera, ha studiato da autodidatta, dedicandosi prima allo studio dell’arte, scultura a Breslan, poi scienze naturali a Jena, infine intraprese la via letteraria, divenendo velocemente il massimo esponente del movimento letterario naturalista.
All’età di 22 anni sposò Marie Thienemann, di buona famiglia, dalla quale ebbe tre figli che morirono in giovane età. Il fallimento della banca dove erano depositi i soldi di famiglia, condusse i coniugi Hauptmann sul lastrico. Per fortuna la situazione di povertà durò poco, grazie a un’eredità inattesa della famiglia Thienemann.
Le opere di Gerhart Hauptmann
La sua prima pubblicazione, presto ritirata dallo stesso scrittore, fu una raccolta di pensieri, un poema dal titolo La sorte dei Prometidi.
La sua prima opera teatrale, intitolata Prima del levare del sole, è fortemente influenzata da Émile Zola e Lev Tolstoj. Le opere successive sono La festa della riconciliazione, con forti influenze del drammaturgo Henrik Ibsen, Anime solitarie e, quindi il dramma I tessitori.
L’opera fu scritta prima in lingua slesiana, poi in lingua tedesca; composta da 5 atti, fu rappresentata nel 1893 in uno spettacolo riservato, l’anno successivo invece al Deutsches Theater di Berlino. Ambientata nel 1844, narra la rivolta dei tessitori. L’opera fu parecchio criticata e ostacolata nella sua rappresentazione, spesso effettuata durante la settimana lavorativa, così da impedirne la visione agli operai.
Un’altra opera dove è trattato il dramma delle masse impegnate nel processo rivoluzionario è Florian Geyer.
Ha scritto, anche, un dramma fiabesco che gli regalò grande successo di pubblico: La campana sommersa. Narra la storia di un campanaro che si innamora perdutamente dell’ondina Rautendelein, al punto da voler lasciare la moglie e fondare una nuova religione. Magda, la moglie abbandonata, si getta nel lago. Il campanaro si pente della sua decisione e sceglie la solitudine. Rautendelein segue la strada intrapresa da Magda. Il campanaro chiede ad una strega di esaudire il suo ultimo desiderio: rivedere l’ondina!
Cito, in ordine sparso, alcuni dei suoi maggiori successi, purtroppo non tradotti in italiano: L’ascensione al cielo di Hannele, Il collega Crampton, Il vetturale Henschel, La pelliccia di castoro, Il povero Enrico, Rosa Bernd, Griselda.
Ultima curiosità: sulla superficie di Mercurio, gli è stato dedicato un cratere. Il cratere Hauptmann ha un diametro di 118 chilometri.
Nel 1942 è stato insignito del Goethe Preis, nella chiesa di San Paolo, il giorno dell’anniversario della nascita di Johann Wolfgang von Goethe, il 28 agosto, dal sindaco della città.
Muore il 6 giugno 1946, all’età di 84 anni, a Agnetendorf; è stato sepolto nel chiostro dell’isola di Hiddensee, nel Mar Baltico tra la Germania e la Svezia.
Leggete… con la lettura volerete! Buona lettura!