Caro iCrewer recensire un libro rappresenta un’analisi critica e una valutazione sulla qualità e il significato della trama, ponendo l’accento sull’intento dell’autore e quanto talento lo stesso sia riuscito ad esprimere.
Detto così sembra facile, ma il modo di recensire non è mai univoco, perchè le recensioni riflettono le opinioni di chi ha letto il libro.
In questo caso IO. Il libro in questione:
Falene di Jo Fiorentino

Questo è un estratto di Falene.
“Per quanto fosse bello non ero riuscita a vederlo come un ragazzo: era il mostro con cui avevo iniziato una partita. Non sapevo ancora in che squadra giocava lui e in quale giocavo io. Forse mi stavo battendo per l’intera umanità, ma continuavo ad avere paura di lui.
Eppure non riuscivo a smettere di pensare alle sue labbra sul mio viso. Le labbra del mostro che aveva ucciso mia sorella.
Che voleva distruggere la cosa più importante per me. Che mi avrebbe uccisa alla fine del gioco.”
Un po’ come se fosse una sinossi, e lo inserisco perchè questo dark urban fantasy ha un inizio molto terrificante quanto inspiegabile. Sin dalle prime pagine mi sono ritrovata in un mondo oscuro ed ostile, dove non esistono certezze e dove non bisogna fidarsi di nessuno.
Man mano che proseguivo nella lettura mi sono resa conto che è un genere che potrebbe affascinare i giovani di un’età compresa tra i 14/18 anni, o quelli che giovani lo erano a partire dagli anni ottanta in poi, vista la caratterizzazione e predilezione di temi cupi ed angoscianti, con elementi horror, anche se di fantasia.
Suddiviso in capitoli con tanti personaggi, tra cui spicca la protagonista Pandora Black, Evan il ragazzo bello e dannato, Allen, l’amico di cui Pandora conosce ogni dettaglio, Dexter, Garth, Emily, che si nascondono spesso dietro una maschera.
Se devo dirla tutta non mi ha dato l’idea di un racconto leggero e piacevole, anzi, ogni pagina che scorrevo avvertivo la necessità di metterlo da parte, di non continuare a leggere le descrizioni di queste “falene” e dei loro interventi.
“La nube scura riempì tutto il cielo sopra di me, oscurandolo, e il ticchettio delle loro ali sembrava la continuazione dell’urlo di Evan, perchè ora anche quello suono era colmo di odio… – Arretrai, ma lo stormo di falene… – Si abbatté come un uragano, distruggendo gli edifici, e sentii le urla anche a quella distanza.”
Mi ricorda tantissimo un filone di film, nati tutti più o meno negli anni settanta/ottanta, tanto per citarne alcuni: Frogs, Api Assassine, in cui gli animali prendono il sopravvento sull’uomo.
L’ambientazione è la città dove mostri, magie, elementi fantastici in generale, imperversano negli ambienti urbani, sono qui, insieme a noi, dietro di noi. Questo fa si che si spezzi la distanza tipica del fantasy classico tra il mondo reale e quello incantato, o tra il mondo ordinario e il mondo straordinario.
Insomma l’ignoto entra brutalmente a far parte delle nostre vite.
Riuscirà la nostra eroina a salvare sé stessa e la cosa cui è legata indissolubilmente? O soccomberà alle domande da cui non riesce ad ottenere delle vere risposte? Per quanto ambiguo il suo comportamento non è dissimile da quello della stragrande maggioranza dei giovani.
Molte verità nascoste, segreti e misteri taciuti in una realtà sconosciuta, questo il tema dominante. Lo scopo di Evan è distruggere tutto ciò che di importante gli uomini possiedono e farà di tutto per scoprire quale sia la cosa più importante per Pandora che, nonostante metta in atto tutte le sue capacità per proteggere ciò che è importante per lei, mette in evidenza la sua superficialità, mascherata da un’apparente forza d’animo, e questo ti lascia annichilito.
È l’inizio, il primo di una saga di sei libri, di una saga oscura dove distinguere bene o male non sempre è facile, e dove bisogna guardare “oltre“, forse!