Erin Kelly, autrice inglese con un nuovo thriller, Il cattivo psichiatra, Newton Compton Editori.
Erin Kelly, è un’autrice inglese e da brava inglese, si è specializzata nel genere thriller con grande successo. Alcuni dei suoi thriller psicologici, letti ed apprezzati, sono diventati serie TV. Nella vita svolge il lavoro di giornalista e collabora con importanti testate come Daily Mail, Marie Claire, Elle e Cosmopolitan. Con la Newton Compton Editori, ha pubblicato La verità sul caso Beth Taylor, uno dei suoi maggiori successi internazionali e Il cattivo psichiatra.
Una storia magistralmente costruita e imperdibile.
È proprio al thriller Il cattivo psichiatra che si riferisce la piccola nota critica riportata sopra e in effetti se non proprio imperdibile, la storia che Erin Kelly propone al lettore è assolutamente ben costruita.
Una trama con un’impalcatura ben architettata che coinvolge il lettore, in un susseguirsi di eventi e allacci fra i personaggi che non consentono distrazioni ne sbadigli. Mi spiego: succede leggendo un thriller che inevitabilmente ci siano dei tempi morti in cui l’autore si dilunga in eccessive descrizioni, bene, questo non è il caso di Erin Kelly!
La sua scrittura è veloce, puntuale, coinvolgente. I frequenti colpi di scena o le rivelazioni calibrate attraverso il racconto delle vicende, rendono Il cattivo psichiatra un thriller psicologico che si legge velocemente con la voglia di scorrere le pagine per conoscere gli sviluppi della vicenda.
La storia è raccontata da punti di vista diversi, corrispondenti ai vari protagonisti: questa divisone è senza dubbio originale e consente a chi legge di vedere o capire meglio le motivazioni dei comportamenti dei personaggi. Il lettore si trova quindi ad osservarli da vicino ed è messo nella condizione di poterli capire quasi empaticamente.
Erin Kelly, fa di un vecchio manicomio vittoriano il punto centrale, quasi un fulcro sul quale ruota tutta la storia: tutti i protagonisti di Il cattivo psichiatra vivono una vita intera condizionati, volenti o nolenti, dalla sua presenza e da ciò che ne deriva, con un intreccio di situazioni che finiscono per vincolare e influenzare i loro destini.
Non puoi sfuggire per sempre al tuo passato
La verità che ricorre per tutta la trama di Il cattivo psichiatra è che il passato ritorna sempre: da esso non si sfugge e prima o poi ritorna a presentare conti non saldati. L’autrice alterna il suo racconto tra presente e passato, con diversi sbalzi di tempo, questa caratteristica può apparire come una piccola nota calante che potrebbe disorientare un lettore poco attento ma, a mio avviso, è un “peccato veniale” poichè nulla toglie al contesto e al tema trattato. Anzi, direi che proprio la trovata da parte dell’autrice, di lasciare in sospeso una situazione per raccontarne un’altra e poi tornare indietro a riprendere la prima, rende la costruzione del romanzo più particolare ed aumenta la curiosità del lettore di arrivare alla fine.
In ultima analisi non è trascurabile il fatto che Erin Kelly, in questo libro pone l’accento su una triste verità del passato: i manicomi con il loro carico di crudeltà, di dolore, di psico-farmaci che annullavano la volontà dei pazienti, di trattamenti shock che ne cambiavano radicalmente la vita, di situazioni umane strazianti, tristi realtà per molti anni, prima della legge che ne ha decretato la chiusura.
Una nota negativa? Il titolo del libro, a mio parere inappropriato. E la copertina, forse poco attinente ai temi trattati: saranno solo dettagli, è ovvio, ma fanno parte di quel “vestito di presentazione” che inducono il potenziale lettore all’acquisto di un libro.
Infine qualche nota critica esterna:
È molto raro che una scrittura bellissima e una trama mozzafiato si incontrino, ma Erin Kelly riesce ogni volta a creare questa magia. Questo libro incanterà i lettori.
Un grande libro. Pieno di colpi di scena e suspense. Appassionante, commovente e impossibile da dimenticare.