Caro Icrewer,
quest’oggi, per il nostro appuntamento domenicale con il mondo della filosofia, ho pensato di uscire un po’ fuori dagli schemi. Per questo non voglio parlarti né di filosofi, né di movimenti filosofici né proporti arzigogolate riflessioni sui massimi sistemi.
Oggi voglio solo parlarti di…libri! Anzi, nello specifico di party letterari. Tranquillo! So già a cosa stai pensando: cosa c’entrano i party letterari con la filosofia?
Ebbene, se sei curioso di conoscere la risposta non ti resta che leggere il resto!
Party letterari: cosa sono e dove nascono
Contrariamente a quanto si possa credere i party letterari sono un’invenzione abbastanza recente. Tutti, infatti, conosciamo certamente i club del libro, i circoli o i salotti letterari dove la gente si riunisce per discutere di un libro già letto in precedenza.
I party letterari, invece, sono più fedeli al loro nome. Si tratta, infatti, di vere e proprie feste in cui i partecipanti si riuniscono, ciascuno con il proprio libro, per divertirsi semplicemente leggendo!
L’idea è venuta qualche anno fa a quattro studenti newyorkesi: Ben Bradbury, Charlotte Jackson, John Lifrieri e Tom Worcester. Assediati dai social e dai continui stimoli di una società sempre più frenetica, i quattro ragazzi si erano accorti di aver dedicato sempre meno tempo alla lettura. Per rimediare, hanno invitato alcuni amici a prendere i propri libri preferiti e riunirsi sul tetto della casa di Bradbury e Worcester. Qui hanno iniziato la serata leggendo i propri libri per poi discutere delle proprie letture con un po’ di musica in sottofondo e qualche snack ad allietare la serata.
L’effetto è stato straordinario. Sui social, Charlotte ha dichiarato che è stato un po’ come tornare indietro a quando passava la notte con i suoi amici, chiusa in biblioteca a discorrere di filosofia, senza però l’ansia di dover sostenere un esame il mattino dopo. I quattro hanno deciso di riproporre l’evento e nel giro di qualche mese tutta New York si è lasciata incantare dall’atmosfera magica e rilassante di questi party letterari. E non solo! Ben presto, infatti, queste feste si sono diffuse anche oltreoceano, fino a sbarcare, qualche settimana fa anche in Italia.
Richard Romagnoli e i party letterari
Tra i primi portare in Italia i party letterari è stato Richard Romagnoli, volto noto nel mondo della filosofia. Conosciuto, tra le altre cose, per aver teorizzato nel suo libro Happy genetica il connubio tra scienza e felicità, Romagnoli da sempre si è impegnato per tracciare sentieri di consapevolezza che indirizzino gli altri verso un percorso di realizzazione, consapevolezza, benessere ed infine felicità.
Tra questi percorsi c’è, ovviamente, anche la lettura che descrive con queste parole:
La lettura è un veicolo importante oggi. Ci permette di vivere viaggi fantastici, magici e di contrare tanti insegnanti e maestri spirituali, molti dei quali mi hanno permesso di approfondire tanti aspetti della mia anima.
Ricard Romagnoli è, infatti, prima ancora che filosofo o “life coach”, un avido lettore sin dalla più tenera età. Ed è per questo che, seguendo la scia dei reading party americani, ha deciso di proporre anche in Italia uno dei primi party letterari.
Lo scorso 24 aprile, a Bellaria, in Emilia Romagna ha aperto le porte dei suoi studi a moltissimi lettori. Durante l’incontro c’era un’unica regola: accantonare gli smartphone! Proprio come nell’idea originale, tutti i partecipanti hanno silenziato i propri cellulari e li hanno riposti in un cofanetto a forma di volume per tutta la durata dell’incontro. Richard Romagnoli ha letto alcuni brani del Manuale del guerriero della luce di Paolo Coehlo, alternando poi momenti di riflessione, di lettura e anche semplicemente di chiacchiere tra i vari partecipanti.
Ad allietare la serata c’erano Laura Piai, insegnante di yoga e di musicoterapia, che ha accompagnato i lettori con il suono delle sue campane di cristallo e Gianni Cinelli, comico e cabarettista, che ha portato quella componente di leggerezza e ironia, fondamentale nella propria strada verso la felicità.
I party letterari, in fondo, non propongono solo un momento in cui dedicarsi alla lettura ma offrono opportunità di riflessione, meditazione ma anche di divertimento e intrattenimento. Lo scopo è quello di riscoprire una socialità genuina, autentica e spontanea che, nell’era moderna, l’onnipresente filtro dello schermo sembra aver snaturato completamente.
Il prossimo party letterario, organizzato da Richard Romagnoli si terrà il 24 maggio, sempre a Bellaria. Che aspetti, dunque? Vai a prendere il tuo libro preferito e corri a prenotarti!