Romina Angelici è un’autrice che non conoscevo a cui ho letto e recensito l’ultimo romanzo per pura curiosità. Devo dire di essere stata soddisfatta dalla lettura, probabilmente perché ho trovato un personaggio che mi somiglia molto.
Fiori d’arancio nell’Essex si snoda attorno alla figura della giovane Alex (Alexandra Gray) che, grazie ad un carattere forte e una vivacità intellettuale indiscutibile, si va spesso a cacciare in piccoli e divertenti guai, più che guai direi equivoci da sbrogliare.
Al suo fianco tutta la famiglia, nella loro tenuta di Graystone Manor, con caratteristiche differenti a contraddistinguere il giovane Andrew, Lady Violet e il capofamiglia Sir John Gray.
La mattina seguente Alex mise il naso fuori dalla stanza azzurra e sbirciò in direzione della camera di lady Cerandine per verificare se stesse sopraggiungendo qualcuno. Sgattaiolò a piedi nudi per il lungo corridoio facendo attenzione che i passi fossero attutiti dai tappeti e appoggiò un orecchio curioso alla porta.
Gli altri componenti della famiglia fanno da contorno a lei anche se la vicenda riguardante Andrew occupa parte del romanzo; questo è secondo me il punto dolente: fin troppo prevedibile.
Le vicende si snodano tra la tenuta della famiglia Gray nell’Essex e residenza di Lord Clerke a Londra dove Alexandra Gray, andata in visita alla zia Cyd, incontrerà per la prima volta Miss Eliza Fitzroy e rivedrà il suo promesso Frank Scott. Anche nel caso delle descrizioni dei luoghi ci troviamo di fronte ad un’esposizione essenziale che non si sofferma su nulla in particolare.
Tutto quello detto finora sta a sottolineare che questo romanzo è sì legato ai precedenti, ma comunque autoconclusivo e ben sviluppato per tutta la trama. Vorrei sottolineare inoltre che non ho trovato nessun tipo di errore anzi, un plauso a Romina Angelici per la ricerca di termini adeguati e assai specifici in alcuni passaggi.
Chiederei a Romina Angelici a quale genere letterario appartiene questo romanzo
Questa domanda me la sto facendo ancora perché non riesco a far rientrare il romanzo in un solo genere. Sicuramente fa parte della più ampia schiera dei romanzi rosa, ma non riesco a capire se è possibile inserirlo anche tra i regency o i vittoriani poiché non si fa mai accenno a un avvenimento storico o a una data. Probabilmente se avessi letto i precedenti sarei riuscita a inserire in un arco temporale corretto anche questo.
Due parole sulla cover. Caro iCrewer non ti dirò molto se non che è proprio quella che ci vuole per questo romanzo: la carrozza tirata da un cavallo, il frustino a voler imprimere velocità… quando arriverai alla fine ti renderai conto che Romina Angelici ha fatto fare diversi viaggi a carrozze con vari passeggeri.