Elvis Presley, all’anagrafe Elvis Aaron Presley viene ricoverato d’urgenza al Baptist Memorial Hospital di Memphis il 16 agosto 1977; i medici lo dichiarano morto per aritmia cardiaca alle 15,30 dello stesso giorno.
Nato l’8 gennaio del 1935 avrà un’infanzia povera e assai difficile. A soli sei anni la madre gli regalerà una chitarra: sarà l’inizio di una passione che non lo abbandonerà mai.
A 13 anni si trasferisce con la famiglia a Memphis. E’ un giovane che lavora come camionista per aiutare la famiglia ma si dimostra esibizionista con un enorme ciuffo imbrillantinato sulla fronte. Negli USA del dopoguerra qualcosa sta per cambiare, la morale delle generazioni precedenti si scontra con il nuovo pensiero, sembra si appiani la stra da per un bianco che propone musica da nero.
I suoi guadagni sono subito milionari così come la quantità di vendita dei suoi dischi.
Il 5 marzo 1960, dopo il servizio militare, torna sul palco e duetta con Frank Sinatra al “Welcome Home Elvis”.
Nel 1968 Elvis torna protagonista di concerti live con Elvis the special Comeback. Nel 1973 entra nella storia della televisione e dello spettacolo, con Aloha from Hawaii via satellite.
Bob Dylan: “La prima volta che ascoltai Elvis mi fece sentire come se finalmente fossi riuscito ad evadere da una prigione, ma la cosa veramente curiosa è che in vita mia non ero mai stato messo in una prigione“.
Ma Elvis Presley è veramente morto?
Elvis Presley, all’anagrafe Elvis Aaron Presley viene ricoverato d’urgenza al Baptist Memorial Hospital di Memphis il 16 agosto 1977; i medici lo dichiarano morto per aritmia cardiaca alle 15,30 dello stesso giorno.
Molti dubitano sulla sua morte, come su quella di altri miti, la leggenda ogni tanto torna.
Si avvistano strani personaggi che potrebbero assomigliargli e il mito rivive. Elvis non è morto per chi lo ha amato e lo ama; per chi continua a acquistare cimeli, libri e vinili.
Elvis Presley è molto probabilmente la più grande star degli ultimi settant’anni, sia per il suo impatto musicale che per la sua influenza continua sull’immaginario di molti. Neppure le dipendenze, gli sfoghi di rabbia, la reputazione di promiscuità, la delusione, o più semplicemente gli ultimi tetri anni nel mondo dello spettacolo riuscirono ad attenuare l’enorme affetto che i suoi fan continuano a mostrargli, ovunque nel mondo.
La sua leggenda non morirà mai.