Oggi, per la rubrica Sport in book, ho deciso di dedicare l’articolo a una donna pilastro del nuoto italiano femminile: Federica Pellegrini. Una donna che abbiamo visto e accompagnato sin da ragazzina e che tra sacrifici, spalle forti e una famiglia forte è cresciuta e maturata davanti ai nostri occhi regalandoci emozioni intense e medaglie che rimarranno sempre nel cuore del nuoto e dell’eccellenza sportiva italiana femminile.
Pellegrini, che sarà anche ospite al Salone del libro di Torino 2023, ha scritto una biografia intitolata Oro, in arrivo a partire dal 16 maggio e pubblicata da La nave di Teseo.
Cosa troveremo in questo libro e cosa ci possiamo aspettare? Vediamolo insieme!
Federica Pellegrini: la Divina
Federica Pellegrini è soprannominata la Divina e non è un caso: è considerata la più grande nuotatrice italiana della storia nonché una delle più longeve in assoluto nel suo ambito. Una ragazza che con grinta, forza e determinazione è diventata specialista dello stile libero diventando in questo modo primatista mondiale in carica nei 200m ed europea nei 400m.
Il suo palmares è ampio: questa fortissima ex nuotatrice ha vinto 19 medaglie mondiali e due medaglie olimpiche. Nel 2008 a Pechino è diventata la prima nuotatrice italiana di sempre a laurearsi campionessa olimpica. Nel 2021 la Pellegrini ha dichiarato il ritiro definitivo dalla scena internazionale del nuoto, lasciando un’eredità importante alle promesse olimpiche italiane.
Dal punto di vista femminile abbiamo grandissime punte come Panziera e Quadarerlla, Pilato, stiamo vivendo cambio mgenerazionale molto importante, le piccoilissime spingono, se crescono come devono avremo una staffetta molto forte. Tiferò sempre dagli spalti.
Decidere di smettere di fare quello che hai fatto per vent’anni non è stato facile, perché quando sei in acqua ti senti un po’ Dio, un po’ un super eroe. Però, ho subito un Covid duro, non ho mai recuperato al cento per cento e, già da un anno, il corpo mi diceva di fermarmi. Se fossi andata avanti, non avrei performato come prima e non me lo sarei perdonata.
La sinossi di Oro di Federica Pellegrini
“Ho un’araba fenice tatuata dietro al collo. La leggenda dell’uccello di fuoco che brucia e rinasce dalle sue ceneri è la mia. Sono caduta, mi sono rialzata e ho ricominciato a camminare. Ho vinto 3 medaglie olimpiche, 19 medaglie mondiali, 37 medaglie europee, e 129 titoli assoluti italiani, ho partecipato a cinque Olimpiadi. Al mondiale del 2011 ho vinto i 200 stile libero contro un’avversaria che aveva quattordici anni meno di me. La mia lunga carriera la devo alla tenacia e al sacrificio. E a un’imbattibile voglia di ricominciare, sempre, di non mollare mai.”
A un anno dal suo ritiro, Federica Pellegrini ha raccontato la sua storia. La fatica, la passione, che cosa significa stare davanti ai riflettori dall’età di quattordici anni. Gli allenamenti, gli amori, le sconfitte e le vittorie.
Se lo sport femminile è uscito dall’angolo in cui era relegato, lo dobbiamo soprattutto a lei, l’atleta più importante che abbiamo avuto in Italia negli ultimi anni. Amata e temuta in tutto il mondo, invidiata, indicata, venerata. Quella che leggerete è la sua voce.
Questa è una delle ultime dichiarazioni che Federica Pellegrini aveva rilasciato subito dopo aver concluso e vinto la sua ultima gara di nuoto:
Ero sull’orlo di una crisi di nervi ma ho fatto rientrare le lacrime, è stato bello. Era giusto e importantissimo per me finire così, davanti alla mia famiglia. Grazie a tutti, a chi mi ha accompagnato e chi no. Sono stati 20 anni di nuoto e fatica. Ho amato follemente il nuoto e lo amo ancora. Quello che mi mancherà di più sarà il gruppo, quello che non mi mancherà sicuramente è la fatica dell’allenamento, a 33 anni ci sta. Voi non mollate mai, qualunque cosa vi dicano.