Tra le varie giornate celebrative, senza dubbio una delle più importanti è la Festa dei Nonni: oggi, il 2 ottobre, tutti i nonni italiani verranno celebrati con una ricorrenza civile, divenuta dal 2005 evento nazionale, quale momento per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale.
Queste figure, pilastri tra le varie generazioni, sono fondamentali per mamme, papà e bambini e andrebbero festeggiati ogni giorno dell’anno per tutto quello che ci donano, per il tesoro inestimabile dei loro racconti e della loro saggezza che ci regalano in ogni secondo della loro vita. Ma qual è il vero significato di questa celebrazione?
Vediamolo insieme!
La Festa dei Nonni: occasione di riflessione
Il 2 ottobre coincide, secondo il calendario liturgico cattolico, con la festa degli Angeli Custodi e non è un caso! Questo fa assumere un significato ben più profondo alla Festa dei Nonni, che sono dei veri e propri protettori per i nostri bambini, custodi del loro benessere e portatori di un affetto doppio per i nostri piccoli, in assenza soprattutto di mamma e papà.
La loro è una presenza confortante, accogliente, che ci porta in questa giornata a fermarci per un attimo, visto che siamo sempre di corsa, a riflettere quanto sono importanti per la nostra vita e quanto il loro amore incondizionato può nutrire i cuori dei nostri piccini. Il 2 ottobre è un’occasione per ricordare anche i nonni che non sono più presenti purtroppo e ci hanno lasciato, è un evento per capire tutto quello che ogni giorno ci insegnano: il loro tempo, le loro premure, le loro coccole, i giochi, i saperi tramandati e i ricordi di quando eravamo piccoli.
Importante sottolineare anche la loro presenza fondamentale nella vita dei bambini, perché mette radici e instaura un legame unico che non si scioglierà mai: sono figure significative infatti sul piano affettivo, educativo e relazionale.
Non ti scordar di me: il fiore dei nonni
La celebrazione è legata a un fiore bellissimo, il Non ti scordar di me o myosotis, un delicato e piccolo fiore azzurro che racchiude in sé una leggenda romantica. Sei curioso di conoscerla?
Il suo nome è legato ad un’antica leggenda austriaca che narra come due innamorati passeggiando lungo le rive del Danubio, colpiti dalla bellezza di quei piccoli fiori, decisero di suggellare le loro promesse raccogliendone alcuni.
Purtroppo, nel tentativo di impossessarsi del fiore, il giovane cadde nel fiume e prima di morire inghiottito dalle acque, gridò la famosa frase non ti scordar di me! Il Non ti scordar di me inoltre, nella simbologia floreale, significa vero amore, amicizia e fedeltà e il suo nome esprime già un intenso invito al ricordo, alla memoria perché solo attraverso questi mezzi possiamo continuare a rendere vivo ed eterno il legame con gli angeli di famiglia.
Letture dedicate ai Nonni
Non possono mancare le letture consigliate per questa giornata celebrativa, da leggere insieme ai Nonni o da regalare per ringraziarli del loro affetto immenso. La prima lettura che ti consiglio è Cuore di nonno, di Irena Trevisan, edito da Sassi: un libro che fa emergere la ricchezza dei valori e dei saperi tramandata da questi angeli custodi.
Ogni storia nasce da un cuore. Come dal cuore di un nonno e di un nipotino, nel cuore di una piccola casina, lassù, nel cuore delle montagne. Una favola illustrata dedicata all’amore che lega i cuori dei nonni e dei nipoti di oggi e di domani. Ascoltare le storie dei nonni, inventate o reali, è uno dei momenti più significativi che nutre il rapporto con i nipoti.
In quel narrare possiamo trovare le fondamenta della relazione che si alimenta di tempo, senso di tradizione, continuità di legami, eredità che vanno conservati con devozione.
Gioconda detta Giò ha trentasei anni, un’anima inquieta e un unico, grande amore: Leonardo. Che però l’ha abbandonata. Smarrita e disperata, si ritrova a vivere a casa dei suoi nonni, morti a distanza di pochi giorni e simbolo di un amore perfetto. Una notte Giò trova un biglietto che sua nonna aveva scritto all’angelo custode, per ringraziarlo. Con lo sconforto, e con il coraggio di chi non ha niente da perdere, Giò ci prova: scrive anche lei al suo angelo. Che, incredibilmente, le risponde. E le fa una promessa: avrò cura di te.
L’angelo non solo ha una fortissima personalità, ma ha un nome, Filèmone, e una storia. Soprattutto ha la capacità di comprendere Giò come Giò non si è mai compresa. Grazie a Filèmone, Giò impara a silenziare la testa e gli impulsi, per ascoltare il cuore. Ne avrà davvero bisogno quando Filèmone la metterà alla prova, in un finale sorprendente che sembrerà confondere tutto. Ma a tutto darà un senso. Non posso impedirti di inciampare. Però posso medicare il tuo piede ferito. E prenderti in braccio, fino a quando non sarai in grado di camminare sulle tue gambe. Avrò cura di te.
Tra queste pagine è racchiusa una tenera storia d’amore, pensata per essere dedicata dai piccini ai più grandi, i loro nonni. Un inno alla gioia di ogni istante insieme, per imparare che il luogo più bello e sicuro nel quale crescere è il cuore delle persone che ci amano (e che noi amiamo).