Caro Lettore, in questo nostro momento motivazionale letterario abbiamo parlato di molte donne straordinarie che hanno segnato la storia in diverse discipline: la scienza (Rita Levi Montalcini), l’astronomia (Margherita Hack), la pedagogia (Maria Montessori), l’arte ( Frida Kahlo) e tante altre.
La prima di cui voglio raccontarti è Elena Lavezzi, Head of Southern Europe di Revolut, società di tecnologia finanziaria che offre servizi bancari: una donne del presente che si definisce coraggiosa, appassionata e onesta e che nel lavoro ama attorniarsi di persone caratterizzate da integrità morale, che non cerchino mai delle scorciatoie.
Di straordinario ha una grande grinta e tanta passione per affrontare il futuro: Maria Latella con le sue domande cerca di carpirne i segreti. In questo mio articolo vi trasferisco ciò che mi ha colpito particolarmente di questa intervista e che penso possa essere motivante e di ispirazione per tutti noi.
Donne del futuro: Elena Lavezzi, 33 anni nata ad Alessandria
Credi sempre nell’unicità del percorso che stai costruendo e sii pronto/a a rischiare, a buttarsi nelle cose.
Inizialmente la giornalista le chiede come abbia capito quale sarebbe stata la sua strada professionale e come è nata la sua passione per le materie scientifiche.
Elena Lavezzi racconta di essere entrata in contatto con il mondo delle start up tecnologiche circa 10 anni fa, quando iniziavano a nascere e di aver notato che erano composte da team molto giovani con dinamiche imprenditoriali applicate a nuove industrie, allo scopo di realizzare prodotti utili a tantissime persone e ha capito che quello era il mondo in cui desiderava lavorare e dare il meglio di sé.
Ha studiato al Liceo scientifico ad Alessandria, poi economia aziendale alla Bocconi, e ha in seguito conseguito un Master tra Londra e Parigi in Marketing, finanziandosi con i risparmi messi da parte fino a quel momento. E’ sempre stata un’appassionata di matematica e alle medie ha avuto una professoressa molto brava che gli ha fatto amare le materie scientifiche..
Una domanda molto bella di Maria Latella è stata:
Se avessi davanti una ragazzina di 12 anni che dice che la matematica non la capisce, cosa le diresti per farle capire che non è vero che le donne non sono portate per le materie scientifiche?
La risposta è stata altrettanto bella:
Noi donne siamo portate per tutto e possiamo fare tutto. La matematica mette le basi per le skills che servono nel mondo del lavoro.
E ancora:
Se dovessi dare un consiglio ai ragazzi di 24 anni che cercano lavoro, come ci si guarda in giro per trovare opportunità che uno non immaginerebbe?
La risposta:
Per mia passione ho costruito una rete di conoscenze anche facendo tante cose diverse e conoscendo tante persone, informandomi, viaggiando e definendo un percorso unico. Senza farsi influenzare da nessuno.
Per avere un ruolo bisogna sentirsi all’altezza di ricoprirlo e di imparare le cose che non sai.
Adesso una domanda che ci interessa da vicino:
Qual è il libro della vita di Elena Lavezzi
Lei ha consigliato: La città della gioia di Dominique Lapierre, ambientato in India, luogo che è caro ad Elena perché ha lavorato in India nel 2015 e ne è rimasta affascinata.
La realtà che lo aspetta è però sconvolgente, un vero e proprio inferno di miseria e degradazione, nel quale gli uomini cercano di sopravvivere tra topi e scarafaggi, nella più assoluta mancanza di mezzi.
Ma proprio qui, nelle allucinanti colonie di lebbrosi della “Città della gioia”, in mezzo a inondazioni, fame e malattie, il protagonista riuscirà a ritrovare la forza di riscattarsi. Un romanzo sconvolgente, una straordinaria lezione di coraggio.
Questi sono solo piccoli scorci dell’intervista che è molto articolata e tocca anche aspetti della vita personale di Elena. Ti consiglio di ascoltarla integralmente perché è davvero interessante e motivante.
Io personalmente nell’ascoltare questa donna del futuro ho trovato grande saggezza: i suoi suggerimenti per i giovani si concentrano sull’importanza dell’ascolto di chi ci è intorno, senza prendere eventuali critiche troppo sul personale e senza essere troppo severi con sè stessi. Questa è secondo Elena la chiave per riuscire nel lavoro e nella vita.
Spero che questo caffè ti sia stato d’ispirazione. Ti aspetto al prossimo appuntamento con una nuova intervista.