Quante volte abbiamo sentito dire: questa canzone è pura poesia? Tante. Del resto l’abbiamo scritto anche noi, in molti nostri articoli, che il confine tra la canzone d’autore e la più nobile delle arti della letteratura è sottilissimo. Così è anche per le canzoni di Vasco Rossi, un artista che certo non necessita di presentazioni, vista la sua incredibile popolarità.
Questa sera, a distanza di tre anni, verrà riproposto su Rai 1, il concerto record del Modena Park, il grande evento con il quale Vasco ha festeggiato i quaranta anni di carriera. Non solo la replica del grande concerto alla quale hanno assistito 220.000 persone, record mondiale, ma un vero e proprio racconto attraverso le emozioni di quella serata raccontate proprio dal protagonista in persona. La tempesta perfetta, questo il nome del programma che scalderà con le canzoni di Vasco questo primo giorno di luglio.
LE CANZONI DI VASCO
Se nel grande concerto evento abbiamo potuto ascoltare quaranta pezzi storici, circa uno per ogni anno della sua carriera, e se nel libro che già abbiamo segnalato lo scorso anno Non stop. Le mie emozioni da Modena Park a qui, abbiamo potuto leggere le sensazioni provate da Vasco durante l’esibizione e la spinta che queste gli hanno dato per continuare a svolgere il mestiere di rock star, citando lo stesso autore, non ci resta, oggi, in attesa di rivedere il concerto sulla prima rete nazionale, che prendere l’immenso repertorio delle canzoni di Vasco ed estrarne dieci, anche se rischia di essere molto limitativo come numero, che senza far torto a nessun poeta, possono considerarsi vere e proprie poesie.
Le canzoni di Vasco arrivano dritte al cuore, ma anche allo stomaco. Raccontano la vita per quello che è, con i suoi alti e i suoi tanti bassi. Raccontano l’amore, le difficoltà e il disagio. Raccontano la bellezza, la voglia di vivere e la voglia di andare oltre, di superare la realtà in nome dei sogni.
Le canzoni di Vasco aggregano. Creano famiglie, comunità, senso di appartenenza. Penetrano, con il loro apparente minimalismo, nell’anima e lì si inchiodano per sempre. Narrano e descrivono momenti che tutti, nessuno escluso, abbiamo per forza di cose vissuto. E spesso, quei momenti ce li spiegano e ce li fanno capire, causando brividi, lacrime e singhiozzi.
DIECI CANZONI DI VASCO DA CONSIDERARE “POESIA”
Ne ho scelte dieci, che non so se veramente possiamo definire poesie, ma che sicuramente sono meraviglie da cantare, ascoltare, assorbire e sopratutto leggere.
Per cui ti invito, caro iCrewer, a prenderti del tempo per cercarle, nel remoto caso in cui non le conoscessi, ascoltarle e leggerle, dando una forte importanza al testo.
ED IL TEMPO CREA EROI: una delle canzoni di Vasco più vecchie. Contenuta nel primo album del 1978. Una vera e propria poesia dedicata al senso della vita. Al passare dei giorni seduti dentro un bar mentre fuori tutto ruota intorno alla politica e al potere che con i soldi può anche comprarsi l’onestà dei più poveri. Un brano da brividi.
OGNI VOLTA: dall’album Vado al massimo, 1982. Ogni volta che la ascolto finisce che piango. E non sto esagerando. Una delle mie preferite in assoluto. La canzone che secondo me meglio descrive tutte le difficoltà del vivere e dell’andare avanti. Le difficoltà e le fragilità del nostro animo.
CANZONE: idem come sopra. Stesso album e stesso effetto. Una storia d’amore che finisce e il vuoto che lascia descritto con una delicatezza inarrivabile… “e questa sera nel letto metterò qualche coperta in più perché se no, se no avrò freddo senza averti, senza averti sempre addosso…”
LA NOIA: ancora da Vado al massimo, tre canzoni così in un solo album. La mia preferita in assoluto tra tutte le canzoni di Vasco. Una canzone che in principio pensavo fosse d’amore, ma che poi, col tempo, leggendo e informandomi, ho scoperto essere stata scritta per un amico. La grande voglia di scappare dalla noiosa provincia per andare a cercare qualcosa di più grande, di più vivo. Chi non l’ha vissuto?
