Oggi su F(t)E(a)M parliamo di un saggio femminista intitolato Odio gli uomini, di Pauline Harmange ed edito da Garzanti, pubblicato il 25 febbraio del 2021.
Dal titolo provocatorio, con questo saggio, Pauline Harmange è andata al dunque della situazione controversa che c’è tra femminismo e maschilismo. Due situazioni di potere completamente diverse che però spesso, vengono confuse, o meglio, affrontate come la stessa cosa, ovvero solo un sesso può o deve comandare. Ovviamente, per chi ha letto almeno un mio articolo o un saggio su questioni di genere, sa perfettamente che cos’è il maschilismo e che cos’è il femminismo: due situazioni completamente diverse. Ma quindi, perché dare questo titolo così provocatorio?
Di cosa parla Odio gli uomini di Pauline Harmange?
Le donne sono state spesso accusate di odiare gli uomini, e istintivamente lo hanno sempre negato. Ma se invece non credere agli uomini, disprezzarli, e perché no, persino odiarli, fosse una risposta utile al sessismo dilagante? Se questa reazione offrisse una possibile vita di uscita dall’oppressione, e desse inizio a una nuova forma di resistenza? Forse, proprio odiando gli uomini, si potrà essere finalmente libere. Pubblicato inizialmente da un piccolo editore in Francia, Odio gli uomini ha subito minacce di interdizione e di denunce penali da parte di un funzionario del ministero francese per la Parità di genere, con l’accusa di incitamento all’odio. Il libro è oggi diventato un bestseller pubblicato in tutto il mondo, con il quale Pauline Harmange lancia un grido di battaglia, provocatorio quanto urgente, per le donne di ogni luogo e di tutte le età.
Tutti e tutte concordiamo sul fatto che l’odio è sbagliato e che non è la strada migliore da percorrere. Ma questo titolo ha dato un effetto che la stessa Pauline Harmange non immaginava minimamente di poter raggiungere: minacciato di censura il libro e denunciata penalmente la scrittrice. Nelle pagine successive al titolo Pauline Harmange si chiede come mai questo Odio gli uomini abbia fatto così paura, perché in fin dei conti la misoginia è ovunque ma se noi donne proviamo a farlo notare veniamo “linciate” su tutti i fronti. Pauline Harmange odia gli uomini. Quelli prepotenti, quelli che seguono la stessa falsa riga del patriarcato, quelli omertosi, gli uomini che si lodano per aver aiutato la compagna a pulire casa, gli uomini che sminuiscono uno stupro. Odia gli uomini sessisti, quelli del “Ti hanno promosso solo perché hai le tette grosse”. Quindi si, l’odio è sbagliato, ma odiare chi ti rema contro solo perché sei donna lo è davvero così tanto?