Franco Basaglia
è uno dei più noti psichiatri moderni, ed è considerato il fondatore di quello che è l’approccio alla salute mentale odierno, volto alla terapia riabilitativa piuttosto che alla repressione e alla sperimentazione che, come tutti sanno, la faceva da padrone fino ad un periodo nemmeno poi tanto lontano. Negli anni ’60 Basaglia cominciò infatti a distaccarsi dall’allora metodologia custodialistica e repressiva applicata negli istituti psichiatrici e si batté per avviare un nuovo tipo di approccio coi malati che restituisse loro dignità e speranza.
In occasione del 40° anniversario della morte, avvenuta nel 1980, la Alphabeta Verlag riedita Franco Basaglia, una biografia pubblicata nel 2001 da Colucci e Di Vittorio e oggi aggiornata di note e arricchita di quanto sull’argomento è stato pubblicato negli ultimi vent’anni; l’introduzione è a cura dello psichiatra teorico Eugenio Borgna.
Ecco le specifiche di Franco Basaglia, la biografia
il complesso profilo umano e intellettuale di Basaglia, intreccio di passione filosofica e impegno politico, di riflessione teorica e sperimentazione medica e istituzionale.
Dal precoce interesse per le correnti psichiatriche dell’impronta fenomeno logica ed esistenzialistica alla prima comunità terapeutica di Gorizia; dal movimento anti-istituzionale ispirato alle analisi critiche di Foucault e goffman alla creazione di psichiatria democratica; fino esperienze più emblematica, quella del San Giovanni di Trieste, in cui sono poste le basi per il definitivo superamento dei manicomi e per la legge 180.
Colucci e di Vittorio ripercorrono le tappe significative di un pensiero e di una pratica terapeutica autenticamente rivoluzionari e pienamente iscritti nel panorama culturale del Novecento.”
Torna attuale il tema del benessere psicologico…
… anche a causa degli scompensi emotivi che, inevitabilmente, la pandemia di Coronavirus ha avuto e sta tutt’ora avendo su tantissime persone.
Roberto Mezzina, psichiatra e Dirigente del Dipartimento di Salute mentale di Trieste, afferma: “Con il Covid dobbiamo fare uno sforzo per potenziare i legami sociali . I nostri servizi sul territorio vanno integrati con tutto il terzo settore per dare risposte globali e perché ci sia una risposta insieme con la medicina. Non nasce nel noto Parco di San Giovanni tutto questo: anche l’Oms lavora a piani d’azione in questo senso, ma è in questo Parco che il 31 agosto si riuniranno le più grandi organizzazioni internazionali della salute mentale per elaborare un piano d’azione. Una possibile proiezione nel futuro del pensiero basagliano.“