Come è cambiata l’editoria dal 2020 al 2022? Due anni di pandemia hanno inciso profondamente sulle nostre abitudini culturali.
Il Lockdown in particolar modo ha rappresentato quel tempo sospeso, in cui leggere un libro è stato di fondamentale importanza per nutrire l’anima, fare i conti con quelle domande esistenziali che si agitano dentro di noi, ma anche semplicemente viaggiare con la mente, dato che il viaggio fisico ci era precluso.
Tali riflessioni sono emerse nell’ambito di un Seminario di perfezionamento della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri, organizzato in collaborazione con Messaggerie Libri, Messaggerie Italiane, Associazione Italiana Editori, Associazione Librai Italiani, Centro per il Libro e la Lettura.
Editoria: nel 2020 aumentano le copie vendute e il numero di pagine lette
Alberto Ottieri, Vicepresidente e CEO di Messaggerie Italiane e CEO di Emmelibri, ha presentato il suo intervento dal titolo Scenari economici di mercato e sono stati presentati i dati AIE del mercato del libro e della lettura nel 2021. Nel secondo anno di pandemia, i libri a stampa di narrativa e saggistica venduti nelle librerie fisiche, online e sulla grande distribuzione organizzata hanno raggiunto quota 1,701 miliardi di euro per vendite a prezzo di copertina, per 115,6 milioni di copie.
L’Italia si conferma la sesta editoria nel mondo dopo Usa, Cina, Germania, UK e Francia e la quarta in Europa. I fattori che hanno contribuito a questa crescita sono stati una maggiore capacità di spesa dei lettori e una maggiore disponibilità di tempo dovuta alle chiusure effettuate per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Il Ministro Franceschini durante la pandemia aveva definito i libri come “beni essenziali”.
Egli ha saputo cogliere lo spirito di adattamento dell’editoria, pertanto ha sottolineato l’importanza di una legge per l’editoria che sostenga l’intera filiera, composta da librai, editori, distributori e autori.
L’Editoria e il contributo del Web
Il Web ha dato un grande contributo nella crescita del mercato librario. Da una parte si è notevolmente sviluppato l’e-commerce ed è stato sfruttato il canale di Amazon, dall’altra le librerie hanno saputo reagire alla pandemia attraverso i loro canali digitali e una serie di servizi offerti ai clienti, come ad esempio la consegna a domicilio.
I social media sono stati fondamentali perchè hanno portato del pubblico giovane in libreria che acquista per lo più Manga e fumetti. Il social Tik Tok sta inoltre sensibilizzando i ragazzi verso i best-seller. E’ diventato emblematico il caso dell’Ulisse di James Joyce che è diventato virale su Tik Tok.
Amazon: un nemico da combattere o uno stimolo per il miglioramento dei servizi dell’editoria?
La rapida crescita di Amazon durante la pandemia, ha spinto l’editoria a un profondo rinnovamento e al miglioramento di una serie di servizi.
Michael Busch nell’analizzare l’impatto del Lockdown sul mercato tedesco ha affermato:
“Paradossalmente l’ascesa di Amazon, che all’inizio ha generato molta preoccupazione, in realtà ci ha spinto a rispondere con iniziative di crescita e cambiamento che non avremmo mai intrapreso autonomamente”
Infatti è fondamentale secondo Busch puntare ancora di più sulla rapidità, sull’online e su una vendita multicanale per andare incontro sempre di più alle esigenze del cliente.
L’Editoria e le sue criticità
Il presidente della Longanesi Ferruccio De Bortoli ha sottolineato le criticità del settore: l’aumento del prezzo della carta, la pirateria e l’incertezza sulla praticabilità di fiere e festival letterari e la crisi nell’editoria che si occupa di arte e di turismo.
Tuttavia il Ministro Franceschini è fiducioso nella ripresa e nella crescita del settore:
“L’Italia deve scommettere sulla cultura come chiave fondamentale per lo sviluppo e la ripartenza e la promozione della lettura, che ha una funzione insostituibile per la crescita individuale e collettiva, è un tassello fondamentale di questo percorso”.