Fran Lebowitz questo nome non mi dice nulla eppure in America è una donna conosciuta, al punto che è soprannominata la più grande scrittrice non scrivente d’America. Bompiani pubblica una raccolta degli unici due libri da lei stilati corredata da un’intervista, intitolata La vita è qualcosa da fare quando non si riesce a dormire. Per la prima volta i suio scritti vengono tradotti in italiano.
Fran Lebowitz è senza dubbio la voce umoristica più sferzante d’America. Ha un’opinione su qualsiasi argomento e non si fa pregare per esternarla. La sua grande amica Toni Morrison diceva: “Ha sempre ragione perché non è mai imparziale.” È arguta, crudele, pungente, se colpisce è per affondare. Newyorchese impenitente, amante della moda, dei mobili di lusso e dell’arte, è diventata suo malgrado un’icona di stile: dagli anni Settanta porta occhiali tondi tartarugati, camicia con gemelli, jeans, giacca di taglio maschile e camperos. Ha ufficialmente smesso di scrivere nel 1981 e da allora non ha mai smesso di parlare: si è ritagliata una carriera come public speaker e ha tenuto conferenze e interviste pubbliche praticamente su tutto: dalla politica alla moda, all’arte, al cinema, al teatro. Nessuno ha mai osato contraddirla.
Bompiani ha raccolto quasi tutti i suoi scritti, tratti dagli unici due libri per adulti pubblicati, Metropolitan Life e Social Studies. Il libro è composto anche da due interviste: una realizzata da George Plimpton all’indomani dell’inizio del blocco dello scrittore più famoso del mondo, l’altra inedita realizzata dal curatore del testo.
Due parole riguardo Fran Lebowitz
Fran Lebowitz, ha 70 anni, la maggior parte dei quali vissuti a New York; è la protagonista di Fran Lebowitz. Una vita a New York, documentario di Netflix che Martin Scorsese le ha dedicato.
Di Fran Lebowitz non sappiamo molto. Siamo certi che nei primi anni settanta fu assunta da Andy Warhol per scrivere sulla rivista Interview, qui curò due rubriche: una assai particolare The Best of the Worst, trattava di film brutti, mentre nella seconda, I Cover the Waterfront, si dedicava alla mondanità newyorkese. Il suo amico Martin Scorsese la consider ottima scrittrice, umorista e opinionista.
Lasciato questo incarico scrisse per la rivista femminile di moda Mademoiselle. Questa stessa rivista lanciò grandi scrittori come Truman Capote, William Faulkner, James Baldwin e Tennessee Williams.