Oggi, per la rubrica Leggiamo per i piccoli, vorrei parlare della genitorialità e di quanto sia pieno di ostacoli ma anche di aspetti positivi l’essere genitore in questo momento storico.
Quali sono le problematiche e che tipo di genitore si può essere per crescere al meglio i nostri piccoli?
La genitorialità oggi: una sfida contro il tempo
La genitorialità può presentare diverse problematiche che possono variare da famiglia a famiglia. Alcune comuni problematiche della genitorialità includono la gestione del tempo in cui i genitori spesso si trovano a dover bilanciare le responsabilità familiari con il lavoro e altre attività. La gestione del tempo può essere sfidante e portare a stress e sensazioni di essere sopraffatti.
Altro tema importante è l’educazione dei figli: questo può includere scelte riguardanti l’istruzione, la disciplina, i valori e le attività extracurriculari. Le differenze di opinione tra i genitori possono portare a conflitti.
Le finanze, lo stress e la stanchezza sono aspetti da non sottovalutare: allevare i figli può essere costoso e rappresentare una sfida finanziaria per molte famiglie. I genitori possono dover affrontare preoccupazioni legate alle spese per l’assistenza sanitaria, l’istruzione, l’alimentazione e l’abbigliamento dei figli.
La genitorialità inoltre può essere estenuante fisicamente ed emotivamente. I genitori spesso si trovano a dover affrontare la mancanza di sonno, lo stress quotidiano, l’equilibrio delle responsabilità domestiche e la cura dei figli.
Infine un ruolo chiave è l’equilibrio tra lavoro e vita familiare: molte famiglie si trovano a dover affrontare la sfida di bilanciare le responsabilità lavorative con la vita familiare. La mancanza di flessibilità lavorativa o la pressione per raggiungere un successo professionale possono creare tensioni nella genitorialità.
È importante ricordare che ogni famiglia è unica e che le problematiche della genitorialità possono variare da persona a persona. L’importante è cercare di affrontare queste sfide in modo collaborativo e trovare supporto quando necessario.
Ciò che conta di più è l’amore, l’attenzione e il sostegno che i genitori offrono ai propri figli.
La sinossi di Tu non sei i tuoi genitori di Maria Beatrice Alonzi
Un libro che sicuramente ti consiglio ed è da poche settimane uscito in tutti gli store è Tu non sei i tuoi genitori di Maria Beatrice Alonzi, edito da Sperling & Kupfer.
Un volume quasi introspettivo che fa riflettere intorno alle nuove generazioni e al nuovo concetto di essere genitore. I genitori di oggi si interrogano molto di più sul loro rapporto con i figli e molto spesso si mettono in discussione oppure sbagliano cercando di coltivare un’amicizia con loro invece che costruire un’unione fatta di punti di riferimento, autorità, disciplina e amore.
In quel sottile confine fatto da fili che possono rompersi da un momento all’altro e da una società che crea modelli di riferimento sbagliati e falsi, è necessario tenere duro per fronte ai cambiamenti, alla crescita e alle difficoltà relazionali.
Ecco la sinossi del volume!
Gli altri ti sembrano sempre migliori di te, più fortunati. Non riesci a integrarti, ma vorresti. Mangi male, non hai abbastanza denaro, le tue relazioni gravitano intorno a qualcuno che spesso è o si rivela sbagliato: mentre gli altri trovano l’amore, tu ti senti sempre fuori posto, incapace di essere felice e incapace di capire perché. Stai male, ma non sai perché. Sei come sei, ma non sai perché. Sono gli altri o sei tu il problema? Te lo chiedi, e non sai più cosa pensare.
Questo libro serve a spiegartelo, a rispondere a tutte le tue domande. Serve a mostrarti come stanno le cose e a farti vedere come invece potrebbero essere. Oltre il senso di colpa. Oltre il desiderio di piacere a tutti. Ci sono ostacoli che non ti appartengono, che qualcuno ha messo lì, senza volerlo, e che ti impediscono di essere felice. Continuano a farti perdere tempo, occasioni, progetti e amore.
Grazie a questo libro riconoscerai tutti questi ostacoli e, dopo averli visti, potrai liberartene, e salvarti.
Salvarti, per essere felice.
La soluzione – come commenta l’autrice – è stare un attimo in ascolto di ciò che sta accadendo, guardarlo, sentirlo, e farsi vedere presente. Se ci si butta subito sul comportamento, cercando ardentemente di porvi fine, quello che si comunicherà è: Non mi interessano i tuoi sentimenti o i tuoi bisogni. Mi interessa solo fermare i tuoi comportamenti che mi fanno sentire innescato e a disagio.