Nell’appuntamento odierno con i Libri dalla Storia, vorrei portarti a conoscere una delle figure più discusse e insieme affascinanti della storia. Sto parlando di Ermete Trismegisto, il mitico maestro alchimista su cui sono stati scritti fiumi di leggende e ai quali sono attribuite alcune delle opere più criptiche e misteriose della letteratura antica e moderna.
Ma chi era davvero? E cosa è contenuto in quelle opere che per secoli hanno incantato una miriade di studiosi diversi tanto da farne nascere una corrente filosofica, quella ermetica, che porta il suo nome? Se sei curioso di conoscere la risposta, allora leggi il resto!
Ermete Trismegisto: Dio o sapiente?
Considerato una sorta di ponte tra il divino e l’umano, Ermete Trismegisto rappresenta l’essenza stessa della conoscenza esoterica e della sapienza occulta. Il suo nome significa “Ermete il tre volte grande”, un titolo che lo eleva al di sopra di altri saggi e filosofi. È difficile dire con esattezza chi era Ermete, anzi non si sa nemmeno se sia una figura storica oppure no.
In lui convergono le caratteristiche di due divinità: Thot, divinità egizia della scrittura e della saggezza ed Ermes, la divinità greca della parola, della comunicazione e anche il messaggero divino di Zeus. Nell’antichità veniva rappresentato in vari modi: Gli Egizi lo presentavano come un uomo con la testa di ibis e lo assimilavano ad una sorta di profeta o sacerdote in grado di mediare con gli dei grazie alle sue prodigiose arti magiche.
Anche i Romani conoscevano Ermete, arrivato in Occidente grazie alla cultura greca che lo presentava come un oracolo e dio della verità. Col passare del tempo la fama di Ermete Trismegisto come sapiente divino crebbe ulteriormente. Molti scrittori, ad esempio, erano convinti che egli non risalisse agli antichi Egizi ma, anzi, che fosse un saggio o una divinità ancora più antica.
Purtroppo, degli scritti attribuiti ad Ermete ci rimane davvero pochissimo, nonostante i letterati antichi ritenessero che avesse scritto centinaia di opere diverse che spaziano in diversi campi: filosofia, astrologia, teologia, etica, matematica e molto altro.
Tutte le sue opere vengono riunite in quello che è conosciuto come Corpus hermeticum che raccoglie testi risalenti al massimo al IV secolo d.C.
Ma il Corpus hermeticum, a quanto ci riferiscono gli antichi, conteneva un numero di opere di gran lunga maggiore rispetto ai pochi frammenti che abbiamo oggi. Di alcune ci sono traduzioni latine risalenti al medioevo e al rinascimento. Tra le opere più famose di questo corpus troviamo il Pimander, un trattato teologico su come l’essere umano può avvicinarsi alla divinità, diversi dialoghi dello stesso Ermete di argomento vario, e soprattutto la Tavola Smeraldina.
I segreti della Tavola Smeraldina
La Tavola Smeraldina (Tabula smaragdina in latino) è un testo sapienziale attribuito allo stesso Ermete Trismegisto. Non ci è noto il testo originale ma ne abbiamo una traduzione latina del 1250, ricavata, a sua volta, da una traduzione araba precedente, probabilmente del IX secolo d.C.
Su questo testo, col tempo, sono circolate numerosissime leggende. Secondo una delle tradizioni più diffuse, lo stesso Ermete avrebbe inciso su tavole di smeraldo i segreti e le conoscenze più profonde trasmesse direttamente dallo stesso dio Thot. Altre versioni meno diffuse del mito, suggerirebbero che ad incidere la Tavola Smeraldina sarebbe stato Seth, il terzo figlio di Adamo ed Eva, e che poi sarebbero giunte nelle mani di Sara, moglie di Abramo.
Molti dei grandi personaggi storici del passato sembrano aver conosciuto queste tavole, come Alessandro Magno che, secondo alcuni, le custodirebbe gelosamente nella sua tomba mentre altri fonti ritengono che esse siano custodite nell’Arca dell’Alleanza o andate distrutte in seguito all’incendio della biblioteca di Alessandria d’Egitto.
Ma ciò che più interessa di questa misteriosa opera è il suo contenuto. Sembra infatti che il testo originale custodisse i segreti più antichi del mondo. Tra questi ad esempio ci potrebbero essere nozioni di storia che noi oggi ignoriamo ma anche i misteri dell’universo e del cosmo. La Tabula Smeraldina conterrebbe anche il segreto per raggiungere l’immortalità e curare tutte le malattie, così come il segreto per trasmutare i metalli in oro.
Il testo, infatti, è stato considerato per lungo tempo uno dei capisaldi dell’alchima, l’antica “scienza” che studiava i metalli e come convertirli in oro. È proprio sulla Tavola Smeraldina che Ermete Trismegisto avrebbe inciso la famosa massima «Come in basso, così in alto», principio cardine del processo alchemico e di tutta la sapienza antica che sta ad indicare che alla perfezione del cosmo e dell’universo corrisponderebbe, specularmente, perfezione del mondo terreno.
Oggi non è possibile stabilire se tutte queste leggende fossero vere oppure no, dal momento che non conosciamo il testo originale e le traduzioni che abbiamo sono difficili da interpretare. Eppure la figura di Ermete Trismegisto, delle sue opere e della sua Tabula Smeraldina non smettono di incantare e affascinare il pubblico moderno.
Sono infatti tantissime le serie tv, i film, ma anche i libri che si ispirano al famoso sapiente antico e che sfruttano le leggende e i miti che gravitano attorno alla sua figura per continuare ad intrattenere ed incuriosire con quel fascino misterioso ed esotico che solo i segreti della sapienza antica sa regalarci.