Il 23 marzo è una data speciale per la cultura italiana: ricorre l’anniversario della nascita di Franco Battiato, uno degli artisti più eclettici e visionari del nostro panorama musicale e intellettuale. Cantautore, compositore, regista e scrittore, Battiato ha lasciato un segno profondo non solo nella musica, ma anche nel pensiero e nella letteratura, grazie ai suoi testi colti, evocativi e profondamente filosofici. Per ricordarlo e celebrarlo è stata recentemente pubblicata anche una nuova biografia, Sacre Sinfonie, di Fabio Zuffanti, edito da Il Castello.
La parola come viaggio
Battiato ha sempre avuto un rapporto speciale con la parola scritta. Le sue canzoni non si limitano a una semplice narrazione emotiva, ma scavano nella tradizione letteraria, filosofica e mistica. Autori come Goethe, Rimbaud, Eliot e i poeti sufi permeano le sue liriche, trasformandole in porte d’accesso a universi simbolici e concettuali.
Brani come Centro di gravità permanente o L’ombra della luce mostrano un uso della parola che va oltre la canzone: ogni verso è un tassello di un mosaico più grande, un viaggio interiore che spinge all’introspezione e alla riflessione. La sua capacità di fondere cultura alta e popolare lo ha reso un autore unico, capace di parlare tanto ai filosofi quanto agli ascoltatori più giovani e disincantati.

Oltre alla musica, Battiato si è avventurato nella scrittura con la stessa profondità e curiosità che caratterizzava le sue canzoni. Il suo libro Attraversando il Bardo. Sguardi sull’Aldilà (2014) è un esempio della sua riflessione sulla morte e sulla trascendenza, temi che hanno sempre attraversato la sua poetica. In questo saggio, l’artista esplora diverse concezioni della morte nelle varie tradizioni religiose e filosofiche, dal Buddhismo tibetano alla mistica occidentale, dimostrando una sensibilità e una lucidità straordinarie nel trattare un argomento tanto universale quanto enigmatico.
La musica di Battiato è profondamente influenzata dalla letteratura e dal pensiero filosofico. Ne La cura, ad esempio, troviamo un’eco delle poesie di Rainer Maria Rilke, mentre in E ti vengo a cercare riecheggiano gli scritti di Gurdjieff e il pensiero esoterico. Il suo interesse per la spiritualità lo ha portato a creare testi che non si limitano a descrivere la realtà, ma cercano di penetrarla, di trascenderla.
In molti suoi album, come Fisiognomica o Come un cammello in una grondaia, si respira un senso di ricerca, di cammino interiore che rimanda ai grandi viaggi letterari e mistici, da Dante a Hermann Hesse.
L’eredità di un Maestro
Oggi, a distanza di anni dalla sua scomparsa, Franco Battiato continua a essere un punto di riferimento per chi ama la musica colta e la letteratura filosofica. Le sue canzoni non sono mai invecchiate, perché parlano di qualcosa che va oltre il tempo: la ricerca del senso, il bisogno di bellezza, l’urgenza di comprendere il mistero dell’esistenza.
Nel ricordarlo nel giorno della sua nascita, possiamo ancora una volta perderci nelle sue parole, nei suoi suoni e nelle sue riflessioni, certi che la sua voce continuerà a risuonare come quella di un vero poeta contemporaneo.
La nuova biografia di Franco Battiato
Sacre Sinfonie, Battiato: Tutta la storia di Fabio Zuffanti è il titolo della più recente e completa biografia pubblicata finora su FrancoBattiato, edita da Il Castello collana Chinaski Edizioni nell’anno e nel mese in cui il musicista siciliano avrebbe compiuto 80 anni. Disponibile dal 12 marzo, il volume raccoglie in quasi 500 pagine la vita e le opere del cantante, dalla nascita fino agli ultimi giorni di vita nel 2021.
Attraverso testimonianze dirette, interviste e articoli, Zuffanti ricostruisce la vita personale e la carriera di un artista fondamentale per la musica italiana e oltre. Accanto a una dettagliata cronistoria delle tappe artistiche e biografiche di Battiato, l’autore arricchisce la narrazione con suggestioni personali che evocano la dimensione del romanzo, integrando quegli eventi storici che hanno influenzato profondamente la vita e le opere del protagonista.
Nel piccolo paesino siciliano degli anni ’40, già si percepisce il suo carattere visionario sognatore. Dai primi approcci con la musica, all’infortunio che gli causò il celebre naso importante (La sua carriera calcistica sembrava promettente, ma un impatto con il palo della porta cambiò tutto). Finalmente a Milano nel ‘64 per cercare fortuna, tra impieghi occasionali, nuove conoscenze musicali (La prima incisione arrivò grazie a un lavoretto da fattorino) e l’amicizia con Giorgio Gaber (Gli suggerì di chiamarsi Franco per non confondersi con l’altro Francesco, Guccini, ospite insieme a lui in un programma TV).
L’amore per la sperimentazione (Durante il servizio militare si recò a Londra per acquistare un sintetizzatore rischiando gravi provvedimenti disciplinari), prende poi piede in una fusione tra elettronica, prog e psichedelia (Dopo aver provato la mescalina, decise che poteva ottenere gli stessi effetti grazie alla meditazione), fino alla consapevolezza di volere uscire dalla nicchia e diventare una popstar (Al primo incontro con la EMI disse: sono venuto qui per avere successo, ditemi come devo fare e lo faccio).
Le declinazioni del pop che ha sviluppato negli ’80 dimostrano che con Battiato fruibilità non per forza doveva significare banalità. La sua musica attraversa i decenni, perennemente in movimento tra cantautorato, pop, rock, elettronica, classica e avanguardia. Con sempre nuovi cambi di rotta inaspettati, solo apparentemente in contraddizione con quanto aveva cristallizzato fino a quel momento.
Battiato è stato forse il primo in Italia, a produrre un pop di qualità che potesse essere di largo consumo. Questo merito è emerso anche in Europa dove ha trovato una sponda nel suo mentore Karlheinz Stockhausen (Il musicista tedesco lo convinse a studiare la teoria musicale); e perfino negli USA, dove Frank Zappa ne aveva pubblicamente riconosciuto il valore (Il chitarrista gli regalò un paio di stivaletti alati per spronarlo a perseguire i suoi traguardi).
Così tra hit, sperimentazione, colonne sonore, opere sacre e musica d’autore, si arriva alla sferzata rock, e poi di nuovo alla musica da camera, mescolando sempre stili e culture disparate. Un moto di incertezze, cambi di prospettiva, ammiccamenti al grande pubblico e imprevedibili virate artistiche, sempre frutto dei suoi inquieti viaggi esistenziali.
Ma oltre la musica c’è di più: la meditazione, l’impegno sociale, il rapporto con le religioni (Primo artista pop ad esibirsi in Vaticano), le idee politiche (È stato un sostenitore del Partito Radicale), le filosofie, le mutazioniestetiche (Nel’71, con il volto coperto di bianco, fu testimonial di una massiccia campagna pubblicitaria di divani a sua insaputa), il vegetarianismo (Diventò vegetariano dopo aver comunicato con un pesce) il cinema, la letteratura e la pittura. Sfide sempre nuove che lo portano a confrontarsi con le arti in senso lato, delineando i contorni di una figura complessa, dall’adolescenza fino alla malattia e agli ultimi anni della sua esistenza.
Sacre Sinfonie è rivolto a tutti quelli che per la prima volta si vogliono affacciare all’universo Battiato, ma anche per i fan che possono riscoprire in modo completo tutte le tappe che lo hanno reso un artista immortale.