La 32^ edizione del PREMIO ITALO CALVINO è stata vinta da Gennaro Serio
per il coraggioso esperimento metaletterario condotto nel testo con lingua poliedrica, sulla scia dei modelli cosmopoliti di Vila-Matas e Bolaño. Un giallo sofisticato dal gusto ironico e parodistico che vede i protagonisti in viaggio per l’Europa dei luoghi di culto della scrittura terminando nella Gibilterra dell’immortale Molly Bloom.
Una menzione speciale della Giuria, composta da Peppe Fiore, Giuseppe Lupo, Rossella Milone, Davide Orecchio, Sandra Petrignani, è andata a L’ultima testimone di Cristina Gregorin.
Una seconda menzione speciale è andata a Dieci storie quasi vere, una raccolta di racconti di Daniela Gambaro.
La Menzione Speciale Treccani 2019 è stata attribuita al romanzo I Pellicani di Sergio La Chiusa. Con questa motivazione:
I Pellicani accoglie all’interno di un testo agile e compatto e per mezzo di una scrittura piana e puntuale in perenne equilibrio tra analisi e ironia, gli stilemi del contemporaneo e li fa suoi in maniera assolutamente originale. La lingua avvolge con sapienza una dinamica post metropolitana, in cui solitudine, angoscia e tensione divengono i colori esatti di una scrittura consapevole che agendo in levare delinea i contorni di un’emotività singolare e al tempo stesso plurale.
Il Direttivo del Premio Italo Calvino ha invece assegnato una Menzione speciale a Sildenepro, il fantasista ribelle di Roberto Peretto.