UNA CANZONE PER TE: 1983. “…Le mie canzoni nascono da sole, vengono fuori già con le parole…”, serve forse aggiungere altro? Amore ti ho scritto una canzone, sì, a te, anche se non te lo aspettavi. Una canzone che ho scritto di fretta per dirti che mi piaci, sì, così, di fretta perché poi se andava via, svaniva e non sarebbe più tornata.
VIVERE: da Gli spari sopra, 1993. Un vero e proprio inno. Una di quelle canzoni di Vasco che aggregano, che diventano identificativo di un gruppo, di un popolo: quello dei suoi fans. “Vivere, anche se sei morto dentro, … e devi essere sempre contento, … è come un comandamento” sono frasi che cantate a squarciagola fan strozzare le parole, fanno piangere. Vivere non è un libretto di istruzioni.
SALLY: 1996. La più bella storia raccontata da Vasco. Una vera poesia in musica, e su questa credo non ci sia nessuno che può avere da ridire. Una canzone incredibile che lascia ancora una volta quel senso di malinconia, di riflessione e di adattamento alla vita di chiunque. Chi di noi non si è sentito almeno per una volta Sally?
E ADESSO CHE TOCCA A ME: da Il mondo che vorrei, 2008. Una canzone sicuramente molto meno poetica delle altre, ma alla quale sono incredibilmente legato. È quella che suonava nella mia macchina la sera che sono uscito per l’ultima volta dalla casa dei miei genitori, sapendo che non ci sarei più tornato a dormire. La canzone del giorno in cui sono andato a vivere da solo. La canzone ideale per il momento in cui si prova a prendere in mano la vita.
I SOLITI: 2012. Vedi Vivere. L’ennesimo inno che richiama alla più vecchia Liberi Liberi e che genera una emozione indescrivibile quando è cantata all’unisono da un pubblico di migliaia di persone. Ancora il grido di una generazione che nonostante tutto ce la farà, a suo modo ma ce la farà. In canzoni come questa, sta tutta la forza di Vasco nel creare testi in cui il suo pubblico si riconosce.
VITA SPERICOLATA: il più alto esempio di quanto appena detto. La canzone che solitamente nei concerti precede Albachiara, che qui volutamente non ho messo, con la quale un giovane Vasco si presentò a Sanremo arrivando penultimo nel 1983. Una canzone che nonostante i milioni di ascolti che ho fatto, riesce ogni volta a regalarmi lo spunto di cui ho bisogno, per continuare a sperare e a vivere credendo nei miei sogni.
“…Voglio una vita…vedrai che vita vedrai…”
VASCO: IDEA DI LETTURA
Come avrai potuto capire, sono uno di quelli che predilige le canzoni di Vasco che parlano della vita, del vivere la quotidianità facendo zig zag tra gli imprevisti e le difficoltà. Sono uno di quelli che si riconosce in quelle canzoni che non giudicano le debolezze, ma le rendono un grido, un punto di partenza per fare di più, per arrivare a farcela.
Nel 2011, per Chiarelettere, è uscito il libro La versione di Vasco, una autobiografia in cui il cantante si racconta senza mezze misure, e, sempre senza fronzoli, dice la sua sulle grandi tematiche della vita. Esattamente quelle cantante nelle sue canzoni, che, a mio avviso, ma anche a quello di Vasco, credo, restano comunque il suo modo migliore per esprimersi.
“Ognuno ricorda le cose alla sua maniera, ognuno un po’ se la racconta. Le biografie sono tutte false. Io sono stato franco. Con questo libro di dichiarazioni forse si capirà di più la mia versione. La versione di Vasco.” V.R.
Una lettura che ti consiglio nel caso volessi avere un quadro più completo per capire il perché di tanto amore da parte di così tanto pubblico.
Del resto per molti, moltissimi, Vasco è una vera e propria religione.