La disperata ricerca d’amore di un povero idiota di Pif è un romanzo che non ho potuto fare a meno di leggere perché questo autore ha la grande capacità di trattare temi importanti senza mai strafare con la giusta dose di ironia, comicità e delicatezza mista a profondità.
Un titolo che dona al lettore una sorta di trama senza destare sorprese ma che nello stesso tempo – se lo leggerai pagina dopo pagina – ti darà la curiosità di capire e sapere cosa avverrà nel corso degli eventi che ruotano intorno al protagonista.
Ma veniamo al dunque e addentriamoci nella mia recensione!
La disperata ricerca d’amore di un povero idiota di Pif: la mia recensione
L’autore Pierfrancesco Diliberto ha impresso in modo efficace e decisivo la sua penna scrivendo questa storia – che ho adorato dall’inizio alla fine – senza tralasciare momenti che potevano essere noiosi o troppo descrittivi. Una scrittura incisiva, fluida, scorrevole ma anche attenta ai dettagli che sorprenderà – come anticipavo già all’inizio – il lettore con continui colpi di scena e anche qualche risata nel puro stile di Pif.
Di cosa parla la storia?
Arturo Giammaresi è il protagonista del racconto che – a quarant’anni suonati – si guarda allo specchio e si accorge che mentre tutti gli amici e i conoscenti accanto a lui hanno in qualche modo realizzato i loro progetti di vita, si sono sposati e hanno avuto figli, lui si sente intrappolato in una vita che è rimasta immutabile. La solitudine, dapprima amata e vissuta felicemente, ora inizia a stare un po’ stretta con la voglia di innamorarsi e trovare l’amore della propria vita.
E tra il collega lamentoso e il compagno amico che è sempre prodigo di consigli, nella sua vita ricompare un vecchio compagno di scuola – eterno rivale e nemico da sempre – che forse ha la soluzione tecnologica che potrà aiutarlo nella ricerca dell’anima gemella. Nonostante quell’ingegnere non gli stia particolarmente a genio Arturo decide di buttarsi quindi a capofitto in questo progetto che potrebbe cambiargli la vita per sempre.
Può un app in base a calcoli e algoritmi scientifici capire esattamente quale sia la nostra metà della mela? La persona ideale che potremo amare per tutta la vita?
Arturo ci accompagna in questa disperata ricerca che non sarà per niente facile.
L’amore 2.0
E se lei si stesse innamorando veramente di quel tizio? Mi confortava il fatto che comunque mi aveva invitato al museo, si era confidata. Doveva pur voler dire qualcosa! Insomma, preso dal panico continuai a convincermi che l’unica cosa da fare fosse quella di accelerare la mia ricerca delle rimanenti anime gemelle.
La disperata ricerca d’amore di un povero idiota è la fotografia di una generazione che non è nata nell’avvento di Internet e che si ritrova ancora per certi versi intrappolata in un tempo e in un luogo in cui si sente diversa dagli altri. Una generazione ancorata al romanticismo, e forse legata e persa dentro a luoghi comuni dai quali fa fatica ad uscirne fuori.
Il protagonista è la pura dimostrazione del suo fallimento nel campo dell’amore: vive di citazioni, di parole che si disperdono nell’aria dentro ad aspettative e sogni irraggiungibili che Arturo crea esclusivamente nella propria mente; non vive il presente perché in realtà ha paura del legame affettivo perdendosi il bello di vivere la vita pienamente senza sé e senza ma.
Un romanzo che fa emergere e fa riflettere su quanto molto spesso non ci rendiamo conto che la felicità è davanti a noi ed è fatta da momenti che possiamo cogliere se veramente siamo predisposti con ottimismo e invece rischiamo di perderla perché ostinati a fissare il miraggio nel deserto arido della nostra mente. Un romanzo che fa emergere quanto sono importanti le nostre azioni e quanto possono influire sul corso della nostra vita migliorandola e peggiorandola a seconda di quale verso abbiamo deciso di dare alla nostra esistenza.
E come cita il protagonista di questa storia, immergendosi nei panni di Oscar Wilde:
Quando si è innamorati si comincia con l’ingannare sé stessi. E si finisce con l’ingannare gli altri. È questo che il mondo chiama una storia d’amore.