Il digiuno intermittente può aiutare a perdere peso, ma – sfatiamo subito un mito – non è più efficace di una normale dieta ipocalorica, cioè una che ti fa semplicemente mangiare un po’ meno. Tra le varie modalità, però, ce n’è una che spicca leggermente: il digiuno a giorni alterni. In pratica si mangia normalmente un giorno sì e uno no, o quasi.
Il digiuno intermittente non è una bacchetta magica
Negli ultimi anni tutti ne parlano: il digiuno intermittente è diventato il mantra di chi vuole perdere peso senza contare le calorie ogni giorno. Ma funziona davvero? Sì, funziona… ma non è poi così diverso da una classica dieta ipocalorica.

Quindi, se stai pensando di provarlo, sappi che non è una scorciatoia miracolosa. La chiave – come sempre – resta la costanza, la personalizzazione e l’ascolto del proprio corpo.
Secondo uno studio coordinato dall’Università di Toronto, pubblicato sul British Medical Journal, questo tipo di schema ha portato a una perdita di peso un po’ più marcata rispetto agli altri.
I ricercatori spiegano che negli ultimi anni il digiuno intermittente è diventato sempre più popolare. Si basa su un’idea semplice: alternare fasi in cui si mangia poco o niente a periodi in cui si può mangiare liberamente. Il “digiuno” può durare solo qualche ora al giorno, oppure arrivare fino a 24 ore intere.
Nello studio sono stati analizzati 99 lavori precedenti, per un totale di 6.582 persone. I risultati? Le persone che seguivano un digiuno intermittente hanno perso all’incirca lo stesso peso di chi seguiva una dieta classica, con l’unica eccezione del digiuno a giorni alterni, che ha portato a circa 1,6 kg in più di calo rispetto alla dieta tradizionale – e circa 1 kg in più rispetto ad altri tipi di digiuno.
Ma attenzione: il digiuno intermittente non ha mostrato vantaggi rispetto alla dieta classica quando si tratta di abbassare i livelli di colesterolo.
In un editoriale che accompagna lo studio, i ricercatori chiariscono un punto fondamentale: non esiste una dieta perfetta per tutti. Cercare “la strategia migliore in assoluto” è una scorciatoia che non tiene conto di quanto sia importante adattare l’alimentazione alla singola persona. Serve considerare la storia clinica, le preferenze, lo stile di vita e, soprattutto, la capacità di seguire una certa alimentazione nel tempo.
Cronodieta e digiuno intermittente: ecco le differenze
Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di strategie alimentari che non si concentrano solo su cosa mangiamo, ma su quando lo facciamo. Tra le più popolari ci sono la cronodieta e il digiuno intermittente. Ma non sono la stessa cosa.
La cronodieta si basa sull’idea che il nostro corpo reagisca in modo diverso agli alimenti in base all’orario. In pratica: il metabolismo è più attivo al mattino, quindi meglio consumare carboidrati a colazione e pranzo, e lasciare le proteine alla sera, quando la digestione è più lenta. L’obiettivo? Assecondare i ritmi naturali dell’organismo per migliorare energia e digestione.
Il digiuno intermittente, invece, punta a creare finestre di tempo in cui si mangia (ad esempio 8 ore) e altre in cui si digiuna (le restanti 16). Non dice cosa mangiare, ma quando. L’idea è quella di dare al corpo pause regolari per bruciare le riserve, regolare gli ormoni e, in molti casi, perdere peso.
In sintesi:
- La cronodieta è una dieta oraria, che distribuisce i nutrienti in momenti specifici della giornata.
- Il digiuno intermittente è una dieta a finestre, che limita l’orario in cui puoi mangiare, indipendentemente dal contenuto.
Due approcci diversi, ma non incompatibili. L’importante è capire qual è quello più adatto a te, al tuo stile di vita e ai tuoi obiettivi. Non esiste una regola universale, solo buone domande da farsi: Come sto? Cosa riesco a sostenere nel tempo? Cosa mi fa sentire bene?
Se vuoi approfondire…
Ecco tre letture utili per farti un’idea più completa:
Guida completa al digiuno intermittente di Jason Fung: Le ricerche più avanzate, per riscoprire uno dei “segreti” più antichi al mondo che rigenera la salute, ringiovanisce il corpo, rinvigorisce la mente e scolpisce il fisico velocemente. È usato da atleti, allenatori, biohacker, peak performer, per aumentare la lucidità e l’acuità mentali, incrementare i livelli di energia, ottimizzare la salute e sviluppare la massima performance. Il dott. Jason Fung, dopo anni di studi, ricerche e analisi sulla letteratura medica e i dati disponibili, ha sviluppato un modello dietetico avanzato – il programma dietetico intensivo – e lo ha applicato su migliaia di pazienti. Il digiuno intermittente permette di resettare e ri-settare il corpo ristabilendo il perfetto equilibrio ormonale; aiuta a spingere al massimo la produttività, la salute e la longevità… e a scolpire la “vita”.
Il digiuno intermittente. Tutti i benefici dell’alimentazione circadiana (e le risposte ai tuoi dubbi) di Antonio Paoli e Antonella Viola: I benefici del digiuno intermittente, un argomento oggi sulla bocca di tutti, sono moltissimi: può aiutarci a dormire meglio, a perdere peso, a potenziare le nostre prestazioni sportive e a migliorare il nostro stato di salute. Se praticato seguendo solidi principi scientifici, come viene spiegato in questo libro, il digiuno intermittente circadiano permette infatti di riallineare i nostri ritmi biologici, di stimolare l’autofagia e di innescare una serie di meccanismi che ci proteggono dalle malattie. Questo libro, scritto da due autorevoli studiosi con un linguaggio chiaro e immediato, è inoltre ricco di consigli pratici per iniziare, fin da subito, a vivere meglio grazie al digiuno intermittente.”
DIGIUNO INTERMITTENTE IN PRATICA: La Guida Completa per Purificare il Corpo ed Eliminare il Grasso in Eccesso Senza Perdere Massa Magra del Dott. Alessandro Cadinu e Chiara Farnese: Conoscerai a fondo il tuo corpo e scoprirai finalmente l’importanza di proteine silenti d’ attivare per perdere peso e di conseguenza massa grassa, ossia le preziose Sirtuine. Le Sirtuine quando “avvertono lo stato di digiuno”, sono in grado di reperire energia dalle riserve di grassi, che per natura accumuliamo, senza intaccare la massa muscolare.