Caro iCrewer, oggi ti parlo di George Bernard Shaw: scrittore, drammaturgo, linguista e critico musicale irlandese. Ma soprattutto ti parlo dell’uomo, spesso bacchettato dalla critica, che ha saputo affrontare temi scomodi in piena epoca vittoriana, lasciando un segno unico e indelebile sia nella letteratura che nel teatro. Un rivoluzionario e un visionario insomma.
George Bernard Shaw: Le Opere
La vera svolta della sua vita fu il matrimonio con Charlotte Payne Townshend nel 1898. Questa unione gli fornì la sicurezza finanziaria necessaria per abbandonare il giornalismo, che gli aveva dato da vivere fino a quel momento, e dedicarsi esclusivamente alla scrittura.
Da quel momento Shaw inizia a scrivere per il teatro usando l’insofferenza alle convenzioni sociali, morali e religiose come argomento delle sue opere. Ha raccontato la vita con estremo realismo e ha usato i suoi manoscritti come strumento di propaganda morale, animato dall’idea che con le sue opere avrebbero svegliato la coscienza sociale delle persone e cambiato l’intera società.
La produzione di lavori di George Bernard Shaw è stata enorme, e dalla notorità ottenuta dalle prime opere, è arrivato alla fama internazionale vera e propria. Tra le sue più grandi pubblicazioni va citata l’opera in due volumi, opportunamente chiamata, Le tre commedie sgradevoli e Le quattro commedie gradevoli.
Attraverso i dialoghi dei suoi personaggi mostra come il capitalismo e la guerra creano le condizioni per la disparità di genere e la prostituzione come unica via per sfuggire alla povertà. Allo stesso tempo condanna l’ideologia vittoriana per come ipocritamente addita la società che lei stessa ha creato.
Le tre commedie sgradevoli: Le case del vedovo, L’uomo troppo amato (nota anche come Il cascamorto) e La professione della Signora Warren. Parafrasando l’autore, sono opere che sfruttano il potere drammatico per forzare lo spettatore ad affrontare fatti sgradevoli.
Le quattro commedie gradevoli: Le armi e l’uomo, Candida, L’uomo del destino e Non si può mai dire. Non vanno ingenuamente pensate come opere più leggere e quindi meno incisive, anche in questi testi Shaw non rinuncia ad affrontare l’ipocrisia delle convenzioni sociali sulle relazioni umane.
«per il suo lavoro intriso di idealismo ed umanità, la cui satira stimolante è spesso infusa di una poetica di singolare bellezza.»
e ha vinto l’oscar alla migliore sceneggiatura non originale, per la trasposizione cinematografica della stessa opera. Per oltre novant’anni il suo primato rimane ineguagliato, fino al 2016 quando Bob Dylan ottiene la stessa doppietta di riconoscimenti.
La sua energia mentale e la sua creatività resteranno immutate per tutta la vita, fino alla sua morte il 2 novembre 1950.
George Bernard Shaw: valori morali visionari in epoca vittoriana.
Alcuni uomini vedono le cose così come sono, e dicono: “Perché?”
Io sogno le cose come non sono mai state, e dico: “Perché no?”
E’ stato un noto antivivisezionista, più in generale era avverso a qualunque tipo di sperimentazione animale.
Sempre per motivi etici fin da giovane sceglie di diventare vegetariano. Sarà proprio la prolungata carenza di vitamina B12 a compromettere la sua salute epatica durante la vecchiaia, portandolo alla morte.
In piena epoca vittoriana, George Bernard Shaw è stato in grado di creare opere teatrali in grado di spaziare da argomenti di tipo politico come il capitalismo e la guerra, ad argomenti prettamente sociali come la parità dei sessi e la prostituzione. Ogni argomento viene affrontato senza retorica o falso moralismo, ma soprattutto lo humor viene usato come arma per rendere comprensibili gli effetti della politica anche ad un pubblico non intellettuale.
E’ stato anticapitalista e fervente sostenitore della Russia stalinista. E’ stato anche membro attivo della “Fabian Society”, un influente movimento socialdemocratico con l’obiettivo di ottenere riforme sociali attraverso metodi pacifici. Il suo pluralismo ideologico lo ha sempre esposto ad aspre critiche. L’accusa che gli veniva rivolta era di usare l’arte drammatica per fini di propaganda.
Il suo modo di concepire il mondo attraverso il “libero Pensiero”, gli ha permesso di sposare più di un ideologia, senza però cadere nel fanatismo di nessuna